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NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 21, 2019
Ultimi giorni per acquistare! – Nelle edicole Strani Mondi, un’antologia che farà storia | Fantascienza.com
ULTIMI GIORNI IN EDICOLA!
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’Urania Millemondi di luglio, intitolato StraniMondi. Una raccolta di 17 autori e 15 racconti che segnano lo stato d’avanzamento della SF nostrana; a bordo mi trovo in ottima compagnia di molta crema attuale fantascientifica, come Lukha B. Kremo, Giulia Abbate ed Elena Di Fazio, Franci Conforti, Davide Del Popolo Riolo, Nicola Fantini, Clelia Farris, Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto, Maico Morellini, Piero Schiavo Campo, Dario Tonani, Claudio Vastano, Alessandro Vietti, Alain Voudì. L’iniziativa di Franco Forte, con la cover di Franco Brambilla e l’appendice di Silvio Sosio, testimonia l’impegno editoriale di chi crede nel genere, cui ognuno di noi autori coinvolti ha cercato di rispondere il più professionalmente possibile. Ora la parola passa a voi lettori, calatevi numerosi in questo strano mondo che vi aspetta, composito e tentacolare: è un momento importante per il genere, chi può risponda! Grazie a tutti, coinvolti editoriali e lettori.
Nell’articolo di Fantascienza.com sono riportati gli incipit di ogni racconto; qui sotto potete leggere parte del mio, ambientato nel metamondo Impero Connettivo. Permettetemi di vibrare di gioia…
La visione di una vallata rocciosa si aprì improvvisa sotto di lui. Il plenipotenziario Sillax si trovò impreparato nel gestire la vertigine di luce che lo abbacinò con violenza: la schermatura ionica della cabina di pilotaggio dell’Apostata non bastò a proteggere lui e l’equipaggio e vibrò di bassa frequenza per alcuni istanti, mentre Sillax se ne restava impettito in plancia. Non poté fare a meno di ammirare, per qualche fuggevole istante, la selvaggia suggestione del panorama desertico sottostante e poi, più in là, lo spazioporto che si apriva al loro attracco: sedici dimensioni quantiche erano avvolte in un lago di collasso frattalizzato e l’orizzonte si rincorreva nei suoi impianti craniali per istanti successivi, collazionati in landscape di matematica esoterica. Il vettore imperiale, l’Apostata, era uscito dalle officine dell’imperatore Totka_II e utilizzava la tecnica a induzione olografica, raffinata tecnologia all’avanguardia, anche se non così esasperata come ci si sarebbe aspettati da uno Stato di tale potenza, esteso su ogni magnificazione dell’illusorio reale. L’olografia, in un momento assai prossimo alla singolarità postumana, appariva come un esotismo tecnologico improbabile; ai tempi dell’Impero Connettivo, invece, era assurta a ostentazione tecnologica dell’élite governativa, un’estetica desueta da nomenklatura Soviet.
Mentre i pensieri degli impegni governativi occupavano gran parte della sua attenzione, Sillax si accorse che un meraviglioso senso di solitudine lo stava sopraffacendo: con il fiato interrotto, si stava lasciando rapire dall’impervia intensità del deserto di sabbia e luce, avvertibile ben oltre il trasudo degli schermi ionizzati. Le parole gli morirono in gola, il fascino della sopraffazione psichica che provò per qualche istante gli fece ripercorrere le gioie di lui bambino mentre con la madre, ancora entrambi umani in un ecumene già vasto di postumani, osservava le giostre disegnare giochi da baraccone. Erano spassosi e pregni di trucchi da realtà virtuale da quattro soldi, che però avevano il gran pregio di divertirlo e renderlo curioso, inestimabile risorsa mentale per un futuro che non avrebbe mai immaginato, ma nemmeno sospettato, di longevità.
«Potente, siamo in prossimità dello spazioporto, la prego di accomodarsi nella nicchia di decelerazione.»
Hans Zimmer – Interstellar – Quantifiable Connection
Ipnotico e rivelatore, il finale in musica di Interstallar, poesia siderale da sciogliersi in un momento catartico di surrealtà.
And Also The Trees – So This Is Silence
Dagli archivi stagnanti della memoria oscura qualcosa che ho vissuto, incarnazioni fa, ed è ancora nella mia psiche – il senso di buio si risveglia meraviglioso, in un attimo.
Lankenauta | Breve storia dell’alchimia
Su Lankenauta una recensione a un breve – e quindi impreciso, quantomeno grossolano – excursus sulla storia dell’alchimia. Nomi toccati, molti, da verificare l’esattezza surreale della trattazione ma, tant’è, sempre interessante che se ne parli. Un estratto:
Alchimia: una parola evocativa, che fa venire in mente misteriosi esperimenti, alambicchi, scienziati, negromanti, segreti, formule, laboratori ben nascosti.
Il termine alchimia designa quell’insieme di teorie e discipline pratiche che si prefiggevano di ottenere la trasmutazione in oro dei metalli cosiddetti “vili” o di altre sostanze. Tale fine viene perseguito attraverso la ricerca di un principio agente e reagente unico (chiamato la pietra filosofale o quintessenza, argento vivo), questo scopo poteva coincidere o coesistere col raggiungimento dell’elisir di lunga vita o medicina universale (panacea).
L’alchimia attraversa tutta la storia umana e coinvolge numerose personalità interessanti, anche il famoso Isaac Newton, che però presto si rivolse alla scienza, si lega a società segrete come la Massoneria, è una sorta di fiume sotterraneo molto complesso, difficile da interpretare e spesso piuttosto caotico e così multiforme da risultare sfuggente.
Rimane essenziale il suo principio fondamentale, quello analogico: “Ciò ch’è in basso è come ciò ch’è in alto, e ciò ch’è in alto è come ciò ch’è in basso, per fare i miracoli della cosa una”. Così è scritto nella Tabula Smaragdina (Tavola di smeraldo), il principale testo attribuito a Ermete Trismegisto – ”tre volte grandissimo” – l’originario dispensatore dell’antichissima conoscenza egizia all’umanità.