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NeXT Hyper ObscureArchivio per Maggio, 2021
Da luglio in libreria il nuovo romanzo di Evangelisti, “Gli anni del coltello” – Eymerich.com
Valerio Evangelisti annuncia dal suo sito l’uscita di un nuovo romanzo: Gli anni del coltello. Ecco un estratto che l’autore rende disponibile:
«Secondo me cominciano gli anni del coltello» disse Gabariol.
«Cosa vuoi dire?»
Gabariol non rispose. Il suo pensiero inespresso era che fosse il momento di punire il nemico in maniera silenziosa ma sistematica. Spaventarlo con un’armata segreta che, a furia di esecuzioni individuali, spargesse il terrore nel campo avverso e desse coraggio ai resistenti.
Fino al momento della riscossa decisiva, che nessun esercito, decimato nei quadri civili e militari, pieno di paura, avrebbe saputo fronteggiare.
Mazzini in copertina dà le coordinate risorgimentali, argomento su cui il Magister ha già scritto recentemente; si attende frementi…
Con Il libro delle cose nascoste Francesco Dimitri torna nelle librerie italiane | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione del ritorno di Francesco Dimitri, nella sua traduzione in italiano del suo ultimo romanzo, scritto direttamente in inglese, Il libro delle cose nascoste. La quarta:
Mauro, Fabio, Tony e Arturo. Un quartetto che si è formato ai tempi della scuola e che, per non sciogliersi, ha stretto un patto: incontrarsi ogni anno nella piccola cittadina pugliese in cui sono cresciuti insieme. Ormai trentenni, i ragazzi si ritrovano per la loro riunione annuale. Ma il tempo passa, e se tre di loro sono arrivati uno continua a mancare all’appello: Art, l’unico che vive ancora a Casalfranco, e che non manca mai l’appuntamento. Art è quello più brillante e intuitivo, geniale e generoso, ma anche enigmatico e misterioso. Dopo averlo atteso invano, i tre non hanno che una scelta: andare a casa di Art a cercarlo. Art sembra svanito nel nulla ma ci sono tracce di una sua presenza recente e soprattutto ci sono libri sparsi ovunque. Tantissimi libri, di scienza ed esoterismo, libri che parlano di terre lontane o di realtà fin troppo vicine. Ma il mistero della scomparsa di Art è destinato a infittirsi ancora di più, perché nel caos della sua casa i tre amici trovano uno strano diario, Il libro delle cose nascoste, che promette di rivelare segreti oscuri e meraviglie che forse non appartengono a questo mondo. O forse nascono da una mente, quella di Art, sempre più alla deriva. Tra segreti da svelare, rapimenti, rivelazioni e ricordi, i ragazzi cominciano un viaggio pericoloso nel seducente paesaggio del profondo sud italiano che li porterà a contrapporre la lealtà nei confronti dell’amico a ogni buonsenso.
Fino all’apice del sensorio
Piccole parentesi di angoscia minimale, che si diffondono a macchie lipidiche nella minestra, citando e coinvolgendo i maestri nella predisposizione alla costruttività creativa, fino all’apice del sensorio.
Zothique 7 | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la recensione di Cesare Buttaboni al numero 7 di Zothique, rivista sul weird e sul fantastico che si distingue per la qualità dei suoi interventi. Un estratto:
La Dagon Press pubblica un numero che si dimostra davvero succulento per gli appassionati, con interventi di molti studiosi del fantastico.
L’articolo di apertura, intitolato Il mondo di Robert E. Howard, è affidato alla penna del compianto Giuseppe Lippi, che mette in rilievo come Howard sostanzialmente, al pari di H.P. Lovecraft e Clark Ashton Smith, fosse un outsider in lotta contro il suo tempo e la realtà quotidiana da cui cercava di evadere. C’è sicuramente qualcosa di “nietzschiano” nel voler sublimare la sua personale rivolta in un personaggio come Conan. Quella dei 3 moschettieri di Weird Tales, come ben scrive Lippi,“È una vibrata protesta verso l’ordine delle cose, cui si aspira a sostituirne un altro fondato su canoni estetici”.
Abbiamo poi 2 scritti autobiografici di Howard (uno ricostruito da Glenn Lord attingendo alla sua corrispondenza). Ma troviamo anche delle lettere inedite in Italia che fanno luce sull’uomo, alcune veramente toccanti e drammatiche. Ne è un esempio quella del 6 maggio 1935 inviata al direttore di Weird Tales, Farnsworth Wright, in cui lo scrittore chiede urgentemente del denaro per poter far fronte alle cure dell’amata madre malata. Purtroppo qualche mese dopo, a seguito del suo decesso, Howard pose fine alla sua vita.
Affabulante e comunicativo
Affabulante e ondulatorio, hai le strane evidenze del tuo esistere avvinghiate su te stesso e così ognuno dotato di percezioni può capire cosa esattamente sei.
Gli ultimi difensori. La morte di Costantino XI e Giovanni Giustiniani Longo. – TRIBUNUS
Su Tribunus un lungo e dettagliato resoconto delle testimonianze storiche della caduta di Costantinopoli, avvenuta il 29 maggio 1453 e di cui in queste ore ricorre l’anniversario. Frangenti cruenti, tragici, la fine definitiva del mondo imperiale romano che ora sopravvive in altro modo. Un estratto:
La descrizione più bella ed eroica della morte di Costantino, anche se non sappiamo quanto totalmente veritiera, ce la fornisce la cronaca dell’assedio dello Pseudo-Sfranze (che, nel materiale spurio, contiene probabilmente anche parte del testo originale di Sfranze, il più fidato amico dell’imperatore). Vale la pena riportarla per intero.“
Quando il mio sfortunato signore e imperatore vide cosa stava succedendo, implorò Dio con le lacrime agli occhi, e spronò i suoi soldati a essere coraggiosi. Non vi era speranza di aiuto o soccorso. Spronò il suo cavallo e raggiunse il punto dove i Turchi erano più numerosi. Combatté come Sansone contro i Filistei. Col suo primo assalto li respinse scagliandoli dalle mura, ed era uno strano e meraviglioso spettacolo per coloro che poterono assistere. Ruggendo come un leone e brandendo la spada nella mano destra, massacrò moltissimi nemici; il sangue scorreva a fiumi dalle sue mani e dai suoi piedi.”
Sfranze riporta anche le gesta di coloro che combatterono al fianco di Costantino: Don Francisco da Toledo (che proclamava di essere cugino di Costantino), Teofilo Paleologo (che era davvero cugino di Costantino), e Giovanni Dalmata.
“Due e tre volte furono attaccati e ci fu battaglia; mettevano gli infedeli in fuga, ne uccidevano una moltitudine, e ne scagliavano altri dalle mura. Fecero un gran massacro di nemici, prima di essere a loro volta uccisi. […]”Solo due fonti turche, Tursun Beg e Ibn Kemal, riportano invece che Costantino sarebbe stato ucciso mentre tentava la fuga, seppur caricando i suoi nemici. Sempre dallo Pseudo-Sfranze, sappiamo che il Sultano avrebbe chiesto del corpo dell’imperatore, che venne riconosciuto tra i cumuli di morti solo per le aquile dorate presenti sugli schinieri e sulle scarpe dell’imperatore.
Come l’ultimo imperatore sia morto esattamente, tuttavia, non è chiaro. Moltissime delle fonti riportano che sicuramente la testa dell’imperatore fu spiccata dal corpo, ma queste sono discordanti tra loro nel riportare se ciò sia successo durante il combattimento, o quando l’imperatore era già morto.Isidoro di Kiev riporta che la testa di Costantino, una volta trovato il corpo, fu consegnata a Maometto, che la riportò come trofeo ad Adrianopoli. Un simile resoconto è riportato da Benvenuto di Ancona, che sostiene che la testa di Costantino fu tagliata dal cadavere, infilzata su una lancia e portata al Sultano.
Secondo il diario del cosiddetto “giannizzero polacco” (in realtà un uomo del contingente serbo del Sultano), Costantino sarebbe stato decapitato in combattimento da un giannizzero, che avrebbe portato la testa a Maometto II, ricevendo per questo una ricompensa dal Sultano. Anche secondo Tursun Beg e Ibn Kemal, a Costantino sarebbe stata mozzata la testa durante il combattimento, ma senza che i Turchi si rendessero conto di chi fosse.Dalla lettura delle fonti, è unanime che Costantino XI sia morto in combattimento, quasi sicuramente nei pressi di Porta San Romano, dopo che nessuno dei suoi se l’era sentito di ucciderlo, come aveva implorato. È inoltre molto probabile che sia riuscito effettivamente a organizzare intorno alla sua persona un’ultima, disperata resistenza, e che questa sia stata sopraffatta dopo due o tre assalti dei Turchi.
È anche quasi certo che il dettaglio della sua testa mozzata, presentata a Maometto II, sia veritiero. L’ipotesi più probabile è che il corpo sia stato decapitato dopo la morte.
Pink Floyd – Set The Controls For The Heart Of The Sun (1968)
Nel gorgo della perfezione psichedelica.
Quando tu
Quando le onde si chiudono su te e tu percepisci l’avvicinarsi, la fine del ciclo. Quando i misteri smettono di essere tali e ti lasci andare sull’onda, che è solo quella l’evidenza necessaria.
Le vibrazioni
La sorpresa è gestita da innumerevoli rivoli psichici, tutti attorno a te e nessuno davvero visibile; puoi sentirne, però, la viscosità e l’importanza, puoi percepirne le vibrazioni elettriche e ogni riferimento empatico…
Non allineato
Ti ascolto oltre le distanze rese polvere dai pensieri, dai ricordi, dal cerchio che stringe e dall’asfissia che incede, quando sai già che il tuo posto è urlare più che puoi il tuo non allineamento.