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NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 20, 2023
OGNI ANIMA È UNA STELLA — 1) Gustav Meyrink – Axis ✵ Mundi
Su AxisMundi un post astrologico sullo scrittore esoterico Gustav Meyrink. Un corposo estratto:
Già con la superficiale vista del segno e ascendente (Sole-Capricorno, Ascendente-Gemelli) si può dire che si tratta di un individuo concentrato nell’usare il suo intelletto per realizzare i suoi obiettivi, un sapere autorizzato e finalizzato, qui la curiosità è responsabile.
Il Sole congiunto a Mercurio e Marte porta l’io a proiettarsi nel pensiero e nell’azione. Troviamo quindi una amplificazione delle caratteristiche mercuriali già forti attraverso l’ascendente e quelle marziali attraverso l’esaltazione di Marte nel Capricorno. Inoltre questo aspetto porta forza e sicurezza nella formulazione del pensiero e delle idee, l’io riesce a trovare immediato corpo di azione attraverso la parola (☿) e attraverso il gesto, l’azione che simbolicamente appartiene alla guerra ma che per analogia riguarda tutto ciò che si immette, proietta attivamente attraverso l’energia fallica. Tale proprietà è interessante da notare nel tema in quanto si riferisce a uno scrittore: la penna sul vergine foglio, il dito sull’accondiscendente tasto — sono tutti simboli fallici che connettono la scrittura a Marte.Però questa congiunzione si dispone su due fronti vicini, su diverse case: l’io e il pensiero (Sole-Mercurio) sperimentano la IX casa, dunque simbolicamente si può parlare di un interesse verso i temi filosofici: qui si trova il senso, il nucleo motrice, l’investitura divina nella vita. È una casa di idealismo che costringe i pianeti in essa, a affrontare e affermare da sé e da altri i propri processi espansivi, ideali, credenze che devono diventare tangibili anche attraverso prove e abbagli; è una casa che esalta, crea uno slancio per far funzionare correttamente gli archetipi personali interessati nella vita. L’operato letterario di G.M. è fonte di grandi suggestioni, è un voler ispirare, far insorgere all’interno del lettore la necessità di mantenere il fuoco acceso, “stare svegli” — è la casa del Sagittario: l’individuo attinge esperienza dal tempo funzionale alla sopravvivenza nei momenti più bui dell’anno, è un fuoco invernale, un fuoco che si sta per spegnere e si alimenta nel sostenere con la fede la rinascita del sole che avviene per l’appunto al termine del segno, ossia il 21 dicembre, giorno del solstizio — parole ispiratrici dunque e suggestioni radicali, esaltanti, per alcuni fin troppo ardite, destabilizzanti, suggestioni che in parte volutamente hanno saputo trasmettere una tensione, e una “provocante” paura: si tratta comunque di uno scrittore, se non orrorifico stricto sensu, fantastico e decadente — e a conferma di ciò rileviamo la congiunzione di tali pianeti con Lilith, che rende un individuo tagliente e “arpionante”, un individuo che non ha paura della propria “ombra” (in positivo), un’anima che sa ascoltare tutto ciò che non è “normale” e “conforme” per la società — questi sono i temi principali che portano Lilith o apogeo lunare sotto le vesti del mito sulla ribellione verso il patriarcato — e tipico di Lilith: fornire un magnetismo che può spaventare l’esterno, percepire l’individuo Lilith come un usurpatore, un tentatore o un essere da tenere lontano. Posso solo accennare ai casi giuridici a cui G.M. è stato sottoposto anche a causa delle sue idee e ai casi spirituali come le critiche che Rudolf Steiner rivolgeva alle sue “visioni” o alle tremolanti considerazioni di René Guenon nella lettera a Guido De Giorgio in cui si lamentava del contributo di Julius Evola nel pubblicare le opere di G.M., ritenuto dal tradizionalista francese un uomo sinistro e inquietante. Ma Lilith ha anche una forte correlazione con la magia e attraverso suoi transiti o posizioni di nascita può indurre il confronto con un’altra mente — è un apogeo ossia una luna occulta, non ha un corpo fisico, ma una dimensione spettrale — e uso questo punto per trattare dalla casa in cui giace Lilith e Marte, ossia la VIII: è la casa dell’inizio della morte, la dimora di Plutone, delle paludi ctonie procreative e della ricchezza minerale che emerge sedimentandosi sulle sponde. È una casa d’acqua legata al segno dello Scorpione, il suo ambiente è torbido e stagnante. Il veleno rende fertile questa terra: è infatti la casa delle “acque corrosive” e del mutamento (XIII arcano), connessa con il denaro e la sessualità, le vie occulte di conoscenza, con tutto ciò che prevede una “trasvalutazione”, uno scambio, una trasmutazione, un “solve”. La casa VIII è la conoscenza che cambia il conoscitore.
Dark Awake – Mourn The Loss Of Ishtar
Nel gelo di un giorno infinito, da sciogliersi in lacrime infinite.
Hypnos. Rivista di letteratura weird e fantastica. N. 14 | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione del nuovo numero, il 14, di Hypnos, la rivista di letteratura weird e fantastica. Un estratto:
Tra case infestate e famiglie terribili, ecco il nuovo numero della rivista Hypnos, che si apre con Il vitreo ardente fondo dell’Infernodi Brian Evenson, e che prosegue con i racconti Cambiano le prospettive al mondodi Carlo Salvoni, Molte altre terredi Helen Simpson, Berryhilldel pirotecnico R.A. Lafferty e due storie di Federigo Tozzi, Un’allucinazionee La vinaia.
Il numero si completa con il breve saggio Quando parliamo di fantastico, di Cristiano Demicheli, e con un’intervista a Priya Sharma, autrice del romanzo breve Ormeshadow.
Due parole sull’antologia novocarnista “Tenebre future”
Ho terminato in questi giorni la lettura dell’antologia Tenebre future, curata da quello che potrebbe essere identificato come l’ensamble novocarnista (Alessandro Pedretta e Stefano Spataro su tutti) e che suppongo sia intimamente collegato a realtà editoriali e ideologiche nascoste, ben conosciute nel fantastico italiano.
Due cose vorrei precisare subito. La prima: benché io sia presente all’interno della raccolta, non parlerò assolutamente del mio contributo, sarà come se non ci fossi; due, è un’antologia davvero da urlo, una perla rara nel panorama editoriale e autoriale, nonché creativo, italiano.
Sedici (anzi, quindici) gli autori presenti, e non esagero se dico che quattro quinti delle storie pubblicate nel libro sono di livello eccelso, e che le rimanenti hanno comunque una qualità molto più che accettabile; si spazia da un violento e disturbante horror splatter a varianti cyberpunk e decadenti verso una fisicità organica, anticamera della putrefazione biologica, mentre inserti SF più o meno eterei e a volte di matrice connettivista – oh yes, dopo vent’anni di militanza il connettivismo ha lasciato eccome il segno nel fantastico italiano – si coniugano con deliri disumani che si rifanno alle convenzioni del vivere quotidiano, senza che spazino in una lotta sociale: infatti, non c’è un vero messaggio politico nell’antologia, ed è forse questo ciò che manca nella raccolta, però c’è comunque un devastante senso d’impotenza, di annichilimento, di ricerca di vie alternative d’esistenza che sfociano poi nella devastazione organica, nella ricostruzione vomitevole di corpi dilaniati dalla mutazione biologica, in un brodo rivoltante di liquami vivi che finisce per riportare tutta l’umanità – o postumanità – nel limbo disperato del nulla più totale.
Nessuna speranza in Tenebre Future – non ne avremmo comunque, anche se il caos sa trovare vie impensabili per la mutazione – perché vi si respira una disperazione di cieli plumbei e modificati, ibridati verso un tempo dimensionale che fatichiamo a riconoscere come il nostro, che in fondo sappiamo essere proprio così.
Il Novocarnismo è quindi il Movimento (attivissimo) di questo scorcio temporale, così come il connettivismo lo fu poco dopo l’inizio del millennio? A suo modo sì: non esiste dalle nostre parti un’altra novità dissonante, creativa e furibonda come la loro; la bellezza di tale consapevolezza è che questi autori ci sono, che scrivono senza sosta come delle bestie e che hanno dalla loro la freschezza creativa, mentre narrano della bruttezza che è insita nell’ibridazione di un orrendo mondo figlio delle mutazioni e che – questo lo dico io – si è originata con l’apoteosi mondiale asfissiante e senza spiragli del paradigma liberista, vero orco dell’umanità postumana.
Lunga vita ai novocarnisti e alle iniziative editoriali come questa: c’è vita fantastica in Italia.