Su Fantascienza.com la segnalazione – qui un altro mio link – a Stacho Quzbic, il viaggiatore, di Marco Milani, uscito per le Edizioni Watson. Dalla mia prefazione, l’articolo segnala le coordinate concettuali del romanzo:
I topoi del viaggio e della crescita interiore utilizzati sovente dalla letteratura mainstream, assumono qui una declinazione autenticamente fantastica. In tale stato alterato questi temi si riflettono sulla realtà distorcendola tanto profondamente quanto irrimediabilmente. Ciò significa che la funzione e l’azione della fantascienza sul reale, anche quando parla il linguaggio corrente della quotidianità, è di iniettarvi i germi di un altro reale, di un mondo nuovo, diverso. E in questo senso, ha qualcosa di divino.
È una bella storia, non a caso finalista dell’Urania 2017; mi sento davvero di consigliarla, illustra assai bene l’arte di Marco…
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