HyperHouse
NeXT Hyper ObscureCybergoth
Per più di otto anni il blog Cybergoth è stata la mia casa virtuale, quella operativa, quella dove ho creato insieme ad altri autori quasi 20.000 post e dove, soprattutto, sono stati sperimentati i primi germi di quello che poi sarebbe diventato il Connettivismo, sperimentazioni passate anche attraverso gli Event (in tutto dodici, rigorosamente elencati nella colonna dei link del blog e disponibili per il download), ovvero operazioni multiautoriali di jam session di scrittura collettiva guidate da empatia tecnologica, astrale, psichica, il tutto guidato da un filo conduttore ogni volta diverso; sviluppando quel punto iniziale, spesso si è notata una continua identità emozionale che si è riflessa in ognuno dei partecipanti. Alcune volte, la piattaforma Splinder su cui il blog è vissuto, ha sperimentato side effect tali da far comparire e poi sparire post e commenti, distorcendo ulteriormente il senso di spaziotemporale e di empatia.
Col tempo, il concetto di partenza – neogotici cibernetici e poi quantistici – è passato dall’avanguardia a una quieta retroguardia, posta appena dietro le linee del nuovo che esplode e che non concede più spazio alle idee che devono scardinare il futuro, lasciando altresì spazio seminale al Movimento che in seguito si è sviluppato, cresciuto, diventato esplosivo anche grazie alle pagine del blog. Quindi, arrivati a questo punto, si chiude e si passa ad altro, ma i ricordi non devono morire, i ricordi sono quel particolare ordine di idee e semantica che fa fibrillare il tuo intimo pensare; ecco perché è possibile e sempre lo sarà (compatibilmente con l’entropia e il degrado delle piattaforme digitali) consultare l’archivio di questi 20.000 post esaltanti e sudati, che sono stati capaci di farmi guadare il fosso della poca consapevolezza personale e di proiettarmi verso i traguardi di una crescita che non avrei mai immaginato, facendomi capire che tuttora è appena l’inizio.
Entrando in Cybergoth preparatevi alla vertigine che è stata, e buon viaggio.
Update: grazie a Marco “Antares666” Moretti, esiste un rudimentale backup di Cybergoth su Iobloggo (http://cybergoth.iobloggo.com). Non potrò mai finire di ringraziare Marco.
19 commenti»
[…] seminale, cui anche io non ho saputo resistere quando più di dieci anni fa organizzai un cybergoth_event (sessioni di scrittura collettiva interattiva spontanea sul web) intitolato proprio Game for may. Le […]
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[…] Moretti, cui devo quest’opera di riesumazione fossile del mio primo blog, Cybergoth, che fu blandamente salvato (da chi?) sulla piattaforma Iobloggo. Blandamente perché lì ci sono […]
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[…] di Marco “Antares666” Moretti, che contiene un componimento per il mio vecchio blog cybergoth – probabilmente composto quando chiuse – e altre sue raccolte di versi, che gettano luce […]
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[…] anni fa aprivo il mio primo blog e scrivevo il primo post. Allora, il mio spazio si chiamava Cybergoth, il Connettivismo era in qualche modo già vivo ma non aveva per nulla i contorni e la […]
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[…] con la paranoia numerologica!) anni fa, quando sempre in primavera cominciai la mia avventura col blog; questo fu il primo dei tanti brani che hanno costellato la mia avventura nella blogosfera, e come […]
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[…] che avrebbe continuato a evolversi nella sensibilità post-cyberpunk del suo autore fino al cybergoth prima e poi a ciò che sarebbe stato il connettivismo, ovviamente nella declinazione specifica di […]
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[…] di festeggiare, con questo post, i diciannove anni vissuti da blogger, cominciati con le pagine di cybergoth e proseguiti alla grande qui sopra dal 2011. Grazie ai tantissimi passati a leggermi in questi […]
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[…] le barriere architettoniche e rendere gli spazi delle stazioni più confortevoli per gli utenti. Da Cybergoth arrivano a questo proposito le eloquenti immagini della gallery scattate ieri mattina e il testo […]
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