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NeXT Hyper ObscureArchivio per Maggio 22, 2022
Bram Stoker Awards® 2021: tutti i vincitori | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la pubblicazione degli esiti del prestigioso Premio internazionale “Bram Stoker Awards”, in cui la sorpresa bella per tutto il mondo del Fantastico è la terza affermazione di Alessandro Manzetti (è presente anche Stefano Cardoselli) e della sua Independent Legions nella categoria “Superior Achievement in a Graphic Novel”. I miei complimenti ad Alessandro!
Nell’articolo, l’elenco completo dei vincitori.
Distopic world
Nel complesso architettonico delle intemperie trovi ancora spazio per le tue distopie fondanti, tra i pochi convinti di vivere in un mondo distopico.
Fields of the Nephilim – Deeper Deepest Dub (1997 reunion)
Non conoscevo di questa reunion, o perlomeno non in questa modalità live, ma devo dire che ascoltare questo giro ripetuto all’infinito, sperimentale perché propedeutico a un brano più articolato, mi ha esaltato. A voi l’ascolto.
GALASSIA MADRE | T.C.W. & L.W. Diary… by Marco Milani
Letture sul blog di Marco Milani: un piccolo racconto già pubblicato in ebook su Indeed Stories 6 (2012 e 2021) e nel libro 50 sfumature di sci-fi (2013). Buona lettura!
GALASSIA MADRE
Quasar. Acronimo di Quasi Stellar Radio Source (sorgente radio quasi stellare). Corpo celeste con una rilevante emissione di onde radio dall’aspetto affine a una stella.
Il mio errore più grande… soprattutto dando per scontato che fosse veritiero il mio credere, indotto. Ho vissuto tutta la vita considerando scienza e poesia assolutamente non compatibili, agli antipodi del modo di essere e pensare.
“Invece qui…”
L’orizzonte mi parla, e mi dice quello che ho sempre voluto sentire. L’orizzonte si esprime seguendo lo scorrere dei suoi pensieri, ora li capisco… sono i miei pensieri. L’orizzonte è il confine, lo specchio dell’anima… e di tutte le anime, che ci prospetta i nostri desideri e le nostre paure, perché quello abbiamo voluto vedere.
Deliri allucinanti! Assolute bugie!
L’orizzonte sono io. L’orizzonte siamo noi…
L’orizzonte è.
E il suo soffio vitale… è Quasar.Qui scienza e poesia sono uno stato ‘naturale’ unificato, posso esprimermi in ‘poetico’ o dibattere in ‘scientifico’ e non ritrovo differenza in quello che provo. “E vedo le quasar…”
Le quasar non sono corpi celesti leggendari posti a chimeriche distanze incalcolabili. Ci appaiono come normalissime stelle e, in rapporto, sono a noi molto vicine. Sono galassie-figlie partorite da galassie-madri, unite tra loro da veri e propri collegamenti materiali come un cordone ombelicale di cui rimane traccia, anche quando diventano “adulte” e si allontano dal “nido” di origine per compiere il loro destino universale.
Questo comportamento delle giovani quasar e l’essenza della loro relazione più che confidenziale con la galassia madre, comprova fuori d’ogni dubbio che l’universo stesso non si sarebbe manifestato qualche miliardo di anni fa deflagrando con un unico e immane botto, ma si tratta bensì di un processo continuativo – eterno – per un universo incessantemente simile a se stesso. Simile al parto? Poi alla vita e alla morte? Come noi umani, né più né meno?