HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per agosto 2, 2019
Delos Digital presenta “Cabal – Il principe dell’eresia” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione del romanzo di Claudio Votini, Cabal – Il principe dell’eresia. Al di là del romanzo stesso, mi interessa notare che il mito dei Nephilim torna spesso, un po’ ovunque, e ciò ha delle sue valenze esoteriche notevoli, come tenere in vita Cthulhu nel suo regno di non morte, da cui comanda tutto il nostro mondo apparentemente reale.
I Nephilim, l’antico nemico che più di quattrocento anni fa ha quasi distrutto l’equilibrio delle forze che reggono il mondo occulto, è tornato. A guidarne le fila, Arion, l’Eresiarca sconfitto durante la Crociata Nera, stende la sua mano di cenere e fiamme su Roma, proprio dove il potere del Sacro Ordine è più forte, in attesa del giorno dell’avvento in cui potrà finalmente compiere il suo destino.
Remilia ha donato a Sonia la Magia delle Sfere, rendendola di fatto la sua apprendista, decisa più che mai a dimostrare a Kael la sua determinazione. Che questa possa bastare per tornare da ciò che la attende è tuttavia qualcosa che neppure i sogni degli Haraim possono svelare.Kael, Laurent, Gridia, Kai, Ylena e Bala, ognuno di questi Mydian ha usato il tempo concesso dall’Eresiarca per prepararsi al meglio, ignari di cosa li attende nel sottosuolo di Roma, là dove niente sembra più avere senso e l’inferno pianta le sue radici strangolando la realtà in un incubo senza fine.
Strani mondi di Urania, la nuova fantascienza italiana – Wired
L’antologia uranica Strani Mondi è approdata all’attenzione di Wired, che ne parla in termini entusiastici. Qui sotto incollo un breve brano, a testimonianza dell’alto livello dei contenuti editoriali. E voi, lo avete acquistato, Strani Mondi?
È un’impresa non da poco dato che, a ogni convegno sulla fantascienza italiana, la domanda che ricorre è come mai questo genere abbia così pochi lettori. La risposte sono tante, dal vizio di chiudersi in un cenacolo degli autori allo scarso coraggio degli editori. A volte siamo stati noi stessi a tirarci la zappa sui piedi, alimentando un pregiudizio sintetizzato dalla celebre frase di Fruttero e Lucentini; “Un disco volante non può atterrare a Lucca“. Oggi con la globalizzazione un disco volante può atterrare un po’ ovunque, a Lucca come a Lagos, in Nigeria, per non parlare della Cina, giudicata da molti la patria di una “nuova fantascienza”.
Ricordo ciò che ero
Inseguo le direttive psichiche e ne individuo le tracce subliminali della Corrente, mentre ricordo cosa ero in un film di potenza connettiva sciamanica.