HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per Empatia
Spleen affilato
Come uno scempio mal consumato sulle rive statiche dello spaziotempo, a lenire lo spleen affilato di dolore.
Millemila istanze reali
A bocca in su, ebete per la sorpresa trascendentale di te duplicato per millemila istanze di verità tutte ineccepibili, meravigliose, terribili.
Erase all
Comprimi i ricordi fino a farne poltiglia emozionale, poi lasci che il vento porti via i frammenti e la polvere di ciò che sei stato, di ciò che guardavi: l’oblio arriva a cancellare ogni ricordo di te.
Noosfera, terzo episodio: Il vento della Noosfera | Fantascienza.com
Sta accadendo qualcosa di molto strano nella Noosfera, lo spazio comune, condiviso da tutto il genere umano, che contiene gli archetipi, gli eventi e le situazioni basilari, una mondo virtuale basato sull’inconscio collettivo. Guth Bandar indaga, ma quando le cose si complicano si troverà a dover analizzare il suo problema da una… prospettiva del tutto diversa.
Questa la quarta segnalata da Fantascienza.com di Il vento della Noosfera, terza avventura della saga sulla noosfera, luogo virtuale pregno di archetipi e valori inconsci dell’umano sviluppata da Matthew Hughes; il romanzo è edito in digitale da DelosDigital.
Destino zoppo | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la recensione a Destino zoppo, romanzo distopico di Arkadij e Boris Strugackij, che già nei primi anni ’70 identificavano elementi di distopia nel controlle che le IA esercitano già nei nostri giorni, non nello stesso modo ma comunque con una sequenza che non può non allarmare. Un estratto:
Protagonista è un alter ego dei due autori, lo scrittore Feliks Sorokin, il quale si scontra con una realtà che cerca di annichilirne la funzione, con un regime che sottopone gli scritti al vaglio di una AI, per verificarne la rispondenza ai canoni costituiti. Alla vicenda della narrazione si intreccia la meta narrazione, con il romanzo “Brutti Cigni” di Sorokin, del quale è protagonista il suo alter ego letterario, lo scrittore Viktor Banev.
L’alternanza dei capitoli della narrazione con quelli della metanarrazione è un vero e proprio flusso emozionale senza soluzione di continuità. Anzi è proprio l’intrecciarsi dei due flussi a restituire il vero senso di quanto vogliono comunicarci Arkadij e Boris Strugackij. Intanto perché popolano narrazione e meta narrazione di figure inquietanti e speculari. Intelligenze artificiali e burocrati ottusi nel regime totalitario in cui vive Sorokin si contrappongono ai misteriosi mokrecy con cui si confronta Banev. Figure speculari, due facce dello stesso senso di spiazzamento.
Il romanzo è anche una grande summa del pensiero degli autori su cosa è narrazione e cosa è “realtà”, avulso da una precisa catalogazione di “genere”.Fantascienza, fantastico, realismo magico? Probabilmente in un romanzo così complesso, così vicino a quella idea calviniana del romanzo come enciclopedia, una “rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo”, ognuno troverà ciò che più gli appartiene per sensibilità. Persino lo spiazzamento dell’orrore.