Secondo estratto, dopo quello di Irene Drago, da Delle Eloquenti Distopie, raccolta di racconti da me curata per DelosDigital nell’ambito della collana non-aligned objects; ecco l’incipit di “Mystery box”, di Gianfilippo Maria Falsina Lamberti.
Mi chiamo Achille Santi, sono nato vicino a Milano circa ventotto anni fa e ho lavorato fin da ragazzino presso la Hermes Delivery Services.
Amo il mio lavoro.
Quando mandai la domanda per l’assunzione e studiavo ancora presso un istituto professionale online, il professor Linguetti, il mio insegnante di Storia, raccontava a lezione di come la rivoluzione del marketing avesse portato la popolazione a suddividersi tra dispensatori e consumatori di servizi, rivelandoci che in realtà i privilegiati erano i primi.— Coloro che dispensano servizi operano il bene del mercato, lo fanno girare come avrebbero detto nel secolo scorso! — spiegava sorridendo, ipersaturato sullo schermo del mio personal computer — Il consumatore lo alimenta, è vero, ma i suoi alti consumi rischiano di gravare sulla produzione. Voi, giovani ”dispensatori”, siete destinati a produrre e consegnare, non dovete farvi raggirare dal desiderio consumistico, dovete lavorare per esso senza ambire a lussi che non potete permettervi! Anche voi consumerete, ma quanto basta per avere una vita serena e priva di distrazioni dal lavoro.
Ero uno studente attento e appassionato, poiché conscio delle scarse possibilità della mia famiglia e del fatto che solo la dedizione e l’impegno mi avrebbero permesso di ottenere maggior benessere. Essere un cittadino di seconda classe non è un’infamia, ma un ottimo spunto da cui partire. Un tempo esisteva la distinzione tra ricchi, benestanti e poveri, ma oggi ci riconosciamo solo in due categorie senza alcuna accezione positiva o negativa, solo differenti ruoli. Sono ancora vivi i ricordi dei drammi portati dalla lotta di classe nei secoli passati, ma fortunatamente il sistema e l’uomo hanno saputo rinnovarsi, comprendendo che ognuno è al proprio posto se non si hanno gli obiettivi sbagliati.
— Santi, è sicuro di voler abbandonare gli studi? — Mi disse Linguetti quando gli comunicai di essere stato assunto dalla Hermes Delivery Services.
— Più sicuro che mai.
— Interrompere gli studi così giovane potrebbe comprometterle la possibilità di una buona carriera. La sua famiglia non ha bisogno che lei inizi a lavorare già ora e soprattutto non è necessario che lei accetti un lavoro così poco stimolante e remunerato come quello del magazziniere.
— È stato lei a insegnarmi che la virtù sta nell’abnegazione. Chi è ricco sta al computer, chi lavora lo fa al computer, mentre io ho invece l’opportunità di fare qualcosa di vero, di manuale!
— Quei lavori sono ormai svolti prevalentemente dalle macchine…
— …così come le intelligenze artificiali stanno sempre più sostituendo gli insegnanti, ma questo non la priva del piacere e dell’entusiasmo del suo lavoro! La qualità non è replicabile.
Il professor Linguetti abbassò lo sguardo, il che significava che stava attentamente riflettendo su ciò che doveva dire, ma si limitò ad augurarmi buona fortuna aggiungendo: — Lei è brillante, Santi, ma rammenti che le piccole ambizioni celano grandi ambizioni.
Ciò detto si disconnesse.
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