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Culture e pratiche di sorveglianza. Emozioni e desideri ridotti a dati per il neuromarketing – Carmilla on line
5 Maggio 2022 alle 20:40 · Filed under Cognizioni, Digitalizzazioni, Empatia, Sociale, Sperimentazioni, Tecnologia and tagged: CarmillaOnLine, Controllo sociale, Gioacchino Toni, Infection, Luce oscura, Luciano Floridi, Mirko Daniel Garasic, Ridefinizioni alternative
Su CarmillaOnLine Gioacchino Toni continua a indagare il reale corrotto dalle tecniche cibernetiche – e non solo – di sorveglianza e di controllo sociale. Un estratto:
Se il marketing si è sempre interessato al funzionamento del cervello umano a scopo di comprendere su quali meccanismi fare leva per indurre al consumo, le neuroscienze possono essergli di grande aiuto ed è proprio dalla sinergia tra ricerche di mercato e neuroscienze che si sono gettate le basi per il neuromarketing che intende «osservare le informazioni alla base dei processi interni al cervello dei consumatori che riflettono le loro preferenze, scelte e comportamenti». Attraverso applicazioni neurotecnologiche diviene possibile «condurre misurazioni continue del cervello e dell’attività del corpo mentre si prende la decisione di acquisto, si guarda la pubblicità o si partecipa ad altri processi legati al consumo».
Oltre alla “scansione” dei meccanismi che muovono i desideri e l’agire del consumatore, ad interessare alle aziende è però, in fin dei conti, indurre all’acquisto del proprio prodotto. «L’aggregazione di dati biomedici e misurazioni dell’attività cerebrale possono consentire di stabilire relazioni causali che in futuro potranno essere utilizzate come guida dai professionisti del marketing per costruire le loro campagne pubblicitarie o dai produttori per essere precisi nella promozione di un prodotto specifico».
Per poter analizzare e “tenere sotto controllo” il funzionamento del cervello umano occorre, prima di procedere con gli esperimenti sulle “cavie umane”, ottenere il consenso informato, ma ciò di certo non tutela i soggetti che si prestano alle rilevazioni dall’uso che si faranno di esse al di là dell’interesse iniziale. Se a tutto ciò che ancora sembra fantascientifico si aggiungono i più che reali e presenti sistemi di rilevamento delle emozioni attraverso intelligenza artificiale – a cui magari si è sottoposti obbligatoriamente se si vuole accedere ad alcuni aeroporti – e i dati condivisi sui social media, ecco allora che inizia ad emergere con maggior chiarezza come si sia davvero sempre più in balia di tecnologie cognitive e le martellanti richieste circa l’accettazione o meno dei cookies durante la navigazione sul Web danno un po’ l’impressione di trovarsi armati di secchiello su una nave in balia delle onde che imbarca acqua da tutte le parti.“Rischiamo di entrare in maniera sempre più invasiva in un’era in cui le aziende a scopo di lucro possano giocare sulle nostre emozioni, avendo accesso a queste tecnologie legate ai media e targetizzandoci in base al nostro umore del momento. Questo timore è particolarmente pressante per via della velocità vertiginosa con cui questi mutamenti di neuromarketing si stanno affermando nella nostra società. Ormai non sono più solo le telecamere nelle strade che possono alimentare algoritmi e macchine con i nostri dati per generare approcci di marketing più personalizzati e precisi, ma anche i messaggi che scriviamo, le foto e i video che vengono postati o inviati: tutto ciò può attivare un’offerta immediata da parte di coloro che sono in grado di elaborare i nostri dati biometrici e classificarli come potenziale cliente arrabbiato o felice, triste o depresso”.
Pink Floyd – Interstellar Overdrive Live In Stockholm (1967)
5 Maggio 2022 alle 18:24 · Filed under Acido, Catarsi, Concerti, Creatività, Empatia, Experimental, InnerSpace, Onirico, Oscurità, OuterSpace, Surrealtà and tagged: LSD, Olosensorialità, Pink Floyd, Ridefinizioni alternative, Syd Barrett, Teoremi incalcolabili, Video
Questo era Syd Barrett con la sua creatura floydiana prima che il delirio acido lo prendesse e travolgesse come un fiume di strane verità in piena.
Articolazioni limitate
5 Maggio 2022 alle 16:12 · Filed under InnerSpace, OuterSpace, Reading, Surrealtà and tagged: Interrogazioni sul reale, Olosensorialità, Paradigma olografico, Ridefinizioni alternative
Articolo la sciocca certezza di essere parte di un tutto, ma quel tutto è solo una porzione di ciò che posso immaginare di un ologramma più vasto, che abbraccia ciò che non conosco.
GdR
5 Maggio 2022 alle 13:42 · Filed under InnerSpace, Oscurità, Reading and tagged: Appartenenza, Giochi di Ruolo, Ridefinizioni alternative
Gestisci alcuni riverberi della cognizione come fossero giochini ininfluenti di ruolo, senza contare che il ruolo ti cataloga e tu ne sei il risultato.
Triplets
5 Maggio 2022 alle 11:41 · Filed under Acido, Deliri, Empatia, Experimental, InnerSpace, Oscurità, Testi and tagged: Luce oscura, Nefandum psichico, Olosensorialità, Pink Floyd, Ridefinizioni alternative, Syd Barrett
“…that cats is something i can’t explain…”