Un log molto dettagliato, quasi letterario, di uno dei momenti cruciali della storia dei Floyd, utile soprattutto a capire le dinamiche interno della band e di cosa li spingeva a creare, quali ideologie preferissero. Un estratto:
(Liberamente tratto da “In The Pink” di Nick Sedgwick. Nick, un amico di Waters, seguì i Floyd in tour nel 1974 e 1975, registrando gran parte delle loro conversazioni per un libro che venne poi bloccato dal gruppo, solo per essere pubblicato postumo nel 2017 per volere di Roger).
Nelle ore precedenti lo spettacolo, nel backstage, David Gilmour legge distrattamente “Melody Maker”, che contiene un’intervista rilasciata da Rick Wright a Edimburgo, non autorizzata dagli altri. Con Rick assente, Roger Waters inizia a commentare, “Che bella idea ha avuto”, riferendosi a un passaggio in cui Rick dice che il gruppo ha un sistema di lavoro che prevede sei mesi di lavoro e sei di pausa, “è scritto in un modo che lo fa sembrare un suo suggerimento”. Poi ancora “Almeno non è così male come l’ultima che aveva rilasciato, dopo che Dark Side era appena uscito, quando disse che i testi non sono importanti”.
David continua a leggere, ridendo leggermente, Roger continua “mi piace anche il punto dove Rick da l’impressione di chiudersi lontano nel suo studio tutto il tempo mentre noi giochiamo a golf, navighiamo, e vaghiamo in campagna.” ” Ne hai parlato con lui?” chiede Nick Sedgwick, “stai scherzando?” “non voglio creare casini”, risponde Roger.
Durante il sound check, David, Rick e Nick suonano mentre Roger sta al mixer con Rufus Cartwright, il loro tecnico del suono e Andy Bereza, che ha progettato il mixer, setta un nuovo dispositivo, chiamato “limiter” che dovrebbe mantenere il livello del suono bilanciato anche quando, per esempio, i cantanti girano la testa rispetto al microfono.
Intorno alle 6.45 il backstage si e’ riempito di ospiti che bevono e mangiano dal buffet; i Pink Floyd sono in una stanza separata, che garantisce un certo livello di quiete e privacy. Lì il soggetto dell’intervista viene finalmente discusso con Wright. ”Hai rilasciato quell’intervista al giornalista in camerino”? chiede Waters, Rick annuisce. “Beh, pensavo che fosse ovvio che era un coglione” dice Roger. Dopo una pausa Rick risponde “sì, ma non ho il tuo intuito, Roger. Pensavo che lo avevamo trattato veramente male”, “giusto” concorda Roger ”Ma per cominciare non avrebbe dovuto essere lì. Se vuoi un’intervista non vai a chiederla al fottuto concerto…non se sei un professionista” “è sconvolgente come ha manipolato tutto quello che ho detto” spiega Rick scusandosi. “organizzando tutto fuori contesto a suo piacimento”. ” C’è un solo modo per rilasciare un’intervista, ed è insistendo che sia registrata, o insistendo di poterla leggere prima che vada in stampa…” risponde Roger.Brian Humphries: “stanno litigando la’ fuori. La persona che ha progettato il mixer dice che quello al mixer sta combinando un casino… ho camminato in tutta l’arena e il suono non ha le palle in nessun punto”.
Steve O’Rourke: “Non ha toccato niente, non ha cambiato la fottuta equalizzazione una sola volta durante il set. Neanche una volta.”
Roger Waters:” E’ un segaiolo, non e’ vero?”
Rick Wright: “Assolutemente! E’ impossibile che ascolti quello che succede”
Roger: “No ascolta. Voglio dire…quando ero la a fare quello che ho fatto questo pomeriggio, lui sembrava completamente disinteressato”
David: “Penso che sia fuori di testa dal terrore. E’ troppo impaurito per cercare di fare qualcosa. Ha il mixer con l’esatto set up preparato da Roger questo pomeriggio e ha paura di non avere il permesso di cambiarlo. L’abbiamo spaventato”
Steve, indicando Brian:” Sarei lieto di affidare l’incarico a lui per domani. E dire a Rufus di andare al diavolo.”
Roger: “Se lo può fare, fantastico!”
Brian: “Ok, lo faro’, ma non conosco i nuovi pezzi”
Roger: “Neanche Rufus. (rivolgendosi a Dave) Il mio punto su di lui e’ che è un ingegnere del suono da studio, non un performer, chiunque stia al mixer deve performare di continuo esattamente come tutti noi”
Rick: “Dopo quattro concerti e mezzo ti aspetteresti che abbia risolto certi problemi”
Steve: “Bene, ma adesso Rufus deve mixare il secondo tempo. Quali sono i vostri ordini? Reagisce agli ordini del gruppo”
Andy: ” Gli dirò di alzare il volume finché fa male”
Roger:” Questa e’ una cazzata! Ecco, infatti puoi anche uscire adesso dal camerino. Non è quello che vogliamo. E’ un trend sadistico del rock and roll che dice che (il volume) deve far male affinché tutti lo apprezzino. Dovrebbe invece essere abbastanza alto da farti emozionare senza essere spiacevole.”Nella seconda parte del concerto il suono non migliora e l’esibizione dei Pink Floyd ne risente. Dopo il concerto Steve O’Rourke licenzia Rufus.
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