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Diana Nemorense e il Templum Dianae – Nemora
Vengo da una recente visita al Museo delle navi romane, a Nemi (vicino Roma), e l’energia del bosco sacro di Diana, di cui tutta l’area ne conserva ancora il magnetismo, mi porta a esplorare – almeno attraverso le fonti – il vicini Tempio di Diana; lo faccio ora riproponendovi un post di Nemora.
Nelle rovine del Tempio di Diana Nemorense sorge un piccolo altare, il quale è ricoperto perennemente di offerte di fiori, frutti, candele, incensi ed ex voto di vario genere. A cavallo del Templum Dianae è oggetto di visite anche da parte di pagani e wiccan provenienti dall’estero e passeggiando al suo interno in questo periodo è possibile trovarlo meravigliosamente decorato. Pare che 2400 anni dopo non sia cambiato molto da queste parti.
L’energia, che non si esaurisce, che lascia filtrare l’antico rivolo di conoscenze che nessun cristiano è stato capace di estirpare…
Un’ultima annotazione sulla tecnologia dei Romani: era molto avanzata, ingegneria ineccepibile soprattutto oggi, quando a crollare sono manufatti di appena mezzo secolo, mentre opere di duemila anni fa rimangono maestosamente e funzionalmente in piedi. Erano davvero molto più avanti di noi. Dove è iniziata l’ucronia?