Roger Waters, lo sanno in molti, non è una di quelle persone accomodanti, che aggiusta qui e lì per non creare troppi scossoni a ciò che ha intorno; lo sanno bene i Floyd, chi ha avuto a che fare con loro e prima e dopo l’uscita di Roger dalla band nell’85, e tutti conoscono il suo temperamento politico, di sinistra molto estrema – anarchica spesso mi vien da definirlo – che sfocia di continuo nella sua arte, nei suoi concerti e nelle interviste. Ecco, questa è un’intervista che Waters ha rilasciato recentemente alla CNN sui temi della guerra in Ucraina e sulle manovre belliche che interessano Cina e Taiwan, in cui gli USA ficcano abbondantemente il naso: buona lettura.
“Taiwan non è circondata dalla Cina, Taiwan è parte della Cina: è scritto in un trattato riconosciuto a livello internazionale sin dal 1948, prendilo e leggilo!”, risponde piccato Roger Waters durante un’intervista esclusiva alla Cnn. Il breve video che riprende la leggenda del rock sottolineare le ragioni cinesi sulla questione Taiwan, viene molto commentato sui social. Il cofondatore dei Pink Floyd attualmente impegnato nel suo tour ‘This Is Not A Drill’ aveva già scritto post su Twitter in merito alla guerra in Ucraina. Nell’intervista integrale rilasciata a Michael Smerconish della Cnn non esita a commentare anche la guerra in Ucraina e la posizione americana con chiari riferimenti alla linea intrapresa dal presidente Joe Biden. La conversazione si sposta poi sulla Cina e Taiwan.
Durante l’intervista, il conduttore ha messo in discussione gli elementi apertamente politici dello spettacolo di Waters, in particolare il momento in cui mostra un montaggio di “War Criminals” con una foto di Joe Biden. “Beh, tanto per cominciare sta alimentando il fuoco in Ucraina“, ha risposto Waters. “È un crimine enorme. Perché gli Stati Uniti d’America non incoraggiano [Volodymyr] Zelensky a negoziare, evitando la necessità di questa orribile, orrenda guerra?“.
“Ma lei sta dando la colpa alla parte che è stata invasa“, ha risposto Smerconish. “Ha invertito le cose“.
“Beh, per qualsiasi guerra si può dire…quando è iniziata? Bisogna guardare alla storia e si può dire: ‘Beh, è iniziata in questo giorno’. Si può dire che è iniziata nel 2008… Questa guerra riguarda fondamentalmente l’azione e la reazione della NATO che si spinge fino al confine russo, cosa che aveva promesso di non fare quando Gorbaciov negoziò il ritiro dell’URSS dall’intera Europa orientale“.
“E il nostro ruolo di liberatori?“. Ha replicato Smerconish.
“Non abbiamo alcun ruolo di liberatori“, ha risposto Waters, poi i due hanno continuato a discutere della storia della Seconda guerra mondiale. “Ti suggerirei, Michael, di andare a leggere un po’ di più e poi cercare di capire cosa farebbero gli Stati Uniti se i cinesi mettessero missili con armamento nucleare in Messico e Canada…“.
Una voce dissonante che può permettersi di dire le cose come pensa.
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