Su Fantascienza.com la segnalazione del nuovo Premio Urania vinto da Davide Del Popolo Riolo, col romanzo Per le ceneri dei padri; ed è nuovamente festa per lui, un autore davvero fuoriclasse. Complimenti, Davide!
Con oggi, posso festeggiare i miei primi venti anni da blogger. Era infatti il 12 marzo 2003 quando aprivo il blog cybergoth, in compagnia di un manipolo di redattori che mi aiutarono nel corso di quei meravigliosi otto anni su Splinder; tanti lettori, tante conoscenze, tanti progetti che da allora sono nati e che hanno portato al Connettivismo e poi a miriadi di altre idee, collaborazioni, invenzioni, innovazioni, legami editoriali e non solo, fino ad arrivare a questo blog che esiste da maggio 2011.
Desidero festeggiare con voi, con tutti quelli che vorranno farmi compagnia e anche con ogni anima incontrata, con ogni lettore, con ogni idea che può ancora nascere: questo è solo l’inizio.
Per il terzo anno consecutivo ricevo il Gran Premio della Giuria al concorso letterario Ossi di Seppia, anno in cui esso ha registrato il record di adesioni: oltre 2100 partecipanti. Ringrazio la Giuria formata da Alessia Bronico, Alessandra Corbetta, Claudio Damiani e il coordinatore del Premio, Lamberto Garzia. Sarò alla Premiazione che si terrà sabato 18 febbraio dalle 17, a Villa Boselli, che si trova ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia.
Con questo post, Ettore Fobo ci rende partecipi della sua gioia, meritatissima, cui mi unisco sapendo quanto bravo sia lui, e quanto modesto sia il suo tripudio. Grande, davvero grande Ettore…
Su CarmillaOnLine i festeggiamenti per il suo ventennale (non ventennio), che per forza di cose richiamano al suo fondatore e demiurgo, Valerio Evangelisti, che diventano quindi un modo di ricordarlo a meno di un anno dalla sua morte. Un corposissimo estratto:
E siamo arrivati a 20. Venti anni di “Carmilla on line” che seguono quelli della pubblicazione, iniziata nel 1995, della “Carmilla” cartacea. Nel 2003 il trasferimento della rivista sul web poteva sembrare una soluzione di ripiego e probabilmente fu vissuta inizialmente in questo modo. Ma questa scelta si è rivelata lungimirante anticipando una tendenza che di lì a breve si sarebbe generalizzata.
Ma perché Carmilla? Intendo dire, perché Valerio Evangelisti ha scelto questo nome per la sua rivista che, come recita ancora il sottotitolo, doveva occuparsi di letteratura, immaginario e cultura di opposizione? Si è trattato di un nome per nulla casuale che ci dice alcune cose significative sull’opera narrativa e politica del creatore di Eymerich. In questa ricorrenza vorrei fare delle considerazioni (che, come costume di questa rivista, non impegnano la redazione) su questa scelta basandomi principalmente su alcuni articoli di Evangelisti. Ma prima di arrivare alla nostra Carmilla partiamo con quella che potrebbe sembrare una digressione. Evangelisti non sceglie un nome come Mompracem, nonostante sia un ammiratore di Salgari e della sua capacità di creare una letteratura popolare che “resiste ancora”, nel duplice significato di una narrativa che resiste al tempo e alla colonizzazione dell’immaginario. Anche se riconosce la grandezza di Salgari, Evangelisti non pensa di rappresentare la sua impresa editoriale attraverso figure come quelle di un Sandokan “che più romantico non si può” o di uno Yanez, “che più ironico non si può”.1 No, sceglie la vampira Carmilla, una figura senz’altro perturbante in linea con la sua convinzione che per combattere la colonizzazione dell’immaginario è necessaria “una narrativa massimalista, autoconsapevole, che inquieti e non consoli”.2 Il personaggio creato nel 1871 da Joseph Sheridan Le Fanu, infatti,
“Allude più volte alla natura selvaggia e non contrastabile dei propri istinti, che sazia eccitando gli istinti altrui. Ruba il sangue per riempire di vita la propria morte, perpetua la lussuria sua e di altri, cerca, più che anime dannate, compagne di giochi, seppur defunte, che la salvino dal peso dell’ombra”.3
Oggi cade il secondo anniversario dell’uscita di Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo, un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, di uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta corrente è l’informazione.
L’intero disco, nato dalle stupende realizzazioni sonore di Stefano Bertoli, Lukha B. Kremo (Krell) e Arnaldo Pontis (Magnetica Ars Lab) è ascoltabile qui sotto, mentre sulla pagina BandCamp di HyperHouse potrete reperire altre info; parole e voci su “Flaminae suit” sono mie e di Ksenja Laginja, mentre la cover è opera di Ksenja Laginja. Il carnet dei brani è acquistabile a 5€, un singolo brano a 0,99€, il CD a 7€.
Siamo felici di accogliere Marco Milani nella redazione di Kipple Officina Libraria, un autore già noto e connettivista della prima ora, con cui ognuno di noi si è sempre trovato bene grazie alla sua amabile schiettezza umana.
Con Marco rafforziamo le operazioni di editing e la valutazione degli scritti che pervengono in redazione, in modo da offrire ancora più professionalità e originalità.
Mi piace sempre l’idea di augurare – rigorosamente in modo laico, qualsiasi religione politica torni da dove è venuta – un buon anno ai lettori, amici, ma in generale a tutti. Siate voi stessi nel prossimo anno, è questo il mio auspicio per ognuno di voi; siate intensi in quello che siete realmente, i futuri quantici e indeterminati ci aspettano.
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan