HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 1, 2021
Flattato nel sottosuolo
Ho con me i ricordi di un’intera esistenza che sembrano iconografie stellari, imposizioni di volontà surreali che flattano la tua forza di esistere su piani interrati di empatia.
Il Capodanno appena passato
Il sapore della notte che è passata in amabili chiacchiere e condivisioni, pur se lontani, ha portato a un’unione di cui se ne sentiva il bisogno.
Ierofania, il Sacro rivela se stesso | Nemora
Comincia il nuovo anno con un post che in realtà ha chiuso il precedente, una lunga riflessione apparsa su Nemora e che indaga le implicazioni del sacro e del religioso, mettendo in rilievo le giuste cose che spesso sono trascurate, se non ignorate. Un estratto:
L’enciclopedia Treccani definisce il sacro come “ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone l’azione e restandone atterrito e insieme affascinato; in opposizione a profano, ciò che è sacro è separato, è altro, così come sono separati dalla comunità sia coloro che sono addetti a stabilire con esso un rapporto, sia i luoghi destinati ad atti con cui tale rapporto si stabilisce.”
Il concetto di fondo è chiaro: il sacro è altro, qualcosa di anomalo rispetto alla regolare realtà. In quanto tale, il sacro è spaventoso e al contempo irresistibile, pertanto il contatto con esso necessita di essere disciplinato da un intermediario e confinato in un luogo dedicato.
Così nasce la religione. L’origine etimologica del termine “religione” è proprio quella di “relegare”, “recintare”, “confinare”, con il duplice significato di imbrigliare il sacro entro confini definiti e legare l’uomo a determinate pratiche rituali (Lucrezio, I a.C.). Per dirlo con le parole di Umberto Galimberti: le religioni sono nate per difenderci dal sacro, non per metterci in rapporto con esso.
Il contatto diretto, non mediato, incontrollato con il sacro, è pericoloso in quanto espone l’essere umano alla contaminazione con questa dimensione anormale, con effetti imprevedibili.