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Alien Virus Love Disaster, la fantascienza elettrica di Abbey Mei Otis | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un’antologia di Abbey Mei Otis uscita per Zona42: Alien Virus Love Disaster. Sembra qualcosa di epocale; la quarta:
“Niente più luci, niente più brillantini. Solo il cielo nero, sporco di stelle normali. Per ognuna che conto, ce n’è un’altra. Per ogni mondo che ti delude ce n’è un altro, e un altro ancora, a prometterti la redenzione. È strano guardarle dal basso. Tremolano e pulsano e dal mio interno rispondono altre pulsazioni e so senza saperlo che quello che ho dentro è la stessa cosa che c’è lassù. Di me non rimane che un sottile confine di pelle tra due campi stellari.”
Esistono periferie fisiche, fatte di zone industriali, caseggiati anonimi o cantieri abbandonati, e poi c’è la periferia: un concetto, una zona di frontiera, un luogo universale e universalmente riconoscibile che trascende i caratteri nazionali per diventare rifugio per i reietti, gli invisibili, i marginali. È in questa terra di nessuno che prende vita l’universo di Alien Virus Love Disaster, una costellazione di fabbriche magiche e centri di smaltimento rifiuti, autostrade sopraelevate che conducono a un altrove lontano e migliore, chiese orribili dai muri color salmone e case che richiedono sacrifici umani. Un luogo dove gli alieni non solo esistono, ma vivono insieme a noi e pagano per vederci lottare; dove i ricchi organizzano feste stravaganti e i bambini giocano dentro scheletri di case mai finite; dove creature misteriose compaiono in supermercati occupati e melanconiche ragazze lunari si struggono in riva al mare. Abbey Mei Otis presta la sua voce a queste parabole di sussistenza e resistenza, cronache di un mondo sconosciuto e insieme troppo familiare, che riesce simultaneamente a essere e non essere quello che abitiamo noi; un mondo dal quale è possibile fuggire, ma le cui cicatrici ci porteremo addosso per sempre, ovunque.
Fuga psicogena omaggia Fiori per Algernon | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di Fuga psicogena, novelette di Erica Tabacco che esce per DelosDigital e che racconta in modo molto intenso una degenerazione mentale assai comune in tarda età. Ecco la quarta:
Tra le pareti di Villa Palmax le persone scompaiono un giorno alla volta, un ricordo alla volta, sotto la falce impietosa dell’Alzheimer. Sara, ottantasette anni, seguirà la stessa sorte. Quando a suo figlio Thomas viene offerto di inserirla in un innovativo trial clinico che può curarne la malattia, si riaccende la speranza. Ma i ricordi possono essere più dolorosi della loro assenza…
Con un racconto delicato che omaggia il classico Fiori per Algernon, Erica Tabacco ci regala un viaggio dentro il labirinto di una mente che sbiadisce; ricordandoci, come scrisse Cicerone, che “la memoria è tesoro e custode di tutte le cose”.
Tutti gli Urania in edicola nel 2021 | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la lista degli Urania del prossimo anno; c’è di che leccarsi i baffi. Un estratto:
Gennaio: si perte con uno degli autori francesi più apprezzati in Italia, Serge Brussolo, di cui esce proporrà Anatomik.
Febbraio: esordisce la trilogia The Corporation Wars di Ken MacLeod col primo titolo, Dissidence. Il secondo volume già in agosto.
Marzo: il secondo romanzo del ciclo Freyaverse di Charles Stross, Neptune’s Brood, finalista al Premio Locus nel 2014.
Aprile: secondo titolo della trilogia Transcendental di James Gunn, Transgalactic.
Maggio: Fearless, un nuovo romanzo di Jack Campbell, autore di Il viaggio della Dauntless.
Giugno: Un domani per la Terra(Terran Tomorrow) conclusione della trilogia di Nessun domani di Nancy Kress.
Luglio: Slow Bullets saga spaziale di Alastair Reynolds.
Agosto: il secondo volume della trilogia The Corporation Wars di Ken MacLeod, Insurgence.
Settembre: Eymerich risorge, ultimo romanzo della saga di Valerio Evangelisti.
Ottobre: un romanzo di John Scalzi, Fuzzy Nation.
Novembre è riservato al vincitore del Premio Urania (con in appendice i tre racconti finalisti del premio Urania Short per racconti).
Dicembre è in via di definizione.
Urania, ovviamente, si dirama in sottocollane particolari in cui titoli sono tutti elencati nel post; invito ad andare a leggere, ci aspetta un’annata folgorante.
Dama e il mare dei cervelli: Titano: fuga dal limbo | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un romanzo finalista al Premio Urania 2018 che ora DelosDigital pubblica in ebook: Lorenzo Dama, autore di Titano: fuga dal limbo, ha una tematica assai intrigante e particolare; ecco perché:
Immaginate un mare di cervelli. È quello che si trova su Titano, nel cosiddetto Ranch: un lago di una sostanza particolare nel quale vengono gettati i cervelli – ormai “avariati” e pericolosi – delle persone vissute troppo. Siamo in un futuro in cui il corpo può essere tenuto giovane e in forma praticamente in eterno: ma non il cervello che, pur dopo svariati secoli, alla fine deve essere rimosso. Ma cosa accade a questi cervelli? È ancora possibile mettersi in contatto con loro?
Sinossi: Nel futuro sarà possibile rigenerare il corpo perennemente, mantenendolo giovane in eterno. Ma c’è poco da fare per il cervello: una sofisticata nanotecnologia riuscirà a rallentarne l’invecchiamento, ma alla fine, anche se dopo un tempo lunghissimo, non ci sarà più nulla da fare. Oltre un certo limite i vecchi diventano pericolosi, impazziscono, acquistano poteri strani e vanno espulsi dalla società, rinchiusi in una sorta di “ranch” su Titano. Qui i corpi vengono recuperati e i cervelli immersi in un liquido chiamato “melma”.
Salvius Sorrenti ha un compito molto speciale – e terrificante. Entrare nella melma per riuscire a prendere contatto con uno dei cervelli che vi sono stati abbandonati. Un mondo dei morti in cui miti ancestrali convivono e si mescolano con uomini e donne che continuano ad avere un’apparente esistenza simile a quella della realtà da cui lui proviene. Ma qualcosa non quadra: tutto sembra ruotare attorno a un misterioso segnale alieno captato secoli prima e di cui si è persa memoria.
Io, Druso: continua la saga di De Bello Alieno | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di una nuova pubblicazione per Alessio Brugnoli, autore in grado di impressionare per la sua erudita conoscenza della Storia e delle Scienze, nonché della Matematica, colto di un Fantastico che non ha confini. Per la collana Ucronica di DelosDigital è uscito Io, Druso, continuatore dell’universo creato da Davide Del Popolo Riolo, recente vincitore del Premio Urania.
Giulio Cesare, invece di dedicarsi all’arte della guerra, si è dedicato alla scienza e alla tecnica. E Roma ha fatto un balzo nel progresso (attirandosi l’attenzione malevola dei marziani, ma quello è un problema già risolto). La conosciamo perché l’abbiamo letta nel romanzo Premio Odissea di Davide Del Popolo Riolo, De Bello Alieno; Brugnoli riprende la stessa ambientazione qualche anno più tardi, quando i romanzi grazie alla loro nuova tecnologia hanno attraversato l’oceano e colonizzato quella che loro chiamano Iperborea, cioè l’America del Nord. Qui si trasferisce Druso, in cerca di fortuna. La sinossi:
Due generazioni sono passate da quando, grazie alle invenzioni del Machinarum Magister, la minaccia aliena che incombeva sull’Urbe è stata sventata. La Repubblica ha dovuto affrontare nuove sfide e i romani, la cui curiosità è tale che, per dirla alla Tacito, che né l’Oriente né l’Occidente possono saziare, hanno cominciato a colonizzare la misteriosa Iperborea, abitata da popoli tanto bizzarri quanto affascinanti. Terra che è lo sfondo della strana vita di Tiberio Druso Nerone Germanico eccetera eccetera (perché non voglio infastidirvi enumerando tutti i suoi nomi), per gli amici Claudio, che soprannominato l’Idiota o il Balbuziente dai propri parenti, in compagnia di un pubblicano negato per la matematica, di un inventore iperboreo, di due liberti cialtroni e di un ebreo misantropo, distillò nuovi liquori, scongiurò guerre, sottomise popoli, anche se la Repubblica ne avrebbe fatto a meno, rubò il cuore a una splendida donna, con qualche trascurabile difetto, ma chi non ne ha, e divenne l’uomo più ricco dell’Urbe. Urbe che è lo sfondo delle imprese di Sesto Aullio, il cosiddetto filosofo pratico, del suo biografo e amico, il medico ebreo Giovanni di Tiberiade e del loro mortale nemico, l’Annibale del crimine, Lucio Massovio.
Un omaggio una delle pietre miliari della fantascienza italiana, De Bello Alieno di Davide del Popolo, autore del racconto in appendice, e un altro tassello di uno straordinario universo narrativo peplumpunk.
Infiniti universi, la migliore fantascienza del 2017 (parte 2) | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione del nuovo MilleMondi di Urania, Infiniti universi, dedicato alla parte 2 dell’ultima raccolta di Gardner Dozois, curatore maximo della SF mondiale che è scomparso abbastanza di recente.
Eccoci al secondo volume, dei tre in cui la abbiamo suddivisa, della Year’s Best Science Fiction n. 35, la selezione annuale della migliore narrativa breve del 2017 effettuata dal più stimato editor della sf. Dodici racconti lunghi che compongono un altro tassello dell’ultima antologia curata dal compianto Gardner Dozois. Da Greg Egan a Nancy Kress, da Harry Turtledove alle più promettenti penne della fantascienza internazionale, non c’è davvero modo di annoiarsi, in queste mirabolanti avventure nel tempo, nello spazio e nei meandri dell’innerspace umano. Buona lettura a tutti!
Esce oggi l’eBook “Il concorso che non vincerò” di Alessandro Gatti (Premio Short Kipple 2020) | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Il concorso che non vincerò di Alessandro Gatti, racconto vincitore del Premio ShortKipple 2020, esce oggi fresco di pixel nella collana Capsule di Kipple Officina Libraria. Una storia d’amore prende una piega inattesa e il tempo, apparentemente instabile, procede col racconto stesso: un bellissimo omaggio alla SF, al pop, all’ucronia. L’eBook è disponibile su www.kipple.it e nei principali store online.
ESTRATTO
Inaspettatamente qualcosa colpisce il libro che sto leggendo, facendolo volare via. I ragazzini scappano sghignazzando, uno di loro agguanta il pallone. In un attimo sono spariti tutti.
— Si è fatto male? — mi chiede lei, porgendomi il libro.
— No, no… non è nulla, solo un po’ sorpreso… — balbetto, mentre cerco di metterla a fuoco. È proprio lei, la ragazza dagli occhi d’ambra e i lunghi capelli neri. Le mie corde vocali sono come aggrovigliate.
— Che buffo! — prosegue. — Sto leggendo lo stesso libro anch’io! Be’, arrivederci, la mia pausa pranzo è terminata.
— Anch’io devo rientrare al lavoro ora. Più o meno ora, cioè. Allora, arrivederci, a presto.
Rimango impietrito per qualche secondo: forse è interessata a me? No, non credo proprio: ha semplicemente notato che, casualmente, stiamo leggendo lo stesso romanzo. Già, proprio casualmente.
Sistemo il segnalibro e ripongo il libro in fondo alla borsa. Guardo l’orologio del centro commerciale, fantasticando di rincontrarla domani. E da domani potrebbe essere tutta un’altra storia.
LA QUARTA
Una storia d’amore che prende una piega inattesa; il tempo che sembra instabile e procede col racconto stesso; un bellissimo omaggio alla SF, al pop, all’ucronia. Vincitore del Premio Short Kipple 2020.
L’AUTORE
Alessandro Gatti sono anni che racconta le sue vicende. Di quando era un vecchio che narrava storie di draghi a piccoli auditori, o di quando lui stesso era un giovane drago, deriso per le sue diversità. E lui, anziché terminare di trascrivere le sue vite, ne ha tirata fuori un’altra. Quella in cui è un uomo innamorato, in conflitto con il passato e con un destino inatteso. Lui ne è molto contento, perché grazie a questo nuovo “sé” ha vinto il suo primo concorso. Il tempo che si dedica non è molto: preferisce cucinare o strimpellare con la chitarra antiche canzoni. Ogni tanto sente che si è rotto qualcosa, oppure si vede mettere a punto disegni tecnici. Per fortuna, altri sé stessi gli stanno accanto, in fogli sparsi, scritti a penna sopra il suo comodino. Si tengono compagnia: la ragazzina non vedente, Gaspal il macilento, i carcerati pronti all’alto sacrificio, quello con la lettera del padre, amori confusi, perdenti di varie categorie e gatti, tantissimi gatti. Se lui troverà il tempo, terminerà di scrivere le loro storie. O almeno, così dice.
LA COLLANA
Capsule è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai piccoli capolavori del Fantastico e della SF prettamente italiana, contraddistinti dalla rapidità di lettura e dalla qualità unita alla fruibilità, dove il basso costo di copertina rende le proposte editoriali imperdibili.
Alessandro Gatti,Il concorso che non vincerò
Kipple Officina Libraria – Collana Capsule – Pag. 32 – 0.95€
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-32179-43-9
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Dystopica, con Cecità bianca esordisce la nuova collana Delos Digital | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di una nuova collana DelosDigital: Dystopica, a cura di Delos Veronesi. Si comincia con Ilaria Pasqua e il suo Cecità bianca. Ecco di cosa parliamo:
“1… 2… 3…” Martin non fa altro che contare meccanicamente le teste intorno a sé, seduto alla sua scrivania, intrappolato tra pareti bianche. Conta e clicca, tutto il giorno, una testa tra tante altre teste dell’azienda per cui lavora e che non ricorda nemmeno quando e come ha iniziato quella interminabile routine. Una notte però qualcosa cambia. La routine si spezza, portando alla luce dettagli inquietanti su se stesso e sull’azienda.
Cecità bianca è un racconto dove la scoperta di sé attraversa sentieri inesplorati e senza facili risposte.