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NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 3, 2021
Le imperatrici nel periodo tardo antico e altomedievale – TRIBUNUS
Su Tribunus un articolo che contribuisce a ridefinire le figure imperiali romane e le implicazioni con tutto il sistema imperiale in vigore dal periodo tardo antico fino al Medioevo; è la volta, dopo il cerimoniale d’inconorazione e gli imperatori, delle mogli dei principi.
Per una donna, le nozze con l’imperatore non comportavano necessariamente la promozione ad imperatrice. Per questo secondo passaggio era prevista una cerimonia apposita distinta dalle nozze, anche se spesso i due riti tendevano a coincidere.
L’incoronazione dell’imperatrice doveva aver luogo separatamente da quella del consorte. L’imperatore aveva anche il diritto di incoronare imperatrice una donna che non fosse sua moglie. È il caso di Leone VI che incoronò, ormai vedovo, la figlia Anna.
L’imperatrice portava lo stesso identico titolo del marito, ma al femminile: nel tardo antico augusta (in greco sebasté), che si mantenne molto più a lungo rispetto al corrispettivo maschile, traslitterato come augousta, e in seguito anche con altri termini greci come basilis, basilissa, autokratorissa. La maggioranza delle imperatrici tardo antiche non sembra siano state figure di rilievo nella vita politica, ma alcune imperatrici andarono spesso ben oltre il loro semplice ruolo istituzionale.
Casi celebri sono quello di Eudossia, moglie di Arcadio, nei primi anni del V secolo, ma soprattutto quello di Teodora, moglie di Giustiniano.
Della sua vita sappiamo molto da Procopio di Cesarea, specie dalla sua celeberrima “Storia segreta”: un testo che sferra un feroce attacco alla figura dell’imperatrice sia a causa del suo passato dissoluto, e in seguito per via della sua sfrenata crudeltà – anche se ciò in parte in contraddizione con altre fonti, e del resto la “Storia Segreta” è un testo da leggere con molta cautela.
Teodora ruppe notevolmente con la tradizione romana, partecipando attivamente alla vita politica, anche ricevendo ambasciatori stranieri, cosa che non si era mai vista in precedenza.
Lo stato puro
L’ascensione delle parole rese in formato grafico si attesta sulle coordinate di uno specchio irregolare, in cui ribollono le dimensioni allo stato puro.
Cities Last Broadcast – Each Night
Il senso del dramma desolante è prossimo, è dietro l’angolo dimensionale.
Edizioni NPE presenta “I gatti di Ulthar e altri racconti” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione di I gatti di Ulthar e altri racconti, antologia virata verso il graphic novel dei primi racconti, non ancora appartenenti al pantheon dei Grandi Antichi, che HP Lovecraft scrisse circa cento anni fa e che ora sono stati editi da NicolaPesceEditore.
Se vi aspettate divinità cosmiche urlanti al centro dell’universo o creature tentacolate che emergono dal fondo di abissi ribollenti, siete fuori strada. Ancora lontani dagli orrori cosmici che lo avrebbero reso una leggenda, i racconti proposti in questo volume (Il terribile vecchio, I gatti di Ulthar, L’estraneo, Il Segugio) porteranno alla luce (o copriranno di ombre minacciose) un Solitario di Providence precedente all’avvento dei Grandi Antichi.
Un Lovecraft forse meno conosciuto e inaspettato, ma proprio per questo unico e sorprendente. Il mito prima del mito!
Arditi – The Earth Shall Tremble Under the Tramp of Our Feet
Il passo disumano percuote il terreno, con precisione micidiale orienta e devasta.