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NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 31, 2023
GEDRON: L’ISTANTE ETERNO AL DI LÀ DEL TEMPO
Su CollettivoInconscio un’intervista a Gerardo Fornaro, produttore, performer e promoter insieme al collettivo Duplex Ride, attivo nel valorizzare il lato più elettronico e sperimentale della cultura underground genovese, presenta l’ennesimo item – Magneto – del suo moniker, Gedron. Vi lascio ad alcuni stralci della chiacchierata:
L’artwork di Magneto, con la singolarità che inizia a fagocitare l’immagine, fa presagire un viaggio siderale il cui ritorno non è assicurato.
Il buco nero che fagocita il mondo industrial rappresenta bene il contenuto dell’album. Ho cercato di tradurre in musica un certo senso di smarrimento, ottenuto miscelando influenze afro e cinesi insieme ad alcune fonti naturali (ad esempio il canto delle balene). Scorre costante sullo sfondo un tessuto granulare magmatico e instabile nel quale i suoni vengono frantumati e ricomposti, come se davvero la natura instabile e misteriosa dei quanti stesse agendo sulla selezione delle scene sonore e nel mio immaginario. Un immaginario sonoro comunque sempre controllato, mai caotico.
Le possibilità timbriche della sintesi granulare vengono ampiamente approfondite in questo lavoro; mi accennavi che hai volontariamente optato per un set-up composto di macchine reali e non di repliche virtuali. Ha ancora senso oggi fare questa distinzione?
Sono cosciente che il mondo plug-in & virtual sound sia un tipo di approccio in grado di offrire infinite possibilità’ creative ma ritengo che ogni macchina analogica e digitale abbia una sua anima, una sua firma specifica. Credo che non lascerò mai i synth per i pc anche se questa – ribadisco – è una mia scelta del tutto personale. Quando sento che il mio synth vibra e mi suggestiona sono al settimo cielo. Alla fine, sono i suoni e le idee ad essere importanti.
Oumuamua è chiaramente un omaggio al misterioso corpo celeste che ha transitato all’interno del sistema solare qualche anno fa e che ha scatenato le ipotesi più diverse in merito alla sua provenienza. L’esplorazione scientifica dell’ignoto è una tematica costante all’interno della tua produzione.
Mi sono divertito parecchio a fantasticare su questo oggetto misterioso sfuggito via troppo velocemente per essere compreso e ho provato ad immaginare suoni in grado di descrivere questo super sigaro extra solare.
Mi risulta che tu abbia un’intensa attività live.
Amo suonare dal vivo ma solo in determinati contesti artistici e culturali. I locali votati alla birra e all’intrattenimento non sono di mio gradimento; il mio obiettivo è creare una catarsi, un collegamento profondo tra i miei suoni e il pubblico, partendo sempre dal silenzio, dall’attenzione e dal coinvolgimento mio e delle persone che vengono ad ascoltarmi per poi stimolare il pubblico con paesaggi sonori insoliti, ieratici e alieni.
Impreparato
Tieni botta sui sentieri della comprensione, ma non sei preparato a trattare quello che diventerà il tuo angosciante momento di tensione catartica.
Cronache della Sicilia distopica | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un racconto che narra una Sicilia forse diversa dall’attuale; la quarta:
Dopo l’uscita di Trinacria Station, l’antologia che ospitava il meglio della fantascienza siciliana, l’isola dell’Etna torna sotto i riflettori con questo Diamanti di Mauro Bennici, autore palermitano che racconta una Sicilia decisamente mal messa. Ma c’è un personaggio che ricorda qualcosa di diverso, un passato che potrebbe diventare futuro.
Una Sicilia futura e distopica, un arzillo nonno che custodisce la memoria di un mondo antico… un mondo in cui la natura non era stata avvelenata e gli esseri umani conservavano un rapporto di simbiosi con essa. Ma è davvero tutto perduto? O c’è qualcosa che il Nonno sa e che cambierebbe tutte le carte in tavola? Qual è la reale identità dell’anziano protagonista di questa storia? Da Mauro Bennici, un racconto spiritoso e malinconico ambientato in una delle terre più belle d’Italia.
Da qualche parte
Scivoli nei vicoli di Roma medioevale e rievochi i fasti impolverati di mille anni prima: sei il senso stesso dell’illusione temporale, sei ancora qui da qualche parte.
Lucem diem et tenebras noctem | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di una nuova uscita per la collana weird di DelosDigital: Silvio Donà, Lucem diem et tenebras noctem; la quarta:
Durante il giorno l’uomo, la donna e il loro cane possono illudersi di vivere ancora nel mondo che conoscevano. Nel mondo degli umani. La notte, invece, è il regno di quelli che più non sono. Ogni notte si ripete l’incubo. Ogni mattina si ripete il miracolo. Ma fino a quando? Può un amore attraversare indenne l’incubo delle notti e rinascere dalle sue ceneri ogni mattina?