Archivio per Filosofia
6 giugno 2023 alle 20:54 · Filed under Cognizioni, Creatività, Cultura, Editoria, Experimental, Filosofia, Futuro, InnerSpace, Oscurità, OuterSpace, Passato, Postumanismo, Reading, Sociale, Surrealtà, Tecnologia and tagged: Antropocene, Arnaldo Pontis, Brigata Stirner, Carmine Mangone, Erbafoglio, Jonathan Rizzo, Machina Amniotica, Produco, Roberto Belli, Sardegna
Sul gruppo di FB della rivista poetica – e non solo – Erbafoglio la segnalazione dell’uscita del numero 27, dedicato all’Antropocene e a tutte le follie umane che segnano a fondo il nostro habitat terrestre.
Sono felice di esserci anche io, con un piccolo saggio intitolato “Poche considerazioni sull’antropocene” e che, cosa che mi fa enormemente piacere, figura subito dopo un contributo di Carmine Mangone e che, insieme, precedono uno stuolo di autori e amici che mi rendono meno solo (penso, tra tutti, a Jonathan Rizzo e Roberto Belli, oltre che ad Arnaldo Pontis).
Qui il prossimo evento FB del 16 giugno, in cui verrà presentata ufficialmente l’iterazione 27 della rivista. Che altro dire se non ‘acquistatela’, perché è fondante non per il mercato ma per la cultura, quella fatta bene.
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4 giugno 2023 alle 11:13 · Filed under Cognizioni, Cybergoth, Empatia, Energia, Experimental, Filosofia, InnerSpace, Oscurità, Quantistico, Surrealtà and tagged: Indeterminazioni, Luce oscura, Olosensorialità
Qualcosa sorge là in fondo, ed è l’indeterminazione delle cognizioni.
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15 Maggio 2023 alle 21:26 · Filed under Catarsi, Cognizioni, Creatività, Empatia, Energia, Experimental, Filosofia, InnerSpace, Oscurità, OuterSpace, Reading, Surrealtà and tagged: Attrattori caotici, Eating Fractals, Luce oscura, Ridefinizioni alternative, Semiotica, Teoremi incalcolabili, Trascendenze
Ho raschiato ogni angstrom del mio continuum, trovando istantanee caotiche di elementi frattali in disuso, pronte a espandersi di nuovo: la semiotica dell’illuminazione segue itinerari inaspettati, non smettere di osservare.
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7 Maggio 2023 alle 09:59 · Filed under Cognizioni, Filosofia, Futuro, Postumanismo, Recensioni, Sociale, Tecnologia and tagged: Ayn Rand, Donald Trump, Elon Musk, Evgenij Morozov, Fabio Chiusi, Jeff Bezos, Lerry Page, Liberismo, Lungotermismo, Mark Zuckerberg, Marte, Nick Bostrom, Quaderni d'Altri Tempi, Richard Barbrook, Roberto Paura, Sergey Brin, Toby Ord, Twitter, William MacAskill

Abbiamo un problema con Elon Musk. E no, non è esattamente quello che pensate. Non è semplicemente il problema che l’uomo oggi più ricco del mondo, titano della tecnologia, proprietario di un influente social network, è anche una persona piena di strane e pericolose idee sulla politica, l’umanità e il suo futuro; è piuttosto il problema di come quelle idee stiano infettando il discorso sul futuro al punto da rischiare di farlo deragliare fino a chiudere la porta a ogni possibilità di pensare il futuro.
Questo è l’incipit di un lungo post di Roberto Paura su QuaderniAltriTempi, dedicato proprio al controverso multimiliardario tecnofilo – parecchio, ma anche altro – di cui si analizza il pensiero e l’operatività. Un altro estratto, con le allarmanti considerazioni finali che potrete leggere nel resto dell’articolo:
Negli ultimi anni, questo mito si è fortemente incrinato. Durante la pandemia Musk, anziché impegnarsi negli sforzi di contenere il virus, ha iniziato a diffondere teorie complottiste contro i lockdown. Già prima era emerso il suo ambiguo sostegno alle politiche di Trump, e ben presto ha iniziato a emergere il discorso tipicamente alt-right contro i cosiddetti woke, dipinti come troppo impegnati a guardarsi l’ombelico pensando a quali pronomi usare per definire la loro identità di genere piuttosto che darsi da fare per cambiare il mondo. La guerra di Musk a Twitter, il suo social network preferito, reo di imporre il pensiero unico del politicamente corretto contro il cinismo muskiano, lo ha portato alla più tradizionale delle sparate di un arci-miliardario: se qualcosa non mi piace, la compro e la cambio.
È iniziata così a prendere forma la consapevolezza che a Elon Musk non sta tanto a cuore il futuro, quanto la sua visione del futuro, da imporre a tutti i costi. Prima attraverso i soldi, poi attraverso la tecnologia, quindi attraverso la grancassa dei social network; e magari, in un giorno non troppo lontano, attraverso la politica attiva. Una visione del futuro che Fabio Chiusi, nel suo L’uomo che vuole risolvere il futuro, ascrive correttamente alla categoria del “soluzionismo tecnologico” (Morozov, 2014):
“Solo mettere gli ingegneri e gli scienziati al comando, suggerisce questa scuola di pensiero applicata alla comprensione di Musk, ci darà una reale possibilità di risolvere il futuro, trattarlo cioè, da buoni soluzionisti, come un altro dei problemi umani riducibili a calcolo, probabilità e assiomi matematici”.
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15 aprile 2023 alle 11:52 · Filed under Catarsi, Cognizioni, Connettivismo, Cultura, Empatia, Energia, Experimental, Filosofia, InnerSpace, Onirico, Oscurità, OuterSpace, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: André Breton, Austin Osman Spare, Luce oscura, Olosensorialità, Sciamanesimo, Surrealismo, Teoremi incalcolabili
Su AxisMundi un lungo articolo che indaga l’opera di Austin Osman Spare e le sue interazioni col Surrealismo, inteso anche come arte magica. Un estratto:
Tra l’aprile e il settembre 2022, la suggestiva cornice di Venezia, coi suoi decadenti e ombrosi languori, ha ospitato una mostra dal titolo assai significativo: ‘Surrealismo e magia – la modernità incantata’. Scorrendo la vasta esposizione, appare evidente come la fenomenologia delle radici magiche del surrealismo venga scorta nel fantasma di una reazione contro-culturale diretta contro gli allora imperanti positivismo e scientismo: ed è un dato di fatto che Parigi, culla del razionalismo ottocentesco, come Londra e Berlino negli stessi anni, abbia conosciuto tra ottocento e primi del novecento un poderoso revival magico ed esoterico che avrebbe influenzato (anche) la produzione artistica.
Nel 1924, nel (primo) Manifesto surrealista, in un capitoletto emblematicamente titolato ‘Segreti dell’arte magica surrealista’, André Breton sintetizzava efficacemente la metodologia magico-operativa del neonato movimento artistico, scrivendo:
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14 aprile 2023 alle 21:00 · Filed under Cognizioni, Cyberpunk, Digitalizzazioni, Editoria, Filosofia, Letteratura, Recensioni, Sociale, Tecnologia and tagged: Carlo Milani, CarmillaOnLine, Controllo sociale, Distopia, Gioacchino Toni, Hacker, Ridefinizioni alternative
Su CarmillaOnLine la recensione di Gioacchino Toni a Tecnologie conviviali, saggio di Carlo Milani che analizza il nostro mondo virtuale dei social, e internettiano tutto visto dall’etica hacker. Un estratto:
«Come possiamo affidare le nostre relazioni a sistemi di cui non sappiamo praticamente nulla, sui quali non esercitiamo alcun potere reale? Non abbiamo contribuito alla produzione delle norme che regolano le interazioni tecniche, e non abbiamo alcun potere. Ma il potere è proprio quello che ci serve per cambiare le cose». «Questo libro parla esattamente del potere, di come gli strumenti in generale siano fonte di potere, e in particolare gli strumenti elettronici che nel XXI secolo vanno sotto il nome collettivo di “tecnologie digitali”, anche se si tratta di apparecchi molto diversi fra loro. Parla di come possiamo non solo immaginare, ma anche concretamente operare in modo che il potere possa essere esercitato in maniera diversa. Per fare ricreazione, costruire spazi dove può fiorire il mutuo appoggio». Così Milani riassume l’intento che si pone con il suo volume dedicato alle “tecnologie conviviali” e all’“attitudine hacker”.
L’autore inviata a concepire gli strumenti elettronici come «potenziali alleati per costruire relazioni di mutuo appoggio»; se questi non si rivelano utili a «diffondere il loro potere per realizzare autogestione e abolire il principio del governo a tutti i livelli», allora non sono che «strumenti di oppressione, individuale e collettiva». Il potere deve essere distribuito affinché non si accumuli strutturando gerarchie di dominio; soltanto attraverso la sua distribuzione si può ambire ad incrementare la libertà e l’uguaglianza di tutti e tutte.
Milani delinea la pedagogia hacker derivandola da una rielaborazione/intersezione dell’apprendimento esperienziale di David Boud, Ruth Cohen e David Walker, dei metodi d’azione di Jacob Levi Moreno della pedagogia critica di Paulo Freire. L’attitudine hacker prospettata dall’autore si fonda dunque su un particolare atteggiamento nei confronti delle tecnologie presupponendo «un essere umano che, nelle sue azioni concrete, mir[i] a ridurre l’alienazione tecnica, cioè il baratro che nel corso dell’evoluzione è stato scavato nei confronti degli esseri tecnici».
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12 marzo 2023 alle 19:51 · Filed under Cognizioni, Empatia, Filosofia, InnerSpace, Oscurità, Reading, Ricordi, Surrealtà and tagged: Entropia, Eterno, Luce oscura, My continuum, Noia, Sopravvivenza
Si rafforzano le idee, le complessità, le anomalie; si rafforza ogni legame col gradiente fisico della noia che tenderà, come l’entropia, a cambiare ogni rapporto e tutte le percezioni. Infine, si dissolverà qualsiasi legame, e solo grazie a qualche volenteroso potrai sopravvivere nella notte dei tempi.
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27 febbraio 2023 alle 15:21 · Filed under Catarsi, Cognizioni, Creatività, Empatia, Filosofia, InnerSpace, Letteratura, Onirico, Oscurità, OuterSpace, Passato and tagged: Bibbia d'Asfalto, Charles Baudelaire, Ettore Fobo, Georges Bataille, Letizia Corsini, Paolo Spaziani, Poesia, Ridefinizioni alternative, Teatro
Su BibbiaAsfalto – felice sia tornata, o che sia tornata a farsi prepotentemente sentire – una recensione di Ettore Fobo allo spettacolo teatrale “La morte ride”, un omaggio a Georges Bataille di Paolo Spaziani e Letizia Corsini. Un estratto dell’intensa relazione di Ettore:
Personalmente sono stanco – e penso di non essere il solo – di questa poesia edificante, consolatoria, decorativa, di questa onesta pedagogia del niente. Dopo Baudelaire la trovo datata, stucchevole, superflua. Non bisogna dare il peso di un senso alla vita, questo la schiaccia. Piuttosto bisogna celebrarne la tremenda e meravigliosa fugacità. Lo stesso teatro, servile al Testo, alla sua presunta Verità, mortifica l’attore che diventa nient’altro che un impiegato della messa in scena.
Per questo è così importante l’operazione fatta da Paolo Spaziani, con regia di Letizia Corsini, in questo suo monologo bilingue (francese e italiano) “La morte ride”, presentato al teatro Argomm di Milano il 23 febbraio di questo 2023. Si parte dal poemetto “L’arcangelico” di quel filosofo anomalo che fu Georges Bataille, in una traduzione che, benché fedele all’originale, sembra al tempo stesso e paradossalmente quasi una riscrittura operata da Spaziani stesso. Qui, più ancora che altrove, Bataille scrive con quella crudeltà trasognata che è segno del suo genio consacrato alla dépense. Questo nella voce di Spaziani, che percorre come un brivido nero la pelle degli spettatori, modulandosi dal soffio al grido, si rivela parola detta e non più parafrasata o raccontata, parola scagliata fuori come un incubo, parola di rovesciamenti fatali, di fatali aporie dense di una potenza sconcertante. L’informe, il caotico, l’incongruo, ci liberano da tutto ciò che codificandoci, organizzando il peso del nostro caos, ci intrappola in un corpo di concettosità alienanti. Lo spettacolo è la cronaca minuziosa di un trauma di derive, la scoperta di un tempo, di un ritmo, di un’estasi, di una trance, che Spaziani condivide con il suo pubblico, sempre pietrificato, sempre turbato. Ecco uno spettacolo che si segue con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. La tensione, sin dal mutismo iniziale dell’attore, sin dalla scenografia essenziale, è massima. La catastrofe arriva con melodie dolcissime, strazianti, ”dolorose come il cuore”.
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24 febbraio 2023 alle 16:42 · Filed under Empatia, Filosofia, InnerSpace, Oscurità, OuterSpace, Reading, Surrealtà and tagged: Interrogazioni sul reale, More human, No more human, Ridefinizioni alternative, Teoremi incalcolabili
Sono le articolazioni dell’essere tangibile a riproporsi alle tue fantasie, ma è proprio lì il tuo limite che non vuoi superare.
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