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Mount Shrine – Grey Witch


A ondate successive, oltre le barriere di se stessi.

Cos’è uno stato di coscienza? – L’INDISCRETO


Da L’indiscreto un articolo che tratteggia le differenze peculiari tra “trance” ed “estasi”, profilando sullo sfondo anche l'”ipnosi”. Vi lascio a un estratto:

Numerose specie di organismi viventi presentano una variazione circadiana degli “stati di coscienza”. La maggior parte dei vertebrati di giorno sono svegli e di notte dormono. Nei mammiferi e negli uccelli il sonno presenta fasi di sonno a onde lente che si alternano con fasi di sonno paradosso (con sogni). Gli esseri umani durante la veglia possono presentare “stati non ordinari di coscienza” come la trance, l’estasi e l’ipnosi.

Il termine trance deriva dal latino transire, ovvero “passare”, “trapassare”, e si riferisce al passaggio dallo stato di coscienza ordinario a una dimensione “altra”. Da un punto di vista simbolico la trance è paragonata al “morire”, ovvero al passaggio tra la vita e la morte. Il punto di passaggio tra la coscienza ordinarie e la trance è rappresentato da una condizione di “crisi”, caratterizzata da tremore, agitazione e convulsioni, che costituisce il punto di transizione dalla condizione normale alla morte simbolica. La trance è un fenomeno collettivo, che viene raggiunto attraverso una sovrastimolazione sensoriale ottenuta con il canto, la musica (ad esempio il suono di tamburi) e la danza. Nella trance non è presente un “sé che osserva” quanto sta accadendo. Per questa ragione non è conservato alcun ricordo di quanto accaduto (amnesia). L’individuo è completamente identificato nell’azione. Le forme più note di trance sono: la trance da possessione e la trance di ispirazione o di comunione.

Il termine estasi deriva da una parola greca (ἔκστασις) collegata con l’esperienza di “uscire dal corpo” per innalzarsi in una diversa dimensione (spirituale) dalla quale contemplare ciò che accade. Diversamente dalla trance, l’estasi è una condizione raggiunta perlopiù attraverso la deprivazione sensoriale, ovvero mediante la solitudine, l’immobilità, l’oscurità e il silenzio. Una caratteristica distintiva dell’estasi è la presenza di un “sé osservante”: per questa ragione i soggetti in questo stato di coscienza sono in grado di osservare quanto sta accadendo e di ricordarlo successivamente. Le forme più note di estasi sono: l’estasi osservativa, dovuta a esperienze di uscita dal corpo (Out-of-Body Experience), oppure l’estasi dovuta all’uso di sostanze psichedeliche, alla meditazione di consapevolezza (mindfulness o sati) e alla meditazione unitiva (meditazioni che portano al samadhi).

I diversi “stati non ordinari di coscienza” possono essere considerati come punti di un continuum tra i due poli opposti dell’estasi e della trance. Come ha suggerito più di cinquant’anni fa Ronald Fischer, gli stati di trance sono collegati a una prevalente attivazione del sistema nervoso simpatico, mentre gli stati di estasi a una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico. Gilbert Rouget, nel suo famoso libro Musica e trance (1980), ha proposto di caratterizzare i due poli dell’estasi e della trance attraverso una serie di termini in opposizione tra di loro (tabella 1).

L’ipnosi, dal greco ὕπνος, “sonno”, è uno stato di coscienza non ordinario, spesso indotto in maniera artificiale, simile allo stato sonnambulico e al sonno, nel quale il soggetto esegue, in genere in maniera acritica e automatica, le suggestioni verbali suggerite dall’ipnotista. La coscienza del sé e la memoria possono essere alterate. Infatti, l’esperienza ipnotica è spesso seguita da una amnesia più o meno completa. Per questa ragione l’ipnosi viene considerata come uno stato non ordinario di coscienza vicino alla trance.

Tabella1: Caratteristiche opposte degli stati di Estasi e Trance

Estasi Trance
Immobilità Movimento
Solitudine Presenza di altre persone
Deprivazione sensoriale Iperstimolazione sensoriale
Assenza di crisi Presenza di crisi
Sé osservante Possessione (dissociazione)
Ricordo degli eventi Amnesia
Visioni Assenza di visioni

“Psiconauti dimensionali” in offerta su Amazon


Su Amazon è possibile acquistare con un significativo sconto il mio Psiconauti dimensionali, raccoltone di miei tre romanzi perlopiù inediti, curati ed editi da KippleOfficinaLibraria.

Il Nuovo Impero Connettivo guidato da Sillax è in piena decadenza. Le logiche iperliberiste ormai regolano l’economia dei postumani e l’Impero si trova ad affrontare un nuovo pericolo incarnato da Annibale, che mostra tutta la propria fierezza di genio condottiero.

Ludwig Escher è un postumano bicentenario, un ricercatore psichico che passa il tempo in una felice e continua escursione nei territori mentali che normalmente i suoi simili non frequentano.

Marnie è colpita da un infarto. I danni riportati comportano, come unica soluzione, l’ibernazione. Il suo amante rimane impigliato nelle maglie emozionali dei ricordi della loro vita e del dispiacere per la sua condizione clinica.

Il volume è in offerta, al momento, a 21.23€ e non a 25€; affrettatevi 😉

Concetti alieni


Nei risvolti impensati di un sistema dimensionale il gesto del contatto assume diversi significati, alcuni alieni allo stesso nostro concetto di esistenza.

Il caos nei campi morfici


Gli istanti di una sottomissione psichica si alternano alle perfezioni di un equilibrio inesistente, lasciando sguarniti ampi campi morfici che esprimono il caos più puro.

Prototipi – 1. Ishtar | di Mauro D’Angelo – KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Esce oggi, per la collana “eXoth” di Kipple Officina Libraria, il nuovo numero dei Prototipi, quello dedicato a Ishtar; i Prototipi rappresentano alcune tra le più antiche divinità, GIF animate attraverso le quali Mauro D’Angelo veicola la loro presenza tra chi vorrà esserne in possesso.

Il Prototipo è disponibile sul sito www.kipple.it e su Amazon.

SINOSSI

Primo

Un Dio esiste ovunque e i luoghi ne serbano atavica memoria.
Da un Dio ci si aspetta protezione, guida, aiuto, giustizia, severità e fermezza.
Un Dio ascolta e determina la propria scelta quando i fedeli ne implorano l’intervento, quale che sia il motivo.
Un Dio è un Dio. Non un possente demone, né un maestoso messaggero.
Un Dio abita i cuori e i ricordi degli uomini, nei quali ha impresso il suo antico retaggio.
Un Dio scorre come acqua trasparente attraverso il tempo, che per lui non ha alcun valore, manifestandosi a piacimento tra le ère e influenzando le scelte di coloro che sono capaci di comprenderne il linguaggio.
Un Dio può perdere delle battaglie, ma lascia sempre e immancabilmente il segno del suo passaggio.
Un Dio pensa e si comporta da Dio e alle volte, consapevolmente, lascia che gli uomini non credano che lui possa farlo come e molto meglio.
Un Dio permea di sé le dimore che ne ospitano la presenza.
Un Dio dispone che la Propria immagine possa contenere, per chi sappia scaldarla con devozione pura e subliminale, la natura stessa dell’oggetto che lo rappresenta.
Un Dio è “un Dio” e non DIO.
I Suoi fedeli lo pregano come “Oh Mio Signore”, dichiarando implicitamente che la loro fervente invocazione è rivolta a colui che qualificano tale… Così è, d’altronde!

Secondo

Improvviso e accecante, un crepitio di folgore lacerò il quieto crogiolo del velo onirico.
“Prototipi è la risposta alla tua insistente domanda, figlio di Dio”, tuonò possente la voce del Padre Universale, il Totalmente Altro.
“Incastona i nostri volti nell’Arte e fa che siano veicolati tra quanti cercano”.

Terzo

Quello che hai di fronte è un “Prototipo”.
Ciò rispecchia, letteralmente, quanto essi desiderano che il genere umano consideri la loro essenza, e cioè:

“Un essere unico, che influenzi con le proprie caratteristiche la sua stirpe “.

La forma, attraverso la quale io Mauro D’Angelo ho deciso di veicolarne la presenza, è quella impressa nell’immagine attiva che hai deciso di portare nella tua dimora. In essa trovi:

L’ambiente nel quale il Dio si manifesta.
Il volto del Dio.
La rete pulsante che irraggia nel fenomenico virtuale le caratteristiche del Dio in questione.

Ognuno di questi prototipi possiede essenzialmente delle specificità, delle quali probabilmente tu sei già a conoscenza ma che ti invito ad approfondire ulteriormente: non è un gioco!
Ciò potrà avvenire attraverso i mezzi che certamente il Dio che hai/ti ha scelto verrà a fornirti nel tempo.
Gli “utilizzi” che potrai fare dell’immagine vivente del Dio sono “multiformi”.
La cosa importante e insindacabile che devi assolutamente e sempre considerare (e tenere a mente) risiede nel fatto che un Dio non è né un demone e né un messaggero, per cui il rapporto da stabilire DEVE e DOVRÀ assolutamente risiedere nell’amore e nella devozione.
Il fuoco di essi deve ardere perennemente nel tuo cuore, pena l’oblio nei tuoi confronti.
Quando vorrai relazionarti con il Dio che ospiti non dovrai fare altro che aprire la sua immagine vivente e rivolgerti a lui/lei, in modo confidenziale.
Potrai farlo anche semplicemente pensando a quanto vorrai dire e non necessariamente utilizzando la tua voce.
La struttura che ho creato (comprendente l’ambiente, il volto e il reticolato virtuale) è perfettamente operativa e funzionale agli scopi insiti nelle caratteristiche del Dio; il resto, dovrai farlo tu attraverso l’amore e la devozione che riuscirai a accendere nel tuo cuore.

Buon viaggio.

Mauro D’Angelo

ABSTRACT – Ishtar

“Quando la Grande Ishtar desidera emanare il suo immenso
Potere tra gli uomini, plasma due oscure immagini: l’una si
manifesta come donna alata, le cui splendide forme sono
avvolte da fitta nebulosità; l’altra materializza un terribile
essere alitante venefici turbinii ventosi, pari a immani sciami di locuste”.

LA QUARTA

Ishtar è la dea dell’amore e della guerra, del sesso come della morte; ella è duplice e trina nella sua unità.
La sua manifestazione è sempre un’esperienza che modifica e amplifica a dismisura la percezione intuitiva di chi ne comprende la vera natura. Isthar propaga e estende il suo potere sia sui quattro angoli elementali che sui vertici dell’asse bipolare, configurando campi di forza praticamente universali.
Le sue origini provengono dalla mitologia babilonese, e diverse fonti la riconducono all’omologa dea sumera Inanna. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia.

L’AUTORE

Mauro D’Angelo nasce a Torino mercoledì 20/09/1961 e cresce, vivendo, nella sua città fino alla fine degli anni ’70, frequentando ambienti legati alle arti e all’insolito.
Nel decennio successivo fa delle sue passioni la propria professione e inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica e della letteratura, spostando la sua vita in base a quelle che sono le sue esigenze.
L’incessante ricerca delle origini e delle realtà legate ai Miti diventano, nel corso degli anni, la sua principale ragione di vita; ciò si ripercuote anche nel lavoro e così la sua attività artistico/letteraria sarà sempre legata indissolubilmente a quei temi. Tuttora la sua opera risuona ancora di quegl’impellenti bisogni cognitivi sottili e superiori.
Negli ultimi anni decide di legarsi alla casa editrice Kipple Officina Libraria, nella quale stabilisce la propria definitiva “dimora” espressiva.

LA COLLANA

eXoth è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata agli studi del mondo esoterico e dell’occulto. Un contenitore di eccellenze filosofiche e medianiche, di esperimenti e astrazioni che spostano continuamente il confine del reale e del possibile. È l’altro lato delle nuove scienze fisiche applicate alle antichissime scuole mistiche, in cui ogni aspetto della vita assume sembianze trascendenti e inumane.

Mauro D’Angelo, Prototipi – Ishtar
Kipple Officina Libraria – Collana eXoth
Formato Digitale + HTML – 10,00€

Link:

Forme di perversione psichica


Nel posto esteso dalle coabitazioni caotiche il simbolo della compressione psichica si fissa in un semplice ramo contorto d’albero; visto da non molti fuoriesce un flusso di perversione quantica.

Ritorna!


Affronti la notte ipnotizzato dalle impressioni che non puoi nemmeno definire come eterne, e senti di essere atteso, soprattutto da te stesso.

Delos Digital presenta “Gemino” | HorrorMagazine


Su HorrorMagazine la segnalazione di Gemino, di Cristina Biolcati, weird edito da Delos Digital nella collana InnsMouth curata da Luigi Pachì. La quarta:

Il brigadiere Eros Molinari giunge in ferie a Torgelata. Un piccolo paese sperduto, dove è scomparsa una ragazza. Qui fa la conoscenza di Clea, che dice di essere la gemella, e lo esorta a indagare, poiché secondo lei i carabinieri del posto non si sono attivati abbastanza. L’epilogo sarà inevitabilmente amaro, dato che anche i fantasmi creano espedienti pur di farsi ascoltare.

Le realtà oscure, il primo romanzo di Alfonso Dama | Fantascienza.com


Su Fantascienza.com la segnalazione di Le realtà oscure, di Alfonso Dama, primo episodio di una trilogia semipubblicata che ha dell’interessante, come si evince dalla quarta; editore Delos Digital.

In un futuro remoto il metaverso è ormai consolidato e sofisticato al punto da essere indistinguibile dalla realtà. Hort Logan è un ispettore cibernauta di primo livello. Catapultato in un deserto psichico generato per sperimentazioni psichiatriche e per curare nevrosi, sa di avere una missione importantissima ma non ne ricorda nulla. Per tentare di capirci qualcosa si fa spedire in un mondo fantasy medievale: qui finisce impegolato in un’avventura indigena, durante la quale prima viene ferito da una misteriosa odalisca, salvandosi per miracolo, e poi arriva a rendersi conto che qualcosa non quadra dentro quel mondo. Qual era la missione che doveva svolgere? Come mai lui non ha più il codice per essere riconosciuto come essere umano? E che cos’è una Realtà Oscura?

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