HyperHouse
NeXT Hyper Obscure“non-aligned objects”, la collana anarcopunk di DelosDigital
Ho il piacere di curare per l’editore DelosDigital la collana non-aligned objects, contenitore di saggistica e narrativa che ha un preciso scopo politico:
Una collana che si propone come contenitore atipico, una scatola non allineata al pensare comune, alla sensibilità corrente, al modo e all’estetica che in questo scorcio temporale domina il mondo con orrende ombre politicoeconomiche che si allungano su esso.
Il primo numero è dedicato a Sergio Altieri e alla sua Death Economy (4.99€):
La riedizione di un saggio di Alan D. Altieri di dieci anni fa, ideologico, lucido, tagliente, che è senza mezzi termini di parte, ma che per questo è in grado di sciogliere le illusioni di un mondo iperliberista che fa del profitto, del guadagno infinito, dello sfruttamento delle risorse vegetali, minerali, antropiche e animali l’unica sua vera bandiera, che sventola all’impossibile vento della crescita infinita.
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Il secondo numero è Volare. Cantare, una riflessione di Mariano Equizzi sul sistema editoriale italiano del fantastico, che si estende anche al mondo delle immagini di genere (1.99€):
Alcune considerazioni sullo stato del Fantastico in Italia, sugli scrittori e sui filmmaker, sulle scelte editoriali e cinematografiche nostrane che hanno portato al deserto creativo attuale; sul conto che ha poi pagato Stefano Di Marino che con il suo gesto ci ha ricordato che il Sogno è bello che morto da un’eternità, che non si può aspirare a tanto. Specie se si è da soli.
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Il terzo numero è Chthulupunk, una sperimentazione filosofica e letteraria, nonché legata alla fisica dei quanti, di Lukha B. Kremo. Dopo queste pagine, coltivare il reale diventa davvero un’impresa ardua; Kremo ci mostra la non via, più stringente del vero, ontologicamente esistente come un ossimoro (4.99€).
Il quarto numero è un’instant anthology nata dalla constatazione che la sonda Voyager 1, l’oggetto umano più lontano nel cosmo, da poche settimane sta trasmettendo dati incongruenti, eppure corretti: But the telemetry data; Sei autori – Lukha B. Kremo, Franco Ricciardiello, PeeGee Daniel, Fabio Belsanti, Silvio Sosio e Mariano Equizzi – si sono misurati col tema generando suggestioni e ponendo la frontiera fantascientifica un po’ più in là (3.99€).
La quinta uscita della collana è E nondimeno l’anarchia, breve saggio di Carmine Mangone, autore poliedrico e profondo analizzatore delle avanguardie politiche e culturali del Novecento, in cui potrete trovare una lettura dell’esperienza anarchica forse più conosciuta, quando nella Spagna degli anni ‘30, afflitta dalla guerra civile e da grandi sommovimenti sociali, si sperimentò la possibilità di fare a meno di Stato e capitale. La sconfitta cocente che ne derivò ha messo in crisi l’anarchismo storico di matrice ottocentesca, ma non ha inficiato gli sviluppi e gli innesti ancora possibili dell’idea positiva d’anarchia. Partendo dall’esperienza spagnola di Simone Weil, Mangone crea un percorso originale nel tentativo di superare, non solo teoricamente, la sterile dicotomia tra comunità e individualità (3,99€).