HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 4, 2022
Modi approssimativi
La creazione di una pestilenza psichica si avvinghia al tuo insulso modo di esistere, che lascia traccia di nulla sul tuo cammino condiviso.
Rivisitando “La Volontà trasgressiva – Seconda frontiera”
Concludo la carrellata delle mie recenti uscite (Il sentiero dello sciamano, Schegge di ossidiana, Il sigillo imperiale, Death economy e Psiconauti dimensionali) con la segnalazione dell’ultima arrivata, l’antologia di AA. VV., La Volontà trasgressiva – Seconda frontiera, da me curata ed edita da KippleOfficinaLibraria.
Undici racconti esplorano gli universi delle interazioni che rendono vive, ai nostri occhi, istanze inumane e invisibili, o impossibili.
Ridefinire il weird attraverso l’uso della SF e del fantastico in senso lato è ciò che rende quest’antologia un ponte tra l’umano e l’inumano, una descrizione di sintassi e grammatiche ancora sconosciute.Hanno partecipato all’antologia: Paolo Di Orazio, Alessandro Gatti, Francesca Fichera, Domenico Mastrapasqua, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Yanuk Lurjiame, Roberto Furlani, Uduvicio Atanagi, Giovanna Repetto e Giovanni De Matteo; l’inserto VR sul brano Anubi di Krell è un QRCode creato dal Sandro Battisti. La copertina è a cura di Ksenja Laginja.
“Le caratteristiche di un oggetto sono il modo in cui esse interagiscono su altri oggetti. L’oggetto stesso non è che un insieme di interazioni su altri oggetti. La realtà è questa rete di interazioni, al di fuori delle quali non si capisce neppure di cosa staremmo parlando. Invece di vedere il mondo fisico come un insieme di oggetti con proprietà definite, la teoria dei quanti ci invita a vedere il mondo fisico come una rete di relazioni in cui gli oggetti sono i nodi.
Equivale a dire che è necessario pensare che ogni cosa sia solamente il modo in cui agisce su qualcos’altro. Quando l’elettrone non interagisce con alcunché, non ha proprietà fisiche. Non ha posizione, non ha velocità”.Carlo Rovelli – Helgoland
Nero Press Edizioni presenta “Pizze indemoniate e come mangiarle” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione di Pizze indemoniate e come mangiarle, di Fernando Camilleri, simpatico lavoro di Fernando Camilleri – di Cefalù, e questo apre un ventaglio di suggestioni che lascio interpretare a ognuno, visto che la storia lì è ambientata. La quarta:
Michela ama le pizze. Una non le basta, ne deve mangiare almeno tre al giorno, ma tre pizze sono una spesa proibitiva per una cameriera diciottenne che vive da sola in un appartamento in affitto. Quando un suo cugino scienziato le regala del lievito capace di triplicare il volume di ogni panetto, il suo sogno sembra realizzarsi. Purtroppo non tutto va per il verso giusto: le pizze, grandi il triplo e buone il triplo, si rivelano possedute da demoni assetati di anime. Michela ama anche Vito, il pizzaiolo della pizzeria in cui lavora, ma Vito preferisce le ragazze col fisico da modella piuttosto che quelle in carne come lei. Lottare insieme contro i gustosi demoni che hanno invaso Cefalù – la città in cui vivono entrambi – potrebbe essere l’occasione giusta per conquistare il suo cuore. Ma mentre Vito cerca di distruggere le pizze, Michela invece le vorrebbe allevare per mangiarle e per venderle ai clienti in una pizzeria tutta sua. E questo non fa che peggiorare la situazione. Cosa sceglierà alla fine Michela? Le pizze o l’amore?