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Archivio per Kipple

Extramondi 24 – Rotta verso l’ignoto | Presentazione di “Psiconauti dimensionali”


Il 3 maggio, alle 19.30 presso il Teatro Flavio in Roma, presenterò la raccolta di miei romanzi Psiconauti dimensionali, edita da Kipple Officina Libraria; l’occasione sarà la rassegna Extramondi – Rotta per l’ignoto dei nuovi territori del Cinema fantastico italiano: Matteo Scarfò guiderà il pubblico attraverso i meandri psichici e dimensionali contenuti nei romanzi, mostrando gli elementi sciamanici, quantici, mistici, matematici, imperialconnettivi.

L’appuntamento è in Via Giovanni Mario Crescimbeni 19, ci vediamo lì?

Aprile, tempo di eventi Kipple a Roma | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Kipple Officina Libraria nei prossimi giorni sarà ospite di due eventi a Roma, uno il 27 aprile e l’altro il 28.

Il 27 aprile, alle 17.00 presso la “Sala degli affreschi” della facoltà d’Ingegneria dell'”Università della Sapienza”, Via Eudossiana 18, il “Chiosco Letterario” presenterà la casa editrice e le sue ultime opere; saranno presenti il moderatore Nicola Argenti, per Kipple l’editore Lukha B. Kremo e l’editor Sandro Battisti, e il vincitore del Premio Kipple 2021 Marco Scarlattiqui l’evento.

Il 28 aprile, nell’ambito dell’evento Visioni Futuribili Expo – Tra fantascienza, avanguardie e squarci sul futuro, organizzato dal collettivo CRUSH – Collettiva Arte Visiva che si svolgerà presso il Defrag in Via delle Isole Curzolane 75, alle 20.15 Lukha B. Kremo parteciperà insieme ad Andrea Manenti della Nuova Carne alla tavola rotonda “Scrivere di futuro oggi – Dalle burle ai dilemmi etici”, modererà Eleonora D’Agostino.

Ci vediamo lì?

Recensione a “I Salmi dell’Apocalisse” di Miriam Palombi | di Walter Bianco


[Letto su KippleBlog]

Nuova recensione a I salmi dell’Apocalisse, romanzo di Miriam Palombi edito nella collana k_noir di Kipple Officina Libraria, curata da Paolo Di Orazio; autore della recensione è Walter Bianco, che dalle pagine del suo blog scrive ciò:

“I Salmi dellApocalisse” è un romanzo profondo e impegnativo che vincola in maniera totale il lettore che, assorbito da una curiosità quasi morbosa, viene spinto verso il limite per confrontarsi con una paura intima ed enigmatica che si manifesta in questo viaggio nella dimensione oscura che parte e ritorna dalla profondità dell’animo umano. Il libro esprime tutto l’interesse e la passione della Palombi riguardo la simbologia e in particolare per tutti gli elementi esoterici che, in in questo suo ultimo, assumono sfumature dai forti connotati Kafkiani.

Tantissimi complimenti alla bravissima Miriam Palombi che ancora una volta conquista attraverso una capacità stilistica che trasmette voglia di conoscenza su mondi oscuri e incomprensibili, che affascinano ancora di più perché rivelati in luoghi che abitualmente dovrebbero garantire tranquillità e sicurezza; le sue storie sono sempre capaci di disarmare certezze andando ad intaccare una fragilità umana che molto spesso, davanti a qualcosa che la ragione non può spiegare, viene scossa fin dalle viscere.

LA QUARTA Villa Daleth svetta tra le altre dimore borghesi di un distinto quadrante di Roma. È stata progettata nella sua forma ottocentesca dall’architetto Coppedè, famoso per aver dato il nome all’omonimo quartiere liberty. Ma il palazzo ha il suo senso, diverso da quello che si aspetterebbero i suoi garbati ospiti, e vive di un paradigma proprio. E poi la numerazione degli appartamenti in cui è suddiviso l’edificio ha una sua logica inspiegabile. E perché le connessioni di questo palazzetto affondano anche in altri luoghi dell’Italia, rincorrendo i fili tenaci e sottili della Storia? E cosa c’entra, infine, la psichiatria di Wilhelm Reich?

Scopri di più sul sito della Kipple Officina Libraria.

Ritorno nel Gorgo | Holonomikon


Uno dei tanti ritorni di Giovanni De Matteo, che ormai ci ha abituato a picchi di presenza e a momenti di assenza, anche se poi non è una vera assenza perché lo sappiamo, il fuoco cova sempre sotto la cenere.
Giovanni informa che il prossimo mese, su Urania Jumbo, in coda all’ennesimo capolavoro di Alastair Reynolds – come dite? L’ho già letto? No, ma so che l’autore non può deludermi – ci sarà un vecchio racconto di Giovanni, Vanishing Point, secondo capitolo delle programmate, e mai completate, Cronache del Gorgo. Di cosa parliamo, quindi? Vi lascio alle parole di Giovanni, e meno male che siamo già al 30 marzo, non vedo l’ora di acquistare il tomo, d’immergermi nelle singolarità siderali di Reynolds e di tornare a leggere Giovanni in quelle abissali cronache sull’orlo del cambio dimensionale.

Tutto comincia con Orizzonte degli eventi, racconto pubblicato inizialmente sulle pagine della rivista telematica di fantascienza Continuum, fondata e curata da Roberto Furlani, e poi riproposto nell’antologia di racconti connettivisti Frammenti di una rosa quantica, curata da Lukha B. Kremo per Kipple Officina Libraria (2008). Era in quelle pagine che veniva introdottto l’ecosistema orbitale di Resurgam, un remoto avamposto della civiltà umana situato ai confini della galassia. In questo futuro, un network interstellare consente di superare le enormi distanze siderali attraverso dei portali quantistici, ma la rete non può arrivare dappertutto, sia per limiti fisici intrinseci che per ragioni che potremmo definire politiche, così ai suoi margini fioriscono delle comunità autonome, pressoché isolate, in grado di evolversi lontano dall’influenza della Trascendenza (come si è «umilmente» ribattezzata l’umanità del futuro).
Resurgam è uno di questi posti, la cui economia si trova a essere incentrata sullo sfruttamento energetico del buco nero intorno a cui orbita e sul recupero dei reperti archeologici di un’antica civiltà aliena estinta, che ha lasciato solo enigmatiche vestigia sugli asteroidi e i pianeti del sistema di Scylla-Niger. È in questo sottobosco postumano che si muovevano Jerry Lone, Ayesha e la Bruja, la più esperta tra i recuperanti ancora in circolazione. Ed è lì che li avevamo lasciati, in seguito al recupero di un sistema di navigazione che prometteva di stravolgere le conoscenze dell’umanità e le loro vite…

Incontro Kipple online sul tema “La narrativa come Iniziazione trasformativa nella psiche?” | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

L’Equinozio interiore e la Trasformazione dello sciamano-scarafaggio.

Ne parleranno online giovedì 21 alle 21.00, dalla piattaforma StreamYard visibile sulla pagina FaceBook della casa editrice, gli autori Yanuk Lirijame, Ksenja Laginja, Lukha B. Kremo e Sandro Battisti, un incontro che illustrerà uno dei motivi guida della Kipple Officina Libraria.

L’Iniziato diviene scarafaggio  e tradisce la forma umana, divenendo un essere repellente agli occhi degli altri. Liberatosi da quegli sguardi egli può adempiere al suo viaggio solitario, attraverso gli abissi sepolcrali del tempo, ove fermentano le pulsioni più indicibili. Sprofonda nelle miriadi di insiemi di eventi che intessono la psiche collettiva e di cui si compongono gli Dèi dell’Oscurità:  i guardiani di ère tremende e inenarrabili, celate nella memoria dell’umano.
Quell’ammasso terrificante di verità viene  trasformato alla luce dell’arte nell’opera narrativa dello sciamano-scrittore che, da scarafaggio umano, diviene  l’inumano Kheper, il grande Trasformatore delle energie ctonie in propellente cosmico: di chi, o cosa narra lo scrittore quando attraversa la soglia? Tornare indietro dalla soglia quali significati assume?

Esce “Bio-Kin – NeXT-Stream 4”, per la collana Avatar | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Esce oggi in cartaceo e digitale, per la collana Avatar, la raccolta di racconti Bio-Kin – NeXT-Stream 4, quindici autori del fantastico italiano che si misurano sul delicato tema della bioetica, sulle nuove frontiere della vita e di ciò che si può ritenere tale.
La curatela dell’opera è di Lukha B. Kremo, la postfazione di Sandro Battisti, la copertina di Ksenja Laginja.

SINOSSI
Quella che vi apprestate a leggere non è un’antologia manifesto del nuovo visceralmente a spron battuto – o almeno, così potreste credere che sia – ma un’introduzione al nostro futuro possibile, apparentemente non troppo difforme dal nostro attuale, eppure ha in sé i germi di un dissonante spaventoso.
Gli autori coinvolti in questo progetto hanno saputo portare avanti delle linee d’immaginazione e confronto con le tecnologie attuali molto ben realizzate, perciò cosa vi può spaventare ancora di ciò che avverrà? L’umanità è stata sé stessa per interi millenni – tralasciando la Preistoria – e ha combinato sfracelli tali da gettare fango su fango sulla nostra genia: allora non è forse meglio tentare il divenire stracciando il presente e cercando di rifondare davvero i nostri pensieri, i corpi, le esistenze, per migliorare un poco la nostra vita? Rivoltare il tavolo è forse l’unica possibilità che abbiamo, se non ci crediamo noi, nessuno lo farà al posto nostro: leggendo queste storie potrete capire che un altro mondo è possibile, dobbiamo renderlo vivo prima che il marcio dell’umanità ci sommerga. Il trucco è usare la tecnologia per i nostri scopi, non per i loro.

ESTRATTO – dalla prefazione del curatore
Bios ed ethica, vita e idea della stessa. È proprio sulla base della nostra concezione di vita (sacra? inutile? un passaggio della materia?) che derivano le risposte che diamo alle domande più difficili.
Tra queste: quando l’essere umano diventa “cosciente”? Al momento del concepimento, alla nascita o in una qualche fase intermedia, e quale? Quando la vita del feto è parte della donna e quando non lo è più?
Non sempre il processo della morte avviene in pochi minuti, a volte servono anni, magari passati in stati vegetativi e di coma profondo, per arrivare al definitivo decesso. Quando è il momento in cui ci si può considerare morti? Quando accelerare il processo diventa una pratica naturale o lecita? Basta la volontà di morire?
Clonare e usare cellule umane a cosa può essere giusto? Curare? Creare tessuti? Creare un’altra persona?
Il Dna è una sorta di codice univoco della persona, un identificativo, direbbe la società tecnocratica, quanto è giusto trasportarlo da una cellula all’altra?
Cambiare il sesso è naturale? È lecito? È lecito farlo anche più volte? Quanto la società che ci circonda influisce sul nostro sentire sessuale?
E, in fondo, a quale scopo si pratica una scelta etica? La sacralità della vita? Il bene inteso come “utile alla società”? L’utile inteso come profitto?
E con la tecnologia che ci permette pratiche sempre più sofisticate e invadenti, cosa cambia?
Per stare con Socrate, prima della risposta è importante l’approccio etico, quello che ci sembra migliore sulla base dei fatti e non delle credenze, e quindi un’idea di base che ci faccia da timone, prima che questo venga afferrato e controllato da chi prende le decisioni al posto di chi non le prende.
Quindi non risposte ai quesiti di cui sopra, ma l’attitudine ad affrontare le questioni prima che lo faccia qualcun altro al posto nostro.
Ecco il perché del titolo: “kin”, parentela, come la intende Donna Haraway, cioè un legame allargato tra i viventi, una connessione d’intenti che non è una mera bolla, ma un olobioma che vive di interazioni delle proprie unità biologiche. Il nuovo “flusso” (la quarta antologia delle serie “NeXT-Stream”) è quindi qualcosa di più verticale, non il ripetitivo scorrere dell’acqua di un fiume, ma una corrente piroclastica d’idee senza alcuna intenzione di essere copia, ma con quella di essere origine di altre idee, proprio come la lava di un vulcano forma nuova roccia.

LA QUARTA
Le vie della fantascienza sono lastricate di tentativi, d’ibridazioni, di sperimentazioni e immaginazioni oltre la quotidianità, d’introspezioni che i nostri sensi umani vorrebbero costantemente porre all’attenzione.
Noi siamo il nostro tempo e i nostri ricordi, le emozioni e i bisogni, le paure e le constatazioni, e mai penseremmo che sia possibile rimanere identici nel futuro già incipiente: abbiamo la sensazione che il tempo ci priverà in parte della nostra identità, ma forse è solo perché non abbiamo abbastanza immaginazione per tuffarcisi dentro.
“Bio”, vita, e “Kin”, parentela, come la intende Donna Haraway, cioè un legame allargato tra i viventi, una connessione d’intenti che non è una mera bolla, ma un olobioma che vive d’interazioni delle proprie unità biologiche.
Il nuovo “flusso” (la quarta antologia delle serie “NeXT-Stream”) è quindi qualcosa di più verticale, non il ripetitivo scorrere dell’acqua di un fiume, ma una corrente piroclastica d’idee senza alcuna intenzione di essere copia, ma con quella di essere origine di altre idee, proprio come la lava di un vulcano forma nuova roccia.

GLI AUTORI
Nicoletta Vallorani, Elisa Franco, Franco Ricciardiello, Alessandro Pedretta, Giulia Abbate, Marco Scarlatti, Axa Lydia Vallotto, Helena Velena, Fabio Aloisio, Giovanna Repetto, Nino Martino, Stefano Spataro, Laura Scaramozzino, Franci Conforti e Daniele Brolli.

LA COLLANA
Avatar è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai romanzi e grandi capolavori prettamente italiani del Fantastico e della SF, opere contraddistinte dalla cura meticolosa dei testi e dalle ampie visioni autoriali.
Il logo della collana sintetizza perfettamente il circolo del tempo, delle conoscenze, degli eventi nascosti; l’iperbole del Fantastico per spiccare il volo nella fantasia più sfrenata e meravigliosa.

Aa. Vv., Bio-Kin – NeXT-Stream 4
A cura di Lukha B. Kremo
Postfazione di Sandro Battisti
Copertina di Ksenja Laginja

Kipple Officina Libraria – Collana Avatar
Formato cartaceo – Pag. 264 – 15.00€ – ISBN 978-88-32179-88-0
Formato ePub – Pag. 274 – 3.99€ – ISBN 978-88-32179-89-7

Link:

Recensione a “I Salmi dell’Apocalisse” @ HorrorMagazine | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Su HorrorMagazine la recensione di Cesare Buttaboni a “I Salmi dell’Apocalisse”, di Miriam Palombi, romanzo edito da Kipple Officina Libraria nell’ambito della collana k_noir, curata da Paolo Di Orazio; eccone uno stralcio:

Le connessioni tra i personaggi e gli eventi si dipanano come fili invisibili, tessendo una trama intricata che avvolge il lettore in un vortice di suspense e meraviglia. Il caos diventa quindi non solo un concetto astratto, ma una forza viva e tangibile che permea ogni pagina del romanzo, portando il lettore a esplorare gli anfratti più reconditi della psiche umana e dell’universo stesso. Elia, il protagonista di I Salmi dell’Apocalisse, si distingue come uno dei personaggi più turbati nell’opera. La sua follia è così profonda da consentirgli di percepire l’intero quadro della realtà. Con maestria narrativa che ricorda i grandi maestri del genere, Palombi offre al lettore un’esperienza coinvolgente e avvincente. I Salmi dell’Apocalisse non è solo un romanzo, ma un viaggio nelle profondità dell’animo umano, un’immersione nell’oscurità dell’ignoto che lascia il lettore senza fiato fino all’ultima pagina.

LA QUARTA Villa Daleth svetta tra le altre dimore borghesi di un distinto quadrante di Roma. È stata progettata nella sua forma ottocentesca dall’architetto Coppedè, famoso per aver dato il nome all’omonimo quartiere liberty. Ma il palazzo ha il suo senso, diverso da quello che si aspetterebbero i suoi garbati ospiti, e vive di un paradigma proprio. E poi la numerazione degli appartamenti in cui è suddiviso l’edificio ha una sua logica inspiegabile. E perché le connessioni di questo palazzetto affondano anche in altri luoghi dell’Italia, rincorrendo i fili tenaci e sottili della Storia? E cosa c’entra, infine, la psichiatria di Wilhelm Reich?

Scopri di più sul sito della Kipple Officina Libraria.

Ultimi giorni per iscriversi alla WorkNeXT! | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Ultimi giorni per iscriversi alla WorkNeXT; chi volesse farlo si affretti, c’è tempo fino a tutto il 10 marzo, poi chiuderemo gli inviti. Vi aspettiamo!

Cos’è la WorkNeXT? È il workshop della casa editrice Kipple aperto agli autori e alle nuove idee creative e letterarie.
Sulle tracce del connettivismo e sull’onda delle suggestioni di Villa Diodati, dal 5 al 7 aprile 2024, Kipple prenderà residenza letteraria all’O’Connell Street, Irish Country Pub di Piana Crixia (SV), per proporre uno sviluppo narrativo che coinvolga gli autori nella creazione di nuove proposte editoriali.
Abbiamo scelto per la prima edizione della WorkNeXT di approfondire le tematiche legate alle collane Avatar, eXoth e k_noir con la presenza dell’editore Lukha B. Kremo, dell’editor Sandro Battisti e di due ospiti d’eccezione, del mondo weird e fantastico, del calibro di Danilo Arona e Andrea Vaccaro.
Per gli autori iscritti al workshop sarà l’occasione per iniziare a lavorare su nuove opere insieme alla redazione Kipple e agli Special Guests.

il FAmta compie 2 anni – NAZIONE OSCURA CAOTICA


[Letto su NazioneOscura’s blog]

La Fondazione Atlante delle Micronazioni e dei Territori Anomali compie 2 anni. A che punto sono i lavori?Dopo la comunicazione della release 1.0 (in realtà mai rilasciata pubblicamente), al momento è in corso la correzione e la revisione dell’elenco (1.1) in concomitanza della stesura delle ultime schede dell’Atlante (che risultavano 700 prima della revisione, e che al momento sono circa 750).
Questa revisione si protrarrà fino ad aprile, quando comincerà l’ultima fase, quella della traduzione, impaginazione e ricerca iconografica.

Esce in cartaceo “L’indeterminazione del Principio – Chthulupunk”, di Lukha B. Kremo | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Esce oggi in formato cartaceo il volume “L’indeterminazione del Principio – Chthulupunk”, di Lukha B. Kremo.
L’ecletticità dei temi trattati dall’autore pongono nuove frontiere a ciò che può essere definito reale, in bilico tra ricordi e futuro, tra sensazioni e costruzioni mentali, le due proposte contenute in quest’edizione già uscite in edizione digitale per Delos Digital espandono le possibilità mentali di ciò che possiamo definire tangibile.

LA QUARTA

L’indeterminazione del Principio è il rovesciamento del Principio d’indeterminazione della Meccanica Quantistica e la sua trasposizione nella vita reale.
È l’inafferrabilità degli eventi della nostra quotidianità, che si trasformano istantaneamente in ricordi e quindi in ricostruzioni sempre più artefatte, che ci passano davanti agli occhi come una pellicola cinematografica. La coscienza usa la razionalità per interpretarli ergendosi a tribunale della memoria, in cerca di una verità processuale che la possa accontentare.
In seguito a un’aggressione, Mara cerca di ricostruire i tasselli della sua vita insieme al presunto regista di un film di cui non conosce la trama.
Tra cinema e tribunale, più procede nei ricordi e più si rende conto che le scene del film descrivono la sua vita nella realtà di un mondo che non è più il suo, non distinguendo più i testimoni del processo dagli attori e dalle persone reali che ha conosciuto.

Segue Chthulupunk, uno scritto divertente e inclassificabile, una sorta di biografia più o meno romanzata, che spazia a cavallo tra Filosofia, analisi socioeconomica, Fisica quantistica, critica al Capitalismo, collassi di realtà indeterminate, elaborando una delle sue più ardite prove di scrittura in cui l’idealismo è lontano, ma ancora raggiungibile, con un misto di volontà inconscia e caos controllato.

L’AUTORE

Lukha B. Kremo è autore di narrativa fantastica e di fantascienza. Ha vinto il Premio Urania 2015 con il romanzo Pulphagus® fango dei cieli (vincitore anche del Premio della critica Vegetti e del Premio Cassiopea), il Premio Robot nel 2018 con Invertito (pubblicato nell’omonima rivista e sulla rivista ungherese Galaktika) e nel 2022 con Incommunicado, e cinque Premi Italia per saggistica e narrativa. Oltre a Pulphagus® e al presente volume, ha pubblicato i romanzi di fantascienza Il Grande Tritacarne, Gli occhi dell’anti-Dio, Trans-Human Express, Trilogia degli Inframondi, Korchin e l’odio, L’uomo che vedeva il passato, il picaresco contemporaneo Storie di Scintilla, il noir Quando cade un angelo e il pamphlet satirico Pop-politics (con Pee Gee Daniel).
Ha pubblicato più di cento racconti, tra cui L’incanto di Bambola (uscito anche in Giappone e in Ungheria) e Il gatto di Schrödinger, che nel 2011 è stato 1° nella classifica generale degli eBook su Amazon.it. Nel 2014 i migliori racconti sono stati raccolti nell’antologia L’abisso di Coriolis.
Laureato in Storia Medievale, è da sempre osservatore delle nuove dinamiche culturali e subculturali artistiche e letterarie; negli anni 2000 ha lavorato per la Shake Edizioni di Milano e ha curato i 14 numeri della fanzine Avatär.
Le tematiche affrontate della sua narrativa spaziano dal rapporto con la tecnologia, alla costruzione di utopie e distopie, alla possibilità scientifica di universi paralleli, all’indagine delle nuove identità umane e postumane, alle urgenze ecologiche planetarie, alle problematiche legate al linguaggio.
Ha fondato la Kipple Officina Libraria ed è condirettore della collana “Avatar”. Nel 2005 prende parte al movimento del Connettivismo, di cui nel 2008 ha curato l’antologia Frammenti di una rosa quantica. Dal 2015 Cura la serie antologica “NeXT-Stream”, dedicata agli autori contemporanei di fantascienza italiana, giunta al quarto volume.
Nel 2019 il suo nome è legato a un presunto rapimento di cui sarebbe stato vittima. Il tutto è descritto nel mediometraggio Il kaso Kremo, di Mariano Equizzi.
A livello non professionale segue progetti di Mail-art e della Nazione Oscura Caotica, la simulazione di una micronazione sovrana, e ha pubblicato diversi cd di musica elettronica con il nome di Krell.
Dopo aver vissuto molti anni a Milano, si divide tra Livorno e Torriglia (provincia di Genova).

LA COLLANA

Collana Fuori è uno spazio per le opere di frontiera di Kipple Officina Libraria, intrise di sensibilità ineffabile da lasciare l’anima e il cuore aperti, istanti di essenza in crescita.

Lukha B. Kremo | L’indeterminazione del Principio – Chthulupunk
Cover: Nonio Maia

Kipple Officina Libraria
Collana fuori (collana) — Formato cartaceo — Pag. 160 – € 15.00 — ISBN 978-88-32179-87-3

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