HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per Concerti
Duplex Ride @ Lazzaro “Pixel an at Exhibition”/ 24-28.05.2023 | Duplex Ride
Chi è a Genova la prossima settimana può godere di queste avanguardie espressive, tra musica, arte e installazioni visive. Fateci un salto, non ve ne pentirete 😉
In corrispondenza con la Genova BeDesign Week, il Comune di Genova organizza “PIXEL AT AN EXHIBITION,” una selezionata produzione nazionale e internazionale di opere NFT (Non Fungible Token).
Per tutta la durata della manifestazione, Lazzaro – Galleria d’Arte Contemporanea accoglierà “NON FUNGIBLE CHOC!”, un allestimento di soli video con proiezione di opere internazionali statiche. Durante le serate presso LAZZARO – Galleria d’Arte Contemporanea.
DUPLEX RIDE propone quattro live set di elettronica – ambient
Mercoledì 24 maggio :
FLUDD (Marco Cacciamani) – Minimal / AmbientGiovedì 25 maggio :
ASPERA PROJECT (Stefano Roffo) – LoungeVenerdì 26 maggio :
GEDRON (Gerardo Fornaro) – Space /DroneSabato 27 maggio : JAGOLABORATORIUM
(Claudio Ferrari + Alessandro Bona) – Creative ElectronicsTutte le serate di sonorizzazione avranno inizio alle 21.
Media-Trek » Blog Archive » Siouxsie and the Banshees a Milano
Sul blog-repubblica di Ernesto Assante la recensione di Mario Gazzola al recente concerto di Siouxsie Sioux a Milano, in cui si sottolineano i tratti salienti di quest’ennesimo ritorno geriatrico. Vi lascio alle parole di Mario:
Il ritorno imprevisto di Siouxsie sul palco per i suoi fedeli avviene a 10 anni dalla sua ultima apparizione a un Meltdown festival, quando ormai la si dava per pensionata nella campagna inglese: i Banshees non ci sono più dal ’96, intorno a lei sul palco un chitarrista (Chris Turtell), un bassista (Joe Short), un batterista (Robert Brian) e un polistrumentista (Steve Evans), che si alterna fra tastiere e seconda chitarra, ma che alla Regina non sembra necessario sprecare qualche minuto per presentare al pubblico. Una Regina bizzosa che, per quanto propensa al dialogo col pubblico tra un pezzo e l’altro, a una richiesta urlata in sala da un fan risponde “Blah blah blah… don’t talk. Listen!”.
Efficacemente supportata dai suoi anonimi “operai” del rock, la Regina spazia ampiamente nella sua ormai quarantennale carriera, facendo scorrere la pellicola di classici come Christine, Happy House, Arabian Knights e Cities in Dust, ma anche di gemme minori come But Not Them e l’avvolgente Dear Prudence (il cui video passato a Mr. Fantasy nell’83 fu il mio primo incontro con la band e con la canzone, che all’epoca nemmeno sapevo essere una cover dei Beatles!), fino a oscure b-side racchiuse nella raccolta Downside Up (2004) come Catwalk, o alla Into a Swan tratta dall’unico, ma sempre valido, album firmato da solista (Mantaray del 2007) solo come Siouxsie. Una set list variegata e non prevedibile, che evita al concerto l’effetto juke-box dei cliché, in cui per esempio è caduto il live dell’estate scorsa dei Bauhaus, altri paladini del dark ’80.
Come di prassi in un concerto di area new wave, nessuna particolare prodezza strumentale in scena – a parte la canzone dei Creatures eseguita con tutti gli strumentisti impegnati alle percussioni – ma in compenso eleganti video proiettati sullo schermo di fondo: mari procellosi, liquide sirene nuotatrici riflesse nelle acque in cui fluttuano, ballerine in tutù, geometrie policrome che ben assecondano il caleidoscopio di colori degli arrangiamenti (supportati dal vivo coi campionamenti) in cui l’originale dark punk di Siouxsie ha saputo evolversi nel corso del tempo, qua e là conquistando anche gli onori delle classifiche e arricchendo la sua tavolozza dark dei colori dell’electro pop, di una personale rivalutazione della psichedelia e di diverse spezie etniche, che hanno evitato alla Regina di inaridirsi nel cliché del tuttosemprenero di marca Bat Cave.
Un concerto non molto lungo, altra caratteristica tipicamente new wave: circa un’ora e un quarto, concluso dai bis di Spellbound e dell’altra cover attesa dai fan: l’immortale, saltellante The Passenger di Iggy Pop, singolo dell’album Through the Looking Glass dell’87 (spumeggiante raccolta di omaggi a Disney, Dylan, Ferry e Television), originalmente riarrangiata con un supporto di fiati soul, ieri sera inevitabilmente campionati.
Pubblico – stagionato e non – entusiasta, finalmente accalcato verso il palco nell’omaggio alla cavernosa Sovrana in tunica-pantalone argentata, dopo un’ora di serrati controlli delle maschere del teatro sull’ormai inarginabile abuso di foto e video da cellulare.
Dopo ieri sera la Musica non intravede nuovi, arditi corsi da sviluppare, ma è stata una bella serata. Speriamo che preluda a un nuovo album perché anche le prove recenti di Siouxsie valevano l’ascolto. E – curioso strabismo temporale – anche un Peepshow, che nell’88 mi sembrava un “saldo di stagione” dell’era dark, sentito oggi si rivela un album valido, ben arrangiato e piacevolissimo, lontano da quelle radici solo perché la sua autrice si è evoluta nel tempo e non è rimasta la fotocopia del proprio mito. Quel che in fondo sarebbe il compito principale di un artista.
RECENSIONI: ROGER WATERS LIVE @ UNIPOL ARENA, BOLOGNA – THIS IS NOT A DRILL TOUR | PinkFloydItalia
Su PinkFloydItalia la recensione al concerto bolognese di Roger Waters, avvenuto pochi giorni fa e che, da quanto leggo in giro, ha flashato invariabilmente tutti gli spettatori, anche quelli di altre date sparse per l’Europa, per il NordAmerica. L’incipit:
Onore a Roger Waters, uno dei pochi artisti che negli ultimi decenni non sono piegati alla deriva nichilista e rinunciataria della cultura dominante, continuando invece a denunciare la violenza di un sistema di potere diventato ancora più pervasivo e distruttivo, per certi versi, rispetto agli anni ’70. Lo storico leader dei Pink Floyd, giunto alla soglia dei suoi 80 anni, testimonia di avere ancora una carica di energia contestatrice (ormai merce rara), non solo per le posizioni che ha preso pubblicamente sul conflitto russo-ucraino ma anche soprattutto per il tour che sta portando in giro per il mondo: “This is not a drill” (questa non è un’esercitazione), definito il suo primo tour di addio.
Sono stato alla prima data di Bologna, venerdì scorso, all’Unipol Arena, e mi sono trovato immerso in uno concerto di quasi tre ore in cui messaggio artistico e messaggio politico si intrecciano indissolubilmente in uno spettacolo fatto non solo di musica ma anche di scenografie e proiezioni su schermi alti tre metri, disposti a croce sopra il palco al centro dell’arena. Un’opera d’arte totale.
DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana” (last seal)
Domani 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):
– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;
– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.
Ci vediamo lì?
DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana” (second seal)
Domenica 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):
– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;
– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.
Ci vediamo lì?
DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana”
Domenica 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):
– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;
– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.
Ci vediamo lì?
THE CURE – The Figurehead ( Live at The Oxford Road Show )
La pura essenza acida del disfacimento nello spleen disperato.
ROGER WATERS: AL CINEMA IL CONCERTO DI PRAGA IN DIRETTA! | PinkFloydItalia
Su PinkFloydItalia la news della messa in onda live – in alcuni cinema – del concerto di Praga di Roger Waters. I dettagli:
Trafalgar Releasing, in collaborazione con Sony Music, collabora con Roger Waters per la terza volta, dopo le trasmissioni cinematografiche dei concerti “Us And Them” e “The Wall Live”.
Infatti Giovedì 25 maggio 2023, trasmetteranno lo spettacolo di Roger “This Is Not a Drill” in diretta dalla O2 Arena di Praga nei cinema di tutto il mondo. Questo evento cinematografico presenterà 20 canzoni classiche dei Pink Floyd e di Waters, oltre al nuovo brano “The Bar”. L’evento live sarà diretto da Sean Evans e trasmesso in oltre 1.500 cinema in più di 50 paesi. I biglietti saranno in vendita da martedì 25 aprile su www.thisisnotadrillfilm.com, dove dovrebbero essere disponibili anche i dettagli sui cinema aderenti.
Si informa che l’evento è stato spostato in alcuni mercati per adattarsi ai fusi orari locali, il che è una mossa sensata, per evitare di trovarsi nel bel mezzo della giornata lavorativa o nel cuore della notte.
Non è ancora dato sapere se e in quali sale italiane sarà possibile vedere lo show.Questo il comunicato stampa:
Per una sola notte, Roger Waters, la forza creativa degli anni d’oro dei Pink Floyd, presenta il suo primo tour d’addio, “This Is Not a Drill”, in diretta da Praga, nei cinema di tutto il mondo. Questa stravaganza cinematografica è uno straordinario atto d’accusa contro la distopia aziendale in cui tutti noi lottiamo per sopravvivere e includerà 20 canzoni classiche dei Pink Floyd e di Roger Waters, tra cui: “Us & Them”, “Another Brick In The Wall, Pt. 2”, “Wish You Were Here” e “Is This The Life We Really Want?”. Waters debutterà anche con la sua nuova canzone, “The Bar”.
Waters sarà affiancato sul palco da Jonathan Wilson, Dave Kilminster, Jon Carin, Gus Seyffert, Robert Walter, Joey Waronker, Shanay Johnson, Amanda Belair e Seamus Blake per offrire uno spettacolo indimenticabile con un appello all’azione per amare, proteggere e condividere il nostro prezioso pianeta natale.
Si prega di notare che questo evento è stato spostato in alcuni mercati per adattarsi ai fusi orari locali.