Su FantasyMagazine la segnalazione della nuova fatica letteraria di Giovanni Agnoloni, Viale dei silenzi. È un’opera che procede verso l’evoluzione di Agnoloni e di conseguenza anche del movimento connettivista di cui fa parte, i passi verso il mainstream ci sono tutto, è una contaminazione del non genere con le tematiche e poetiche care ai connettivi e che, però, non possono fare altro che assorbire a loro volta le forme del reale per rielaborarle, modificarle secondo la loro poetica. La quarta:
Un’indagine nei territori della memoria. La ricerca di un padre misteriosamente scomparso da parte di un romanziere girovago. Un viaggio sospeso tra Varsavia, Berlino e l’Irlanda, con il ricordo della Toscana che riemerge da uno sfondo di esperienze sofferte, insieme a segreti ancora da scandagliare. E quando tutto sembra perdersi nei rivoli di un’esistenza schiacciata dal quotidiano accade un incontro inaspettato ed enigmatico con una donna-musa giunta da lontano a rivelare aspetti nascosti della verità, innescando uno spietato confronto mentale tra l’Italia di un tempo e ciò che ne è rimasto. Viale dei silenzi è un romanzo viscerale, che si addentra nel tormento creativo di uno scrittore sradicato e umanamente incompiuto. La risposta ai suoi interrogativi potrà venire solo dal seguire un itinerario sospeso sul fantasma di un’Europa lacerata, dove ogni punto di riferimento sembra essersi frantumato.
Il romanzo è edito da Arkadia Editore, Collana Senza rotta; acquistabile su Amazon.
Grazie, Sandro!
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