HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 17, 2020
Il regno irreale
Le nuvole sono rimasugli emozionali pendenti sul tuo pozzo psichico, mostrano le urla interiori di ciò che non vedi e lo rapportano col tuo universo statico, fintanto che tu non comprendi quanto vasto è l’irreale.
Addio a Christopher Tolkien | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine l’addio a Christopher Tolkien, figlio del famosissimo autore del Signore degli Anelli, J.R.R.; è grazie a lui se abbiamo potuto recuperare interi brani dell’epopea tolkeniana del padre, sommersi in decenni di forsennata attività letteraria che hanno costruito un universo irripetibile e, letteralmente, fantastico.
Il suo approccio alle opere del padre si è verificato quando ancora era molto giovane. In una lettera a Stanley Unwin del marzo 1938 Tolkien padre, parlando del manoscritto su cui stava lavorando e che sarebbe diventato Il Signore degli Anelli, aveva scritto (lettera 26) che
Mr. Lewis e il mio figlio minore lo stanno leggendo a puntate. […] Al mio Christopher a e Mr. Lewis piace tanto da far loro pensare che sia migliore dello Hobbit.La passione per la Terra di Mezzo, la sua storia e i suoi abitanti, sarebbe stata una costante nella vita di Christopher, che lo avrebbe sostenuto durante il suo periodo nell’esercito, quando il padre (lettera 58) gli scriveva di
aver iniziato (faticosamente) a lavorare al capitolo che riprende le avventure di Frodo e Sam,e che sarebbe sfociata in una curatela rigorosa degli scritti di J.R.R. Tolkien negli anni successivi alla sua morte. La prima opera di cui si è occupato Cristopher Tolkien, con la collaborazione di Guy Gavriel Kay, è stata Il Silmarillion, dato alle stampe nel 1977 quattro anni dopo la morte del padre, e immediatamente diventato un bestseller.Nell’introduzione al Silmarillion, Christopher ha spiegato che
alla morte di mio padre è ricaduta su di me la responsabilità del tentativo di conferire all’opera forma tale da renderla pubblicabile. È ricaduta su di lui perché aveva visto il mondo del padre prendere forma nel corso degli anni, ne aveva discusso con lui in modo approfondito e aveva competenze tali, maturate negli studi universitari, da potersi approcciare all’incredibile quantità di materiale grezzo che John aveva lasciato e dargli una forma coerente.Numerose le opere curate da Christopher Tolkien pubblicate nel corso degli anni, anche se non tutte sono arrivate in Italia. I volumi che noi conosciamo con i titoli Racconti ritrovati e Racconti perduti sono solo una parte della monumentale History of Middle-earth, una serie di dodici libri che comprendono prose, poemi e saggi dedicati alla Terra di Mezzo.
Negli ultimi anni Christopher si è dedicato allo studio delle leggende più famose del Silmarillion, confrontando le versioni più antiche delle storie con le loro successive evoluzioni. Da quest’attività sono nati tre volumi intitolati I figli di Húrin (2007), Beren e Lúthien (2017) e La caduta di Gondolin, giunti in libreria in edizioni arricchite dai disegni di Alan Lee.
Notte d’ottobre di Roger Zelazny | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la notizia dell’uscita un inedito di Roger Zelazny, edito da Hypnos: Notte d’ottobre. Novità fulminante; ecco la descrizione:
Alla fine dell’Ottocento, nel mese di ottobre, in un anno in cui la luna piena cade la notte di Halloween, strane forze si stanno radunando in un piccolo villaggio fuori Londra. Un mal assortito gruppo di iconici personaggi, familiari agli appassionati della letteratura vittoriana e ai classici cinematografici dell’orrore, creano mutevoli alleanze, raccolgono erbe, strumenti di potere, uno strano bulbo oculare e un femore, preparandosi per un evento avvolto dal mistero che si svolgerà proprio la notte di Halloween.
Gli eventi del romanzo, diviso in trentadue capitoli uno per ogni notte del mese più uno introduttivo, sono narrati da Snuff, il cane famiglio di Jack. Non è un semplice animale domestico in quanto aiuta il suo padrone a raccogliere gli ingredienti per il misterioso Gioco che si svolgerà la notte del 31 ottobre, sorveglia le varie cose maledette intrappolate all’interno della casa e traccia linee tra le abitazioni dei diversi giocatori per creare un diagramma che aiuterà Jack nell’attuazione del loro piano per la notte di Halloween. Snuff comunica anche, ma sempre con molta cautela, con gli altri animali famigli del vicinato: Quicklime, il serpente nero di proprietà di un monaco pazzo; Graymalk, la gatta di una perfida strega; Bubo il topo del “buon dottore”; Needle, il pipistrello del conte; e altri ancora. Nel frattempo, un grande detective, che sta conducendo un’indagine molto importante, si nasconde nella zona con il suo compagno, apparendo di tanto in tanto sulla scena camuffato con abili travestimenti, che però non imbrogliano Snuff.
L’identità dei personaggi che si susseguono durante la narrazione di questo insolito diario sarà per alcuni facile ed immediata, ma per altri molto più ardua. I fan statunitensi di A Night in Lonsome October, infatti, hanno dedicato intere pagine web all’analisi dell’identità e dell’ispirazione dei vari personaggi minori. Se l’opera ha notevoli spunti e influenze derivate dallo scrittore di Providence, i debiti di Zelazny sono anche verso innumerevoli altri autori, Mary Shelley, Bram Stoker, Sir Arthur Conan Doyle, Robert Bloch e Albert Payson Terhune, i cui personaggi più famosi compaiono nel libro.
L’evocativa copertina è disegnata da Ivo Torello, scrittore, curatore editoriale, illustratore e art director delle Edizioni Hypnos, con le quali ha pubblicato anche tre romanzi (Predatori dall’abisso, La casa delle conchiglie e La gorgiera della contessa sanguinaria). Nato a Genova, attualmente vive e lavora nella terraferma veneziana.
Il romanzo è l’ultimo scritto da Zelazny e ha un significato assai profondo, visto che tra l’altro era tra i figliocci preferiti dell’autore. Imperdibile!
Nefilim – Sensorium
Una sorta di inedito, in questa demoversion erutta ogni tipo di oscurità Grande Antica.