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Archivio per marzo 24, 2023

Valerio Evangelisti, lo scrittore-militante di una generazione che reinventò il futuro e i propri eroi – Carmilla on line


Su CarmillaOnLine la segnalazione di L’insurrezione immaginaria. Valerio Evangelisti autore, militante e teorico della paraletteratura, saggio di Sandro Moiso e Alberto Sebastiani uscito per i tipi di Mimesis. Alcuni estratti:

Valerio Evangelisti è stato uno scrittore unico nel panorama letterario italiano a cavallo tra XX e XXI secolo. Cosa che ha fatto scrivere ad Alan D. Altieri: “A tutti gli effetti Valerio è uno dei più straordinari narratori europei del nostro tempo. Uomo di incredibile cultura e di stupefacente inventiva, riesce ad amalgamare generi, tematiche modelli quasi antitetici e a plasmarli in un’unica entità narrativa di perfezione pressoché cartesiana”.
Un’altra cosa da dire, però, a proposito di Valerio Evangelisti, senza tema di incappare in un errore, è che è stato uno scrittore-militante e lo è stato sia dal punto di vista politico che da quello della collocazione dei suoi testi e della sua scrittura. Anzi, è forse la sua scelta nel secondo ambito a farne risaltare ancor più l’aspetto “militante” nel rivendicare sia l’appartenenza che la difesa della letteratura di genere o, per meglio dire con un termine che spesso utilizzava, paraletteratura.
Esponente di una generazione che osò rompere, tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, con la noia e l’oppressione dell’esistente oltre che con l’arretratezza politica, culturale e ideologica che aveva contribuito a frenare, sia da destra che da sinistra, l’evoluzione sociale di un paese in cui, come in un film con Don Camillo e Peppone tratto dai romanzi di Guareschi, la Chiesa, il suo partito e il partito comunista di stampo togliattiano si erano alternati con regolarità nel rafforzare pregiudizi e difendere una tradizione che, ammantandosi di volta in volta di cattolicesimo conservatore oppure di populismo e perbenismo democratico, avevano contribuito non poco a mantenere lo status quo. Un mondo in cui sulle porte delle parrocchie era ancora affisso l’”Indice” dei libri e di tutte le letture (spesso fumetti) che un buon cattolico doveva evitare per non cadere nel “peccato”, a fronte di una politica culturale comunista che condannava qualsiasi lettura o espressione artistica che non facesse riferimento agli ambienti e agli ideali (alquanto sconnessi in realtà) dell’intellighenzia, all’epoca piuttosto ampia e servile, che ruotava intorno al PCI e ai suoi riferimenti all’URSS.
Insomma, un contesto in cui la letteratura allora definita “d’evasione”, i fumetti, il nascente rock’n’roll con le sue successive evoluzioni, erano in gran parte fermamente condannati e proibiti. Tanto nelle chiese che nelle aule scolastiche, nei programmi radiofonici e televisivi o nelle riunioni (noiosissime) delle sedi e sui giornali dei partiti che avrebbero dovuto rappresentare il “progresso sociale”.
Se non si comprende tutto questo, non si può nemmeno comprendere la curiosità, la passione e lo spirito di sotterranea ribellione che animarono quella generazione, nata a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta, che prima si buttò su qualsiasi lettura, visione cinematografica e ascolto musicale che non fosse normato dalle istituzioni (famiglia in primis) e poi si lanciò sulle barricate, nelle proteste e negli scontri del ’68 e degli anni a seguire (almeno fino al ’77).

Anche se la sua vera militanza come scrittore è stata quella svolta nell’ambito e a favore della letteratura di genere e popolare da cui Valerio non volle mai prendere le distanze. Anche se all’interno della stessa, si trattasse di science-fiction, fantasy, noir o avventura seppe sempre distinguere tra ciò che era “alto”, anche se non riconosciuto dal canone della cultura ufficiale, imbolsita e irrigidita dai suoi rituali formalistici e mondani, e ciò che era, semplicemente, spazzatura. Senza mai nascondere, però, che la peggior spazzatura letteraria ed ideologica si nascondeva proprio in quella che la cultura dominante considerava letteratura colta, se non proprio alta, rimarcando spesso, in testi citati anche nei saggi che seguono, come lo scrittore di genere pensi al suo pubblico, per appropriarsene e conoscerlo sempre di più, mentre lo scrittore mainstream mediamente cerchi altrettanto di catturare l’attenzione e il successo di pubblico, ma attraverso il giudizio della critica istituzionale e modaiola, cui cerca in ogni modo di adeguarsi e diventare gradito.
La raccolta di saggi che segue raccoglie le riflessioni dedicate all’opera di Evangelisti da diversi autori del collettivo redazionale di “Carmilla online”, fondata e diretta da Valerio fino all’ultimo giorno di vita, e dallo studioso che fino a ora si è maggiormente occupato dei suoi scritti, che vanno intese come un’esplorazione dei differenti aspetti della sua attività di scrittore e saggista. Un’informale wunderkammer dell’immaginario di un autore che della critica del presente modo di produzione e dell’apocalisse inevitabile che l’accompagna verso il futuro ha fatto il suo tratto distintivo.
Un lavoro collettivo che, spaziando dalla fiction alla saggistica, cerca di approfondirne e rivelarne sfaccettature inedite, contraddizioni e complessità inaspettate: dai romanzi del ciclo di Eymerich ai testi scritti per “Carmilla” o altre testate, passando per la sua passione per la fantascienza, i romanzi d’avventura, il noir e gli infiniti ed eroici “perdenti” della lotta di classe. Sottolineandone l’ironia e la partecipazione ai moti di cambiamento del presente, che egli sapeva proiettare in altre epoche, passate e future, per rifondare un immaginario non colonizzato dalla società del capitale. Dando così vita ad un volume che non vuole essere definitivo né, tanto meno, indirizzato a costruire un canone o un’agiografia, che finirebbero soltanto, come tutti i canoni e le agiografie, con l’imbalsamare attività e pensiero dell’autore, ma costituire l’inizio di una nuova stagione di ricerche, suggerendo possibili tracce di indagine e di lettura utili per gli studi che ancora verranno.

“Voliamo su Plutone a 6 miliardi di chilometri dalla Terra”, il video è sensazionale | Passione Astronomia


Su PassioneAstronomia un nuovo filmato del flyby su Plutone, realizzato da NewHorizon qualche anno fa, che lascia semplicemente meravigliati;

La sonda New Horizons ha sorvolato Plutone nel Luglio 2012 ad una velocità di circa 80.000 chilometri all’ora ed ad oltre 6 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra. Molte immagini di questo spettacolare passaggio sono state migliorate a colori, ridimensionate verticalmente e combinate digitalmente nel video time-lapse di due minuti che avete appena visto. Data la sua enorme distanza dal Sole, ci vuole una gran quantità di tempo prima che questo piccolo corpo celeste completi un’orbita. Pensate che impiega 248 anni terrestri per completarla e da quando è stato scoperto, nel 1930, non ne ha ancora completata una intera. Mancano 152 anni prima che concluda il giro attorno al Sole, da quando lo conosciamo. All’inizio del video, la luce sorge su montagne che si pensa siano composte da ghiaccio d’acqua ma colorate da azoto congelato. Successivamente, alla destra, ecco un mare piatto di azoto per lo più solido che si è segmentato in strani poligoni che si pensa si siano generati a causa dell’interno del pianeta relativamente caldo. Crateri e montagne di ghiaccio sono inoltre si susseguono durante la visione.
Infine il video termina su un terreno soprannominato “lame” perché mostra creste alte 500 metri separate da spazi chilometrici. Caronte la conoscete tutti, ma pochi sanno che Plutone ha ben cinque lune che gli orbitano intorno. Caronte è la più grande, di dimensioni simili a quelle di Plutone. Questa caratteristica ha creato una strana dinamica orbitale fra i due corpi. In pratica il baricentro è al di fuori di Plutone, quindi è come se i due corpi costituissero un doppio sistema di pianeti nani che orbitano l’uno attorno all’altro. Il sistema del pianeta nano è qualcosa di unico!

Palude, di Uduvicio Atanagi – la nuova carne edizioni


Sulla NuovaCarne una bellissima recensione di Stefano Spataro a Palude, romanzo assai weird e particolare di Uduvicio Atanagi; un estratto:

Circa un mesetto fa è uscito un bellissimo romanzo dalla testa e dalle mani di Uduvicio Atanagi dal titolo Palude, edito dalla sempre attenta e indipendentissima Eris Edizioni. Un tomo di ben cinquecento pagine intrise di weird all’italiana, esoterismo, surreale, paranormale e miseria quotidiana.

Le vicende narrate in Palude sono quelle di una famiglia di nomadi moderni, i Lucenti: i fratelli Teresio e Luisa e il patrigno dei due, Roberto. Arrivati a palude dopo la morte naturale della madre dei due ragazzi, i tre si stabiliscono in una putrefacente zona della campagna toscana e vivono le loro disavventure personali. Teresio dovrà difendersi dai continui problemi legati alla sua età, in particolare dovrà stringere legami con un gruppo di suoi coetanei per tenere testa al gruppo di bulli del paese, comandati da un ragazzino ricco e annoiato che avrà a sua volta i suoi mostri (e morti) privati con cui fare i conti; Luisa, appesantita dal fardello del futuro, suo e di suo fratello minore, entrerà in un giro di droga e prostituzione, assaggiando le profondità dell’animo umano; Roberto, padre suo malgrado, dovrà lottare con la sua doppia natura idiosincratica, quella di depresso parassita della società e quella di padre di famiglia. In tutto questo, come tratteggiato a tratti dorati su una tela dai colori freddi e bui, c’è il dono di Teresio. Il ragazzino infatti ha il potere di rimuovere, in una sorta di rito di disintossicazione (potremmo dire, di esorcismo), il male che attanaglia le persone; male che può essere fisico o mentale. In un primo momento Roberto approfitta di questo potere taumaturgico, sfruttando il ragazzo e al fine di guadagnarsi da vivere per tutta la famiglia, ma ogni volta che Teresio pratica il rito ne esce più stanco e afflitto della volta precedente; il talento, per quanto metafisico e surreale, non è infatti senza prezzo.

Caos will help you


Sei scivolato oltre le derive psichiatriche del tuo status, e non hai ancora una sensazione di sicurezza operativa per quello che hai intorno; l’abisso è incipente, ma tu hai la sensazione che il caos che cavalchi continuamente ti aiuterà anche questa  volta.

Fields of the Nephilim-Wail Of Sumer/And there Will Your Heart Be Also


Sulle onde psichiche dei ricordi di futuro anteriore oscuro.

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Sobre Monstruos Reales y Humanos Invisibles

El rincón con mis relatos de ficción, humor y fantasía por Fer Alvarado

THE PRODIGY OF IDEAS

This blog is a part of my inner world. Be careful to walk inside it.

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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.

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