Centrano i disegni su una lastra di metavetro, che funge da tela mobile, poi addestrano le idee affinché siano elasticizzazioni di concetti oppressivi.
Su FantasyMagazine la recensione di Emanuele Manco a Neptune Frost, film di cui non sapevo nulla ma che ha attirato la mia attenzione; ecco perché:
In una miniera di coltan, in un punto imprecisato dell’Africa, uno dei minatori subisce una trasformazione che lo rende parte integrante di quel mondo virtuale che nell’occidente viene vissuto sui dispositivi realizzati con il minerale che costa letteralmente la vita dei suoi estrattori. Non solo lui, gradualmente tutti gli altri minatori oltrepassano la barriera, compresa Neptune (Cheryl Isheja e Elvis Ngabo), che si evolve come essere intersessuale. Il minatore originale assume il nome di Matalusa (Bertrand Ninteretse) e compie atti dimostrativi nella rete. Nel collettivo si crea una spaccatura, tra chi vorrebbe compiere più che atti dimostrativi, sovvertendo il sistema che li ha resi schiavi, e chi vorrebbe continuare con un’opera di comunicazione e sensibilizzazione. Ma chi è al potere è alla loro ricerca, e urge prendere decisioni di vita o di morte.
Inizia con una potente carrellata nella miniera dei nuovi schiavi delle era informatica, Netpune Frost del rapper statunitense Saul Williams con la moglie, l’attrice, drammaturga e regista ruandese Anisia Uzeyman. Con un budget ridottissimo il film racconta, avvalendosi delle componente musicale e di paesaggi che mozzano il fiato, una storia che riconnette in modo profondo i primi afro-americani, uomini e donne schiavizzati e deportati nel nuovo continente, con i nuovi schiavi prigionieri a casa propria.
Viene descritta con forza una dittatura connivente con le multinazionali, come un kapò poteva esserlo nei lager, che esclude dalla tecnologia proprio chi perde la vita contribuendo a produrla. Quando negli operai avviene la mutazione, i loro corpi s’innestano nel silicio, nei cavi, nei rimasugli tecnologici che prendono vita ed energia grazie ai loro nuovi poteri. Espedienti semplici che rendono con efficacia il senso della trasformazione, ricollegandosi a pitture e trucchi cerimoniali della tradizione. Musiche e canti, estrapolati dalla loro funzione di alleviamento della sofferenza del lavoro, sono il mezzo espressivo della rivolta, ma anche di comunicazione di un transumanesimo che supera le usuali coordinate di vita, sessualità, contatto con il corpo.
Oggi cade il secondo anniversario dell’uscita di Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo, un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, di uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta […] […]
Ho chiuso proprio ieri l’editing di un mio racconto, il decimo e ultimo della serie “Nèfolm e dintorni”, le cui prime due puntate Perama e Argyroprateia sono già state edite nella collana di Delos Digital L’orlo dell’Impero, impreziosite dalle copertine di Ksenja Laginja.Ma cos’è Nèfolm? È la capitale dell’Impero Connettivo, una babele di postumani governati […]
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di una mia nuova puntata per l’Impero Connettivo: A sort of homecoming, racconto edito nella collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital. La copertina, come sempre, è di Ksenja Laginja. In un indeterminato momento dell’Impero Connettivo, in antitesi a qualsiasi incoerenza temporale, il plenipotenziari […]
Ho terminato in questi giorni la lettura dell’antologia Tenebre future, curata da quello che potrebbe essere identificato come l’ensamble novocarnista (Alessandro Pedretta e Stefano Spataro su tutti) e che suppongo sia intimamente collegato a realtà editoriali e ideologiche nascoste, ben conosciute nel fantastico italiano. Due cose vorrei precisare subito. L […]
Questa è la cover di Ksenja Laginja per “A sort of Homecoming”, prossima mia pubblicazione in uscita per DelosDigital, collana L’orlo dell’Impero; il racconto esordì pochi anni fa sul primo MilleMondi di Urania, StraniMondi. A presto per la news ufficiale!
[Letto su KippleBlog] Giovedì 12 gennaio, alle ore 19, Paolo Di Orazio presenterà il suo Diario elettrico, romanzo edito nella collana K_noir da Kipple Officina Libraria dove l’autore si misura con le suggestioni della SF, declinate però alla sua maniera oscura. L’evento si svolgerà presso la libreria MrIbis, in via Luigi Filippo de Magistris 91, Roma. […] […]
Su Fantascienza.com, nell’ambito di Delos241, il “Manifesto programmatico dell’inumano”, da me redatto e già uscito su Silicio #4. Ecco l’incipit: Siamo tutti abituati alla nostra umanità da non concepire altro. Ognuno di noi reputa la nostra civiltà, la razza cui apparteniamo, come la superiore, l’apice dell’espressività e della creatività, del genio, del p […]
Quello che leggete qui sotto è l’incipit di Argyroprateia, l’uscita più recente della mia produzione relativa all’Impero Connettivo; il racconto appartiene al ciclo “Nèfolm e dintorni”, che esplora i quartieri della capitale connettiva specchiati nei rioni di Costantinopoli. La copertina è di Ksenja Laginja e il titolo è scaricabile a 1,99€ anche da qui; que […]
Siamo ormai entrati nei Saturnali. Che sia un felice periodo, la festa continua fino a tre giorni dopo il solstizio buio. Tra l’altro, ho appena concluso la stesura per i tipi di DelosDigital di “Nèfolm e dintorni”, il decalogo, quasi un anno e mezzo di lavori: sono molto, molto soddisfatto.
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita di Argyroprateia, seconda puntata del ciclo “Nèfolm e dintorni”, affresco che ho costruito per illustrare cos’è Nèfolm, la capitale dell’Impero Connettivo. L’ebook esce nell’ambito della collana L’orlo dell’Impero per i tipi di DelosDigital, e queste sono la presentazione e la quarta citate nell’articolo: A Nèf […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan