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NeXT Hyper ObscureArchivio per dicembre 29, 2019
Giovanni Agnoloni, “Viale dei silenzi” – Poesia, di Luigia SorrentinoPoesia, di Luigia Sorrentino
Nuova recensione per Viale dei silenzi, il nuovo romanzo di Giovanni Agnoloni uscito per Arkadia. Giorgio Galli firma la critica, ed è un bel leggere. Un passo:
Recentissima uscita della collana “Senza rotta” di Arkadia, Viale dei silenzi è il primo romanzo non fantastico di Giovanni Agnoloni. Un romanzo breve, di 131 pagine, ma denso. Nella prima parte sembra senza direzione, ancorato al monologo interiore di un protagonista bloccato in se stesso. Il protagonista è uno scrittore, è di Firenze e gira per le residenze letterarie di mezzo mondo proprio come Agnoloni. Ma non è Agnoloni. È, invece, un personaggio ricorrente della sua narrativa: il giovane segnato dalla scomparsa di una persona importante e che per tutta risposta si è chiuso in se stesso. È sprofondato nel proprio mondo interiore come in un luogo sicuro rispetto a un mondo che fa apparire e scomparire suo padre in modo misterioso. Ma, dopo quattro anni da quel trauma, anche il mondo interiore si è fatto scivoloso, infido, per nulla rassicurante. Egli avverte la necessità di indagare in modo attivo quella scomparsa. Non gli basta più parlare col padre nel proprio monologo interiore. E la prima identità altra con cui si incontra è quella di una persona che cerca, proprio come lui. Da quell’incontro prende le mosse un romanzo che da un Io egotistico muove verso il Noi, dalla dimensione individuale verso una desiderata coralità.
Agnoloni si conferma scrittore capace di costruire trame avvincenti con pochi elementi basilari. Elementi che ricorrono in tutta la sua narrativa come vere e proprie ossessioni: il viaggio, l’incontro fra un uomo e una donna che cercano, la casa “alla fine del mondo” in cui i protagonisti si ritrovano. Questi topoi narrativi che avevamo già conosciuto nella tetralogia “della fine di Internet”, tornano qui in un universo apparentemente privo di contatto col precedente.
La riuscita
Le parole che risuonano accanto a te simboleggiano le differenze statiche con cui dovrai – o dovresti – lottare durante il corso della tua esistenza. Se non riesci, è perché sei troppo incarnato.
Simboli in significati fallaci
I simboli ancestrali si perfezionano di complessità ineffabili ai sensi umani, che li colorano di continue ridefinizioni sempre più fallaci.
Estreme conseguenze
Ascolti ciò che sta per succedere, lo ascolti in un attimo quantico di perfezione estrema, fino alle estreme conseguenze.