HyperHouse

NeXT Hyper Obscure

L’infanzia nell’impero romano tardo antico (IV-VII sec.) – TRIBUNUS


Su Tribunus alcuni squarci di luce su cosa doveva essere la vita familiare nel periodo dell’Impero Romano tardoantico, soprattutto dal punto di vista del figli; un corposo estratto:

I neonati venivano solitamente avvolti in fasce, e i più fortunati disponevano di una nutrice. Per la scelta del nome si nota, in quest’epoca, l’usanza mediata dall’adesione al culto cristiano. Ammiano Marcellino offre nei suoi testi un campionario dei nomi più diffusi a Roma sul finire del IV secolo, sia fra i nobili sia fra le persone meno abbienti.
Gli aristocratici romani, oltre al nome personale, portavano i numerosi nomi ereditati dalle loro famiglie secondo l’antica usanza gentilizia, mentre tra le classi più basse in Occidente si avevano da uno a tre nomi. Spesso inoltre in entrambe le parti dell’Impero, il nome era preceduto dal prenome Flavio, il quale, più che un nome proprio, sembrerebbe essere stato un titolo di distinzione, di “cortesia”, tradizionalmente derivato dalla concessione fattane secoli prima dalla dinastia Flavia – ma il vero motivo della sua così ampia diffusione durante la tarda antichità resta ancora dibattuto. In Oriente, il nome era per lo più unico, ma era talvolta seguito da soprannomi indicanti l’origine o una qualche caratteristica. Per esempio: Giovanni di Cappadocia, oppure Giovanni Crisostomo, ovvero “dalla bocca d’oro”, per via delle sue doti oratorie.
Con l’ingresso sempre più frequente di stranieri nell’impero, si assiste anche all’introduzione di nuovi nomi, che spesso dovevano risultare alquanto ostici per i Romani: per citarne due molto famosi, Flavio Ardabur Aspar, un alano e magister militum nella parte orientale, e Ricimero, di padre svevo e madre visigota, che svolse lo stesso ruolo in Occidente. Anche lo stesso imperatore Zenone, di origine isaurica, una volta giunto alla porpora (474), fu costretto a mutare il proprio nome originale (Tarasicodissa), probabilmente perché impronunciabile dai Romani.
Caso analogo è quello dell’imperatrice Eufemia, ex concubina e moglie di Giustino I, che si vide costretta ad abbandonare il nome giudicato troppo “ridicolo” di Lupicina.

Per quanto riguarda il rito del battesimo, esso non avveniva mai a un’età precisa. Ancora nel V secolo d.C., infatti, l’usanza di impartire il sacramento subito dopo la nascita era diffusa, ma non generalizzata.
Già a partire dal III secolo d.C., era in uso il battesimo per i bambini, ma ancora duecento anni dopo era attestata la prassi di rimandarlo. San Gregorio di Nazianzo lo raccomandava, salvo casi di urgenza, al compimento dei tre anni d’età. L’usanza del battesimo postposto era denunciata da numerosi scrittori ecclesiastici. Spesso ciò dipendeva dall’insicurezza sulla solidità della propria fede, ma anche dalla volontà di salvarsi in punto di morte, dopo aver vissuto una vita sregolata.
Non meno severa era la legge in materia di abbandono dei propri figli. Se infatti i genitori avessero esposto i propri figli, erano privati del diritto di reclamarli in seguito e quelli che allevavano i bambini abbandonati potevano richiedere di adottarli come figli o tenerli in schiavitù. Questo almeno fino a quando Giustiniano non modificò radicalmente la norma, stabilendo che coloro che si trovavano in questa situazione dovevano essere considerati liberi. L’imperatore inoltre confermò la valenza di una legge del 374, secondo la quale l’esposizione dei figli era punita con la morte.
Nel mondo tardo antico, si poteva nascere liberi o schiavi, anche se tuttavia esistevano persone libere la cui capacità giuridica era fortemente limitata. Lo schiavo, se manomesso, poteva ottenere la libertà. Ma una persona libera poteva anche perderla. Una famiglia poteva ad esempio decidere di vendere o dare in pegno il proprio figlio, anche grande d’età.
Nonostante i vari impedimenti e interventi legislativi, il fenomeno doveva essere particolarmente diffuso soprattutto a causa della miseria in cui alcuni strati della popolazione vivevano, ma anche a causa del pagamento delle tasse o a seguito di eventi catastrofi, come ad esempio le carestie. Nel 315, per eliminare tale fenomeno, l’imperatore Costantino intervenne decretando che alle famiglie che si trovavano in gravi difficoltà economiche fossero elargiti beni alimentari a spese del fisco. Tale norma era valida solo per la penisola italiana, e nel 322 venne estesa all’Africa, causando però un malcontento generale fra i funzionari finanziari, i quali costrinsero il sovrano a tornare sui suoi passi, ripristinando la facoltà precedente di farlo solo nei casi di estrema miseria.

Un altro modo per i genitori di uscire dalla propria situazione di miseria e indigenza era quello di rendere i propri figli eunuchi: i castrati infatti erano molto ambiti dalle famiglie illustri come servitori, e un vero colpo di fortuna avrebbe permesso addirittura al giovane di accedere al servizio di corte, con tutti i privilegi e gli agi connessi. Solitamente gli eunuchi erano schiavi stranieri importati nell’impero, dato che, almeno in teoria, la legge proibiva l’evirazione di cittadini romani. Ma siamo a conoscenza di alcune eccezioni alla regola, come il caso dell’armeno Mamas, evirato in tenera età a seguito di una malattia, e che poi divenne dignitario dell’imperatore Anastasio I; oppure Salomone, che reso eunuco per il medesimo motivo, divenne governatore dell’Africa, sotto il regno di Giustiniano.
Nel VI secolo d.C., la maggior parte degli eunuchi proveniva dal regno degli Abasgi, che si estendeva dal mar Nero fino al Caucaso. Procopio narra che i sovrani locali rapivano fanciulli ai sudditi per castrarli e in seguito venderli a caro prezzo nei territori dell’impero. I giovani erano scelti in base alle loro caratteristiche fisiche e spesso, per evitare vendette e ripercussioni, ne venivano uccisi i padri. Dopo la conquista del regno da parte dell’imperatore, l’usanza venne abolita, e tutti gli abitanti vennero convertiti al cristianesimo. Ciò però fece aumentare la produzione illegale di eunuchi nei territori imperiali: nonostante i divieti, la domanda non sembrava essere venuta meno.
Il fenomeno divenne di dominio pubblico attorno al 558, quando alcuni eunuchi si presentarono al cospetto del tribunale imperiale e all’imperatore, che ascoltò le loro rimostranze. Gli uomini affermarono che su novanta giovani operati illegalmente, solo tre di questi sopravvivevano. Ciò fece imbestialire Giustiniano, che emanò pene severissime per i trasgressori: non solo si comportavano in modo irrispettoso di fronte i divieti e le leggi imperiali, ma il loro comportamento era offensivo verso Dio.
Per chi violava la legge venne quindi stabilito che, se uomo, avrebbe subito come pena l’evirazione a sua volta, e in caso di sopravvivenza gli sarebbero stati confiscati i beni a vantaggio della corona. Per di più, sarebbe diventato schiavo a vita. Se a commettere il crimine fosse stata una donna, questa sarebbe stata condannata all’esilio e alla confisca dei beni. Pene analoghe sarebbero inoltre state inflitte ai complici.

No comments yet»

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

The Sage Page

Philosophy for today

Sobre Monstruos Reales y Humanos Invisibles

El rincón con mis relatos de ficción, humor y fantasía por Fer Alvarado

THE PRODIGY OF IDEAS

This blog is a part of my inner world. Be careful to walk inside it.

Gerarchia di un’ombra

La Poesia è tutto ciò che ti muore dentro e che tu, non sai dove seppellire. ( Isabel De Santis)

A Journey to the Stars

Time to write a new Story

Rebus Sic Stantibus

Timeo Danaos et dona ferentes

Paltry Sum

Detroit Richards

chandrasekhar

Ovvero come superare l'ombra, la curva della luna, il limite delle stelle (again)

AUACOLLAGE

Augusta Bariona: Blog Collages...Colori.

The daily addict

The daily life of an addict in recovery

Tiny Life

mostly photos

SUSANNE LEIST

Author of Paranormal Suspense

Labor Limae

- Scritture artigianali -

Federico Cinti

Momenti di poesia

Racconti Ondivaghi

che alla fine parlano sempre d'Amore

The Nefilim

Fields Of The Nephilim

AppartenendoMI

Ero roba Tua

ONLINE GRAPHIC DESIGN MARKET

An Online Design Making Site

Sanguinarie Principesse

E del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia. (N. Hikmet)

ADESSO-DOPO

SCIVOLO.

Unclearer

Enjoyable Information. Focused or Not.

Free Trip Downl Hop Music Blog

Free listening and free download (mp3) chill and down tempo music (album compilation ep single) for free (usually name your price). Full merged styles: trip-hop electro chill-hop instrumental hip-hop ambient lo-fi boombap beatmaking turntablism indie psy dub step d'n'b reggae wave sainte-pop rock alternative cinematic organic classical world jazz soul groove funk balkan .... Discover lots of underground and emerging artists from around the world.

boudoir77

"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.

MITOLOGIA ELFICA

Storie e Leggende dal Nascondiglio

Stories from the underground

Come vivere senza stomaco, amare la musica ed essere sereni

Luke Atkins

Film, Music, and Television Critic

STAMPO SOCIALE

Rivista di coscienza collettiva

La Ragazza con la Valigia

Racconti di viaggi e di emozioni.

simonebocchetta

Qui all'ombra si sta bene (A. Camus, Opere, p. 1131)

TRIBUNUS

Duemila anni di Storia Romana

Alessandro Giunchi

osirisicaosirosica e colori

Dreams of Dark Angels

The blog of fantasy writer Storm Constantine

Bagatelle

Quisquilie, bagatelle, pinzillacchere...

HORROR CULTURA

Letteratura, cinema, storia dell'horror

Oui Magazine

DI JESSICA MARTINO E MARIANNA PIZZIPAOLO

Eleonora Zaupa • Writer Space

Una finestra per un altro mondo. Un mondo che vi farà sognare, oppure...

Through the Wormhole

“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan

AI MARGINI DEL CAOS

un blog di Franco Ricciardiello

Tra Racconto e Realtà

Guardati intorno

Roccioletti

Arte altra e altrove.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: