HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 17, 2020
Elementali caotici
Quando senti rimbombare le tue parole in un caos di elementali scossi, il senso del reale diviene una pura opinione, e tu senti che qualcosa ti sta sfuggendo via come un sistema caotico in implosione.
L’annuncio: prossimamente sarò su Molotov Magazine di Independent Legions
Dalla pagina personale autoriale FB: con gioia raggiungo l’amico Alessandro Manzetti sul suo galeone Molotov, per le prossime iterazioni di quella che appare già una splendida rivista, unica nel panorama italiano. KeepTalking…
Ho piacere di annunciare a bordo del secondo numero di Molotov Magazine l’amico di vecchia data e Premio Urania Sandro Battisti, che offrirà il suo prezioso contributo in termini di ‘fantascienza oscura’. Poi vi diremo di più.
Sandro Battisti – Un estratto dal mio racconto presente…
Dalla mia pagina autoriale FB presento un estratto dal mio racconto presente nell’omaggio che Kipple Officina Libraria, i curatori Giovanni De Matteo, Alessio Lazzati e tutto il mondo del Fantastico italiano hanno tributato a Sergio “Alan D.” Altieri. L’antologia è Cronache dell’Armageddon e il mio racconto s’intitola Nekroeconomy; l’opera è acquistabile qui – ma ne parlo diffusamente qui.
Codici arcaici e inumani segnarono istantaneamente la coscienza di Alan; interi universi di simboli occulti e di articolate grammatiche semantiche, incomprensibili agli umani, sembrarono raccontargli strani episodi di ciò che poteva accadergli. Si sentì coinvolto in un terribile gorgo di evocazioni orrende, non sapeva fino a che punto sgorgate scientemente dai suoi interessi per le divinazioni magiche. Prima ancora di operare una sola profezia, l’intero sistema occulto di quegli universi gli lanciava dei moniti inequivocabili, come se gli si volesse presentare con la gran potenza dell’insondabile; subvocalizzò nel sonno dei mugugni, echi superficiali di un orrore molto più profondo, mentre le mosse scomposte che assumeva nel letto in cui dormiva completavano l’incubo in cui era precipitato.
Klelia gli era accanto, lo scosse: – Alan, cos’hai, stai bene? – Lui aprì gli occhi, era ancora immerso nell’abisso di raccapriccio in cui ancora si dimenava. – Hmmm – disse, e tentò di sorriderle, ma si sentiva immobile come il cadavere del mago che continuava a penzolargli addosso, nella sua coscienza trascendentale.
– Stai bene? – gli reiterò.
– Solo un brutto sogno; è così difficile riconoscere il reale – le sussurrò, ancora stordito dalle immagini orride e nere che galleggiavano nella sua psiche – Che ore sono? – le chiese poi improvviso, scorgendo la luce solare filtrare dalla serranda.
– Le 8.45! – gli rispose allarmata, doveva essersi svegliata anche lei poc’anzi; preoccupata dai lamenti di Alan, non doveva aver considerato l’orario.
Un banner olografico s’insinuò tra loro, avvolgendoli in spire di caldo citazionismo sintetico: “Alan e Klelia, il momento delle opportunità professionali è in attesa di sviluppo, non lasciamo soffrire ulteriormente le linee di business”. L’appello veniva reiterato ogni quindici secondi; era martellante, ossessivo. “Il business sta soffrendo”, era poi aggiunto in tono neutro, lasciando però filtrare dal messaggio un senso di allarme angoscioso. Il risultato dei richiami alla produttività del mondo iperliberista era opprimente, affliggeva con gli inviti di un Mercato divenuto vivo e in perenne espansione, lontano dal realizzarsi e per questo ancora più pressante nei suoi richiami.
– Gli incubi divengono veri – notò cupo Alan – un po’ troppo spesso.
Elementi di magia quantica
Battiti di ciglia in un chiaroscuro stopmotion, sentendo l’incoerente divenire forte.
Louise Patricia Crane – Isolde
Potresti affondare in melme e folletti, trovare l’assenzio in pozioni di John Dee, morire per svegliarti in passaggi lontani come un sogno…