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NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 8, 2023
Maree emozionali
Mentre le visioni di un vasto piazzale empatico si svuotano dentro le tue emozioni, non puoi fare altro che vestirti di un abisso temporale che viene spazzato via dalla loro marea emozionale.
Tutto inutile
Impressioni di un giorno evanescente che torna nel suo angolo d’inconsistenza elaborata.
Enormi oceani
Compressioni di un momento torcente lasciato andare sulle rive del cosmo, che è come un enorme oceano psichico, come un infinito bacino cui attingere.
Prima che Roma nascesse. Storia della preistoria della Città Eterna – Storia in Rete
Su StoriaInRete una segnalazione assai interessante riguardo Roma prima di Roma, saggio storico di Gianluca De Sanctis mirabilmente stilizzato dall’articolo; un estratto:
Come avverte l’autore nella premessa, per i Romani esiste un rapporto organico tra i racconti della fondazione (e anche i relativi miti) e i luoghi in cui essa è avvenuta. «I luoghi diventano dei “ponti” tra il tempo del mito, nel quale l’evento è accaduto, e quello della storia nel quale si chiede all’evento di restare». L’evento mitico acquista così una presenza nella storia nel suo continuo e concreto svolgersi, diventa la continuità tra passato e futuro, «ma anche il nesso profondo tra memoria e “identità”».
L’identità, applicata al nostro tema, va spiegata, perché i Romani non avevano questa parola e, osserva De Sanctis, se avessero dovuto esprimerla forse avrebbero utilizzato il termine Roma, nel quale si riassumevano sia la città fisica che i suoi valori morali, politici e culturali, quei valori che avevano imposto a gran parte del mondo conosciuto l’Imperium, sintesi di potere, comando e territorio controllato e amministrato. Un potere che non significava esclusione delle popolazioni vinte, che anzi potevano essere assimilate se accettavano di entrare nell’universo della romanità, insomma se accettavano di farsi romani, con tutto ciò che ne conseguiva sul piano dell’integrazione culturale, politica e dell’osservanza delle leggi. A differenza dei Greci, per i quali l’identità era un fattore etnico, da rivendicare e difendere, per i Romani l’identità era aderenza a valori e modelli, apertura al diverso, che andava escluso quando poteva rappresentare una minaccia proprio a questa apertura. È evidente che lo studio della nascita di una città, e quindi di una civiltà, che per oltre mille anni ha monopolizzato il mondo ha da sempre affascinato gli studiosi che, fino a qualche tempo fa si sono divisi tra due diversi modelli interpretativi: quello della Stadtgrundung (nascita, creazione, fondazione) e quello della Stadtwerdung (urbanizzazione, sviluppo).