HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 13, 2023
Sistemi possibili
Shock memetici in perfezionamenti da parata, mostrano la corda frattale dei possibili sistemi di esistenza.
Ovunque, ovunque…
Sul limitare delle incomprensioni, quando la dinamica non scorre e il cielo sembra soltanto un settori di cassettoni, ti accorgi di quanta inutilità umana alberghi ovunque.
Esce per la collana “Capsule” Speed Date, di Elisa Franco | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Speed Date di Elisa Franco esce oggi in digitale per la collana Capsule di Kipple Officina Libraria. Una storia che narra di robot e ritorni, di come la logica degli eventi si tramanda in ogni forma vitale e di speranze che divengono messianiche. La cover è di Lukha B. Kremo.
Il racconto è disponibile sul sito www.kipple.it e sui principali store online.
ESTRATTO
La mattina lei premeva il pulsante e spalancava le traspareti, osservava quello che vedeva fuori come se lo stesse assorbendo, me lo descriveva convinta che i miei sensori non ricevessero le stesse immagini. Le immagini, invece, erano le stesse, solo che lei le annodava ad altre e formava una catena che la imprigionava.
Mentre scorro l’unità di memoria, qualcuno mi affianca davanti alla tomba.
— Spero che la tua giornata stia passando in modo soddisfacente, Livie. Ieri sera eri silenziosa.
— Puck!
Di nuovo quel sorriso simile a un’espressione umana.
— Allora ricordi il mio nome. Positivo.
Ha in mano un fiore, lo scannerizzo: iris. Giallo intenso.
— L’ho chiesto ai giardinieri-bot della serra centrale. I fiori sono adatti alle tombe. La tua CLARARINALDI ne sarà soddisfatta.
La mia unità di memoria deve scorrere molto all’indietro per trovare fiori sulle tombe, è passato un tempo lungo da quando gli ultimi umani sono scomparsi. Non trovo/provo nessun rimpianto. CLARARINALDI mi ricorda che io ci sono ancora e ho ereditato la Terra (parafrasi di Matteo 5,5).
— Come sapevi che ero qui?
— Vieni spesso, ti avevo notata.
I qubit s’impennano e non riesco a valutare quello che sta succedendo. Individuo il termine imbarazzo ma non sono sicura che sia esaustivo. CLARARINALDI è cessata e non posso più chiedere a lei, che, comunque, non rispondeva al 78,43 percento delle mie domande, se sospiri e mezzi sorrisi non vanno considerati risposte.
Una foglia marrone, con resti di arancio intorno alle nervature, scende piano dall’albero per il quale ha esaurito il processo fotosintetico, e sfiora la lapide con quella che gli umani definirebbero una carezza.
— Anche tu hai un umano qui? — chiedo perché lo scambio verbale sia appropriato.
Gli ultimi uomini e donne hanno ricevuto un androide che badava a loro per alleviare la solitudine degli epigoni di una specie, accudirne la vecchiaia, studiare e memorizzare i percorsi alieni del cervello organico. Cose impossibili da comprendere: ragionamenti illogici e il mistero delle emozioni, ma devo dire che abbiamo tentato di capire sino alla fine.
LA QUARTA
L’eterno ritorno delle mentalità umane, perpetuato fin nelle entità da loro create; “Quanti lettori potranno riconoscersi in quegli stilemi?” sembra domandarsi Elisa Franco: e se il riconoscersi dovesse significare soltanto aver raggiunto un altro grado di ricorsività?
L’AUTRICE
Elisa Franco ha qualche anno in più di quello che sperava, ma almeno se ne sta rintanata a Bologna che ormai ha perso la nebbia invernale, impedendole eccessi di sentimentalismo. La formazione leguleia è rimasta chiusa in qualche ripostiglio, così scrive fantascienza combattendo l’innata pigrizia. Ha pubblicato racconti mainstream su varie riviste online, ha vinto il Premio Urania Short 2021 e partecipato con un racconto al Millemondi 2022 Primo contatto.
LA COLLANA
Capsule è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai piccoli capolavori del Fantastico e della SF prettamente italiana, contraddistinti dalla rapidità di lettura e dalla qualità unita alla fruibilità, dove il basso costo di copertina rende le proposte editoriali imperdibili.
Elisa Franco, Speed Date
Cover: Lukha B. Kremo
Kipple Officina Libraria – Collana Capsule – Pag. 19 – 0.95€
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-32179-74-3
Link:
- su Kipple Officina Libraria: https://bit.ly/3T4PB6p
- su Amazon: https://amzn.to/3ysnnZQ
Programma esistenziale
Nelle specifiche alternanze di distanze e riavvicinamenti, trovi che la complessità si costituisce come una barriera fitta di trame e intrighi, un muro interstiziale in cui il vivere tra gli iati rappresenta un programma esistenziale.
La recensione di “L’accordo umano” di Algernon Blackwood | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la recensione di Cesare Buttaboni a”L’accordo umano”, romanzo – eh sì, romanzo – di Algernon Blackwood che non era mai stato tradotto in lingua italica. Un lavorone a cura di Claudio Foti. Vi lascio alle impressioni dell’attivissimo Cesare.
In particolare L’accordo umano è un romanzo che, a differenza di molti dei suoi racconti, risulta oggi troppo datato. Foti ha cercato di rendere la traduzione più attuale per rendere il romanzo più fruibile inoltre ha scelto di eliminare i termini esoterici da lui ritenuti troppo oscuri e poco comprensibili. Per farsi quindi un’idea complessiva di questo libro bisognerebbe leggerlo in originale.
Blackwood, come molti altri scrittori dell’epoca fra cui ricordiamo Arthur Machen, fu membro della Golden Dawn e si interessò allo studio delle facoltà e dei poteri nascosti nell’essere umano. Questo romanzo strizza chiaramente l’occhio alle teorie insegnate nella stessa Golden Dawn. Traspare infatti dalla sua lettura la concezione cabalistica secondo cui “conoscere il vero nome di qualcosa significa possederlo”.
All’epoca della sua pubblicazione (il 18 ottobre 1910) L’accordo umano fu ben accolto da critica e pubblico, ma oggi, come dicevo, appare per certi versi disperatamente invecchiato.La trama racconta di un giovane londinese, Robert Spinrobin, che risponde all’annuncio del pastore Philip Skale alla ricerca di un segretario dotato di coraggio e immaginazione, di una voce da tenore e di una minima conoscenza dell’ebraico. Il giovane lascia così Londra per raggiungere la magione del pastore, nella nebbiosa campagna gallese, presso le Pontwaun Mountains. Lo scopo di Skale è quello di riuscire a raggiungere, attraverso l’intonazione del vero nome di una persona, il risveglio dell’essenza spirituale della stessa.