HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per agosto 16, 2022
Percepibile
Sciolti i ricordi, rimangono soltanto le nostalgie; il tutto è percepibile in un formato liquido e connettivo, a contatto, aprendo soltanto la boccetta.
L’orma Editore presenta “Automi, bambole e fantasmi” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione di un’uscita particolare, dedicata ai racconti di E.T.A. Hoffmann: Automi, bambole e fantasmi. Un estratto dalla quarta:
Qui tutto sembra essere in segreta relazione, il segreto della vita, il feticcio, l’arroganza faustiana, l’incanto dell’arte, il vampirismo – Michele Mari.
E.T.A. Hoffmann: per Baudelaire era l’autore del «comico assoluto», per Walter Scott più che di un critico, avrebbe avuto bisogno di uno psichiatra, per Goethe le sue storie nuocevano alla salute, mentre per Freud era il maestro del «perturbante». Pareri discordi di fronte a uno scrittore originalissimo, capace di far affiorare regioni inesplorate della fantasia.
In Automi, bambole e fantasmi troviamo alcune tra le figure più suggestive e affascinanti che costellano le sue pagine: giocattoli animati, violinisti folli, ossessionanti apparizioni e presenze fantasmatiche. E poi scenari che evocano mondi vertiginosi: gli abissi di una miniera, le finestre di una casa desolata, la guerra in miniatura di una stanza di bambini, il labirinto della città.
Machinae Coelestis | Onasander
Desolati, rispondiamo ai richiami siderali con le angosce inumane che non conosciamo.
Maurizio Landini, onesander.
Covid: la NOC approva i vaccini sparati dai cecchini – NAZIONE OSCURA CAOTICA
[Letto su NazioneOscura’s blog]
La Nazione Oscura Caotica, già molto rigida in fatto di Covid-19 con l’introduzione del Black Pass, ma che ha vietato i vaccini anticovid come strategia, approva i vaccini sparati da cecchini appostati sopra i tetti ai consenzienti.
Novi_sad – ΚΕΡΑΥΝΟΣ | Neural
[Letto su Neural]
Utilizzando l’insolita locuzione OpticoAcoustic Oracle il greco Thanasis Kaproulias, aka Novi_sad, sperimentatore sonoro di ardui paesaggi ambientali, a suo agio con field recording e strutture tonali, influenzate a loro volta da un fortissimo concettualismo, ha dato vita nell’antica città di Olimpia a un progetto audio-visual con suoni e luci laser. L’opera è stata presentata la sera dell’11 marzo 2020, la notte prima della cerimonia di accensione della fiamma olimpica per i Giochi di Tokyo. ΚΕΡΑΥΝΟΣ, questo il titolo sotto il quale sono raccolte le cinque composizioni presentate, si muove nel solco di un’acustica trattazione segnata dalle mutevoli relazioni tra suono, luce, architettura, natura e immagine, rifacendosi direttamente alla mitologia greca antica ed a uno dei suoi simboli imperituri, quello del tuono e della sua divinità suprema, Zeus. La celebrazione di uno degli eventi sportivi mondiali più significativi trova un’efficace sponda nelle intense luci laser colorate, portato delle conquiste tecnologiche, affiancate da costruzioni musicali decisamente lontane dal consueto mainstream – pop o classico – di simili manifestazioni. Ogni composizione si riferisce e ha come nome un preciso continente, ed è stata costruita elaborando suoni ambientali e catture auditive provenienti dalle zone geografiche oggetto dell’analisi (in Oceania nella foresta di Tarkine, in Asia ad Okinawa, in Europa nell’antica Olimpia e anche in Islanda, mentre in Africa i paesi coinvolti sono stati Uganda, Botswana e Namibia e infine in America, dove le registrazioni sono state effettuate nella foresta amazzonica e alle cascate del Niagara). È forse il mistero di un mondo che va scomparendo ad affascinare Novi_sad, che come un postmoderno artista simbolista evoca un mondo d’emblemi, di creature soprannaturali, di timori ancestrali e di forze inesplicabili. È “una completa resa dei sensi” e la forza dei paesaggi sonori evocati s’imprime ora con registrazioni tenui e ambientali oppure – in altri momenti – con rumori, pieni e melodie, modulati in attraversamenti di stato fugaci e stilizzati. Lo stesso titolo, ΚΕΡΑΥΝΟΣ, nel riferirsi esplicitamente al tuono è di fatto un riferimento alle luci laser che illuminano il cielo durante la performance, disegnando i contorni dei cinque anelli olimpi e dei continenti, figure di atleti e simboli matematici. La brulicante elettronica è più tesa in “Oceania”, mentre sia in “Asia” che in “Europe” fanno capolino flussi armonici, liquide sequenze e toni bassi e meditativi. In “Africa”, invece, Kaproulias opta per costruzioni più musicali, articolando le field recording in qualcosa di quasi orchestrale e ripetitivo. Si chiude magnificamente il tutto con “America”, composizione assai densa e dinamicamente cupa.