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NeXT Hyper ObscureArchivio per Davide Del Popolo Riolo
Io, Druso: continua la saga di De Bello Alieno | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di una nuova pubblicazione per Alessio Brugnoli, autore in grado di impressionare per la sua erudita conoscenza della Storia e delle Scienze, nonché della Matematica, colto di un Fantastico che non ha confini. Per la collana Ucronica di DelosDigital è uscito Io, Druso, continuatore dell’universo creato da Davide Del Popolo Riolo, recente vincitore del Premio Urania.
Giulio Cesare, invece di dedicarsi all’arte della guerra, si è dedicato alla scienza e alla tecnica. E Roma ha fatto un balzo nel progresso (attirandosi l’attenzione malevola dei marziani, ma quello è un problema già risolto). La conosciamo perché l’abbiamo letta nel romanzo Premio Odissea di Davide Del Popolo Riolo, De Bello Alieno; Brugnoli riprende la stessa ambientazione qualche anno più tardi, quando i romanzi grazie alla loro nuova tecnologia hanno attraversato l’oceano e colonizzato quella che loro chiamano Iperborea, cioè l’America del Nord. Qui si trasferisce Druso, in cerca di fortuna. La sinossi:
Due generazioni sono passate da quando, grazie alle invenzioni del Machinarum Magister, la minaccia aliena che incombeva sull’Urbe è stata sventata. La Repubblica ha dovuto affrontare nuove sfide e i romani, la cui curiosità è tale che, per dirla alla Tacito, che né l’Oriente né l’Occidente possono saziare, hanno cominciato a colonizzare la misteriosa Iperborea, abitata da popoli tanto bizzarri quanto affascinanti. Terra che è lo sfondo della strana vita di Tiberio Druso Nerone Germanico eccetera eccetera (perché non voglio infastidirvi enumerando tutti i suoi nomi), per gli amici Claudio, che soprannominato l’Idiota o il Balbuziente dai propri parenti, in compagnia di un pubblicano negato per la matematica, di un inventore iperboreo, di due liberti cialtroni e di un ebreo misantropo, distillò nuovi liquori, scongiurò guerre, sottomise popoli, anche se la Repubblica ne avrebbe fatto a meno, rubò il cuore a una splendida donna, con qualche trascurabile difetto, ma chi non ne ha, e divenne l’uomo più ricco dell’Urbe. Urbe che è lo sfondo delle imprese di Sesto Aullio, il cosiddetto filosofo pratico, del suo biografo e amico, il medico ebreo Giovanni di Tiberiade e del loro mortale nemico, l’Annibale del crimine, Lucio Massovio.
Un omaggio una delle pietre miliari della fantascienza italiana, De Bello Alieno di Davide del Popolo, autore del racconto in appendice, e un altro tassello di uno straordinario universo narrativo peplumpunk.
Il pugno dell’uomo, nelle edicole il vincitore del Premio Urania 2019 | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la presentazione del Premio Urania 2019: Il pugno dell’uomo, scritto da Davide Del Popolo Riolo. Vi lascio alla sinossi, in attesa fremente di leggerlo.
La storia ha inizio con la morte di Donna Ginevra, “la Spaventosa”, che è stata sindaca della “Città” per 50 lunghissimi anni. La salma dell’ottuagenaria – che durante il suo mandato ha seppellito due mariti e una moglie – viene portata in processione coperta da una maschera d’oro, tra stuoli di cittadini d’alto e basso rango. Nessuno immagina che stia per scatenarsi l‘inferno.
Ben presto la Città, quasi un organismo vivente dal sapore steampunk-vittoriano, con le sue antiche abitudini stratificatesi nei secoli, i suoi treni sopraelevati, le sue torri patrizie e la sua umanità variegata, sarà costretta ad affrontare i suoi incubi peggiori. Una ricca galleria di voci narranti, ognuna in modo unico, ci illustra le vicissitudini di un mondo in cui, oltre agli esseri umani, abitano anche razze di inumani come i pallidi, i grigi e gli uomini-pesce detti ittici: Alex, la nipote prediletta di Donna Ginevra, alle prese con gli intrighi della Famiglia e la lotta per essere eletta al posto della zia. Il giovane Oleander, unico “pallido” in un liceo gestito dal Culto Antichista. L’artista incompreso Anton. Deirdre, giornalista patrizia col sogno di scrivere un libro sulla vita dei bassifondi.
Nessuno di loro immagina ancora cosa li aspetti.
Il misterioso e inquietante uomo dagli occhi di colore diverso che si aggira per la città, la corruzione e la lotta per il potere, i cruenti omicidi… sono solo alcune delle loro preoccupazioni, mentre nel contempo comincia a diffondersi e dilagare un morbo sconosciuto, silenzioso e letale. Partita in sordina nelle Fosse, la zona più degradata della Città, la piaga senza nome sta allungando i propri tentacoli anche nei quartieri bene. Gli infetti trascorrono due giorni a letto, preda di febbre alta, e il giorno dopo, quando sembrano migliorare, muoiono tutti.
Ma la Città è la Città, e rimarrà sempre la Città… o forse no?
Il rogo delle vedove, un racconto planetario dal vincitore del Premio Urania | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un nuovo romanzo breve di Davide Del Popolo Riolo, recente vincitore del Premio Urania, in uscita per DelosDigital: Il rogo delle vedove.
L’intelligenza artificiale non è bastata per capire cosa è successo su Eureka. È necessario che l’ispettrice capo Zarbi dell’Ufficio Inchieste dell’ESA parli con il comandante De Luca di persona, che lo guardi negli occhi mentre le racconta dei nani rossi. E bisogna approfondire che cosa ha scatenato l’arrivo della xenosociologa Puskas nella Base Archimede comandata da De Luca. Su Eureka, il primo pianeta simile alla Terra, ma già abitato.
Una sociologa sul pianeta in cui i nani rossi non possono essere avvicinati, e che nessuno ha mai avuto la possibilità di studiare davvero.
De Luca deve spiegare cosa è successo, scavando nel proprio passato, estraendone responsabilità mancate e svelando i fatti che hanno portato quegli eventi a essere ricordati come il “caso Eureka”.
Davide Del Popolo Riolo ha vinto il Premio Urania | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com una bella notizia: Davide Del Popolo Riolo ha vinto il Premio Urania 2019. Ne sono davvero felice, Davide è un amico e uno che sa scrivere davvero bene: complimenti!
Ha vinto il Premio Odissea e il Premio Vegetti con De Bello Alieno, il Premio Kipple con Non ci sono dei oltre il tempo, il premio Viviani con Breve manuale di conversazione con i morti, il Premio Cassiopea con Erasmo. Ora a questo medagliere aggiunge anche il prestigiosissimo Premio Urania. È Davide Del Popolo Riolo il vincitore del Premio Urania 2019 col romanzo Per sempre i giorni, che verrà pubblicato a novembre sul periodico di Mondadori col titolo Il pugno dell’uomo.
Avvocato cuneese, vorace lettore e scrittore prolifico, Davide ha pubblicato vari romanzi – grande successo per l’ultimo, Übermensch, a sua volta finalista all’Urania un paio d’anni fa e quest’anno tra i finalisti che si contendono il Premio Italia – e numerosi racconti, su Robot e altre testate e in ebook con Delos Digital.
Filmhorror.com – “Lost Tales Andromeda”: uscito il terzo numero della rivista!
Su FilmHorror la segnalazione del nuovo numero (il tre) della rivista Lost Tales Andromeda. Interventi di molte firme del Fantastico italiano, sia lato narrativa che saggistica; alcuni nomi: Tea C. Blanc, Giulia Abbate e Franco Ricciardiello, Piero Schiavo Campo, Giovanni Mongini, Caterina Mortillaro, Davide Del Popolo Riolo. La rivista sarà disponibile a breve anche su Amazon e negli altri store on line; in formato cartaceo dopo il mese di Agosto.
Übermensch di Davide Del Popolo Riolo (Delos, 2018) – Valis
Pee Gee Daniel, già vincitore del Premio Kipple, recensisce l’ultimo romanzo di Davide Del Popolo Riolo, altro vincitore del Premio Kipple; parliamo di Übermensch, per l’editore Delos Digital, la recensione è qui. Un estratto:
Il pauroso scenario di un mondo governato e tenuto in ordine dai nazisti è ben reso. La trama viene arricchita da intrighi spionistici e momenti di un’amara riflessione sulle sorti di ebrei e dissidenti sotto l’avanzata totalitaria. Anche se il punto forte del libro resta il personaggio eponimo, che non ci viene mai presentato sfacciatamente, ma attraverso un sapiente gioco di suspense, cadenzando l’intero racconto con la sua presenza/assenza. Resta a voi gustarvelo attraverso questa lettura rapida e appagante.
Ultimi giorni per acquistare! – Nelle edicole Strani Mondi, un’antologia che farà storia | Fantascienza.com
ULTIMI GIORNI IN EDICOLA!
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’Urania Millemondi di luglio, intitolato StraniMondi. Una raccolta di 17 autori e 15 racconti che segnano lo stato d’avanzamento della SF nostrana; a bordo mi trovo in ottima compagnia di molta crema attuale fantascientifica, come Lukha B. Kremo, Giulia Abbate ed Elena Di Fazio, Franci Conforti, Davide Del Popolo Riolo, Nicola Fantini, Clelia Farris, Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto, Maico Morellini, Piero Schiavo Campo, Dario Tonani, Claudio Vastano, Alessandro Vietti, Alain Voudì. L’iniziativa di Franco Forte, con la cover di Franco Brambilla e l’appendice di Silvio Sosio, testimonia l’impegno editoriale di chi crede nel genere, cui ognuno di noi autori coinvolti ha cercato di rispondere il più professionalmente possibile. Ora la parola passa a voi lettori, calatevi numerosi in questo strano mondo che vi aspetta, composito e tentacolare: è un momento importante per il genere, chi può risponda! Grazie a tutti, coinvolti editoriali e lettori.
Nell’articolo di Fantascienza.com sono riportati gli incipit di ogni racconto; qui sotto potete leggere parte del mio, ambientato nel metamondo Impero Connettivo. Permettetemi di vibrare di gioia…
La visione di una vallata rocciosa si aprì improvvisa sotto di lui. Il plenipotenziario Sillax si trovò impreparato nel gestire la vertigine di luce che lo abbacinò con violenza: la schermatura ionica della cabina di pilotaggio dell’Apostata non bastò a proteggere lui e l’equipaggio e vibrò di bassa frequenza per alcuni istanti, mentre Sillax se ne restava impettito in plancia. Non poté fare a meno di ammirare, per qualche fuggevole istante, la selvaggia suggestione del panorama desertico sottostante e poi, più in là, lo spazioporto che si apriva al loro attracco: sedici dimensioni quantiche erano avvolte in un lago di collasso frattalizzato e l’orizzonte si rincorreva nei suoi impianti craniali per istanti successivi, collazionati in landscape di matematica esoterica. Il vettore imperiale, l’Apostata, era uscito dalle officine dell’imperatore Totka_II e utilizzava la tecnica a induzione olografica, raffinata tecnologia all’avanguardia, anche se non così esasperata come ci si sarebbe aspettati da uno Stato di tale potenza, esteso su ogni magnificazione dell’illusorio reale. L’olografia, in un momento assai prossimo alla singolarità postumana, appariva come un esotismo tecnologico improbabile; ai tempi dell’Impero Connettivo, invece, era assurta a ostentazione tecnologica dell’élite governativa, un’estetica desueta da nomenklatura Soviet.
Mentre i pensieri degli impegni governativi occupavano gran parte della sua attenzione, Sillax si accorse che un meraviglioso senso di solitudine lo stava sopraffacendo: con il fiato interrotto, si stava lasciando rapire dall’impervia intensità del deserto di sabbia e luce, avvertibile ben oltre il trasudo degli schermi ionizzati. Le parole gli morirono in gola, il fascino della sopraffazione psichica che provò per qualche istante gli fece ripercorrere le gioie di lui bambino mentre con la madre, ancora entrambi umani in un ecumene già vasto di postumani, osservava le giostre disegnare giochi da baraccone. Erano spassosi e pregni di trucchi da realtà virtuale da quattro soldi, che però avevano il gran pregio di divertirlo e renderlo curioso, inestimabile risorsa mentale per un futuro che non avrebbe mai immaginato, ma nemmeno sospettato, di longevità.
«Potente, siamo in prossimità dello spazioporto, la prego di accomodarsi nella nicchia di decelerazione.»
Nelle edicole Strani Mondi, un’antologia che farà storia | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’Urania Millemondi di luglio, intitolato StraniMondi. Una raccolta di 17 autori e 15 racconti che segnano lo stato d’avanzamento della SF nostrana; a bordo mi trovo in ottima compagnia di molta crema attuale fantascientifica, come Lukha B. Kremo, Giulia Abbate ed Elena Di Fazio, Franci Conforti, Davide Del Popolo Riolo, Nicola Fantini, Clelia Farris, Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto, Maico Morellini, Piero Schiavo Campo, Dario Tonani, Claudio Vastano, Alessandro Vietti, Alain Voudì. L’iniziativa di Franco Forte, con la cover di Franco Brambilla e l’appendice di Silvio Sosio, testimonia l’impegno editoriale di chi crede nel genere, cui ognuno di noi autori coinvolti ha cercato di rispondere il più professionalmente possibile. Ora la parola passa a voi lettori, calatevi numerosi in questo strano mondo che vi aspetta, composito e tentacolare: è un momento importante per il genere, chi può risponda! Grazie a tutti, coinvolti editoriali e lettori.
Nell’articolo di Fantascienza.com sono riportati gli incipit di ogni racconto; qui sotto potete leggere parte del mio, ambientato nel metamondo Impero Connettivo. Permettetemi di vibrare di gioia…
La visione di una vallata rocciosa si aprì improvvisa sotto di lui. Il plenipotenziario Sillax si trovò impreparato nel gestire la vertigine di luce che lo abbacinò con violenza: la schermatura ionica della cabina di pilotaggio dell’Apostata non bastò a proteggere lui e l’equipaggio e vibrò di bassa frequenza per alcuni istanti, mentre Sillax se ne restava impettito in plancia. Non poté fare a meno di ammirare, per qualche fuggevole istante, la selvaggia suggestione del panorama desertico sottostante e poi, più in là, lo spazioporto che si apriva al loro attracco: sedici dimensioni quantiche erano avvolte in un lago di collasso frattalizzato e l’orizzonte si rincorreva nei suoi impianti craniali per istanti successivi, collazionati in landscape di matematica esoterica. Il vettore imperiale, l’Apostata, era uscito dalle officine dell’imperatore Totka_II e utilizzava la tecnica a induzione olografica, raffinata tecnologia all’avanguardia, anche se non così esasperata come ci si sarebbe aspettati da uno Stato di tale potenza, esteso su ogni magnificazione dell’illusorio reale. L’olografia, in un momento assai prossimo alla singolarità postumana, appariva come un esotismo tecnologico improbabile; ai tempi dell’Impero Connettivo, invece, era assurta a ostentazione tecnologica dell’élite governativa, un’estetica desueta da nomenklatura Soviet.
Mentre i pensieri degli impegni governativi occupavano gran parte della sua attenzione, Sillax si accorse che un meraviglioso senso di solitudine lo stava sopraffacendo: con il fiato interrotto, si stava lasciando rapire dall’impervia intensità del deserto di sabbia e luce, avvertibile ben oltre il trasudo degli schermi ionizzati. Le parole gli morirono in gola, il fascino della sopraffazione psichica che provò per qualche istante gli fece ripercorrere le gioie di lui bambino mentre con la madre, ancora entrambi umani in un ecumene già vasto di postumani, osservava le giostre disegnare giochi da baraccone. Erano spassosi e pregni di trucchi da realtà virtuale da quattro soldi, che però avevano il gran pregio di divertirlo e renderlo curioso, inestimabile risorsa mentale per un futuro che non avrebbe mai immaginato, ma nemmeno sospettato, di longevità.
«Potente, siamo in prossimità dello spazioporto, la prego di accomodarsi nella nicchia di decelerazione.»
A luglio arrivano Strani Mondi, un Millemondi italiano | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione del prossimo Millemondi Urania in uscita a luglio, copertina di Franco Brambilla, dove parteciperò con un mio racconto imperiale, A sort of homecoming. Sono in bella compagnia, cito un po’ di nomi sparando nel nutrito gruppo: Giulia Abbate ed Elena Di Fazio, Franci Conforti, Davide Del Popolo Riolo, Clelia Farris, Lukha B. Kremo, Maico Morellini, Piero Schiavo Campo, Dario Tonani (presente nell’altro MilleMondi di riferimento, uscito venti anni fa), Alessandro Vietti, Alain Voudì. L’intro è di Franco Forte mentre la postfazione è di Silvio Sosio. Ce la facciamo ad attendere luglio, con tutti questi nomi siderali in gioco? Già vibro…