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La spada di Uriele e le Porte della percezione: ritrovare l’accesso al paradiso perduto – Axis ✵ Mundi
Su AxisMundi la sintesi (mai termine fu più appropriato) tra il pensiero di Albert Hofmann e Stanislav Grof, inserito in un contesto sciamanico e di legittimazione di realtà invisibili, quindi inesistenti, che sfociano in consapevolezze nate dal confronto trascendentale. Un estratto:
Ciò che ci interessa in queste note è però anche l’aspetto dell’esperienza personale che ebbe Hofmann con il suo “bambino difficile”, così com’è stata raccontata in un‘intervista con un altro ricercatore sugli stati di coscienza, per così dire problematico, ovvero Stalislav Grof. Il significativo incontro si svolse “non a caso” all’Istituto Esalen, la patria delle ricerche sulle interazioni mente/corpo. Per gli scopi di questo articolo ci interessa precipuamente evidenziare alcuni passaggi di questa lunga intervista, tuttavia una cosa è da porre a cappello di tutto, come chiave interpretativa del pensiero hofmanniano, ovvero la contrarietà assoluta che il grande chimico ha costantemente manifestato circo l’uso dell’LSD in un un contesto ludico-profano (come d’altronde è largamente avvenuto spesso con conseguenze tragiche). Hofmann, difatti, sosteneva che l’uso dell’LSD in un setting improprio può essere considerato come la profanazione di una sostanza sacra.
In una prospettiva del tutto utopistica il “suo bambino” avrebbe dovuto ispirare la stessa venerazione che gli indigeni nutrivano per questo genere di sostanze, il che, francamente, ci rende un poco perplessi, vista la totale difformità culturale tra i due ambienti, che escludono la possibilità di permettere un semplice e innocuo travaso tra di loro. Premesso ciò si può prendere nota di alcuni significativi stralci dell’intervista contenenti le domande poste da Stanislav Grof a Albert Hofmann e le di lui risposte, segnalando che essa è tratta dalla rivista «Altrove n.15» (anno 2013) dove la si può integralmente leggere. Nel corpo dell’intervista sono presenti, intercalate, e quindi riconoscibili, alcune nostre osservazioni a modesto corredo interpretativo.
Grof: Se intendo bene, lei ritiene, come del resto anch’io, che anche riuscendo a spiegare tutte le modificazioni biochimiche e neuropsicologiche nei neuroni, ci dovremmo comunque confrontare con l’enorme divario tra i processi chimici ed elettrici e la coscienza, che sembra incolmabile.
Hofmann: Si, è il problema fondamentale della realtà. Possiamo studiare varie funzioni psichiche e anche le funzioni sensoriali più basilari, come la vista o l’udito, che costituiscono la nostra immagine quotidiana del mondo. Esse presentano un lato materiale e un lato psichico. Questo è il divario che non si può spiegare. Possiamo seguirne il metabolismo nel cervello, possiamo misurare le modificazioni biochimiche e neurofisiologiche, i potenziali elettrici, e così via. Questi sono processi materiali ed energetici. Ma la sostanza e la corrente elettrica sono una cosa molto diversa, un piano molto diverso, dall’esperienza psichica. Persino la vista e le nostre altre funzioni sensoriali sollevano lo stesso problema. Dobbiamo renderci conto che esiste un divario che probabilmente non potrà mai essere colmato o spiegato. Possiamo studiare i processi materiali e vari processi a livello energetico: questo e ciò che possiamo fare come scienziati. Poi però sopraggiunge qualcosa di molto diverso, l’esperienza psichica, che rimane un mistero.
Addio al maestro della psichedelia: morto l’artista Matteo Guarnaccia | MilanoToday
Su MilanoToday la triste notizia della morte di Matteo Guarnaccia, artista psichedelico e rivolto al mondo sciamanico, visionario di caratura mondiale che, all’improvviso, ha dovuto seguire il flusso in cui si era incanalato fin dalla giovinezza, certo in un modo surreale e catartico, assai diverso dal flusso business che essicca l’anima.
Addio all’artista dello psichedelico. L’illustratore e pittore Matteo Guarnaccia è morto a 67 anni. A dare il triste annuncio la moglie Tiziana, che su Facebook ha scritto così: “Ciao a tutti. Questa notte l’amore della mia vita, Matteo, è andato ‘Across the Universe’, regalando a tutti noi una meraviglia di luce, di immagini, di bontà e di condivisione. Ha disegnato, dipinto tantissime immagini e scritto tanti libri, sempre con leggerezza, intensità e ironia, è stato un docente molto amato”.
Nato a Milano nel 1954, Guarnaccia ha iniziato la sua carriera nella Amsterdam degli anni ’70, dove ha fondato la rivista psichedelica Insekten Sekte. Le sue immagini peculiari gli hanno permesso di collaborare con diverse testate, come l’americana ‘Berkeley Barb’ e l’italiana ‘Fallo!’. Storico del costume, critico d’arte e saggista, ha viaggiato in diversi Paesi per studiare culture anche lontane come quella giapponese e australiana.
La porta è verde
La cantilena di un disagio che si trasforma in una meravigliosa opportunità psichica.
Convegno: “Psychic Landscape. Psichedelia, Magia e sviluppo della Coscienza” – A X I S ✵ m u n d i
Su AxisMundi la segnalazione del convegno Psychic Landscape. Psichedelia, Magia e sviluppo della Coscienza, che verrà tenuto domenica 27 febbraio a partire dalle 17.00 sul canale youtube LSDZ; vi lascio ai contenuti dell’evento:
“Ritengo che il linguaggio sia qualcosa che deve essere visto, non udito, e penso che ci evolveremo verso un linguaggio visibile, anche se al momento stiamo operando con questi codici acustici di qualità scadente. Credo che per certi versi la storia sia il processo che permette a questo linguaggio naturale di uscire, rivelarsi, definirsi, raffinarsi”. – Terence McKenna
Le sostanze psichedeliche nell’ultimo secolo sono state oggetto di grandi controversie da un punto di vista prima mediatico e poi sociale. È solo grazie ad alcuni grandi pionieri della ricerca antropologica ed etnobotanica, come Mircea Eliade e Terence McKenna, e in un secondo momento ad altri ricercatori in campo scientifico come Albert Hoffmann ed Eric Strassman, che l’occidente inizia a vedere queste sostanze sotto una luce diversa.
“È come far cadere una goccia di inchiostro in una tazza d’acqua pulita, improvvisamente le correnti convettive dell’acqua limpida diventano visibili, perché le particelle di inchiostro tratteggiano le dinamiche dell’acqua stagnante che prima erano invisibili. La mente è esattamente così, e gli psichedelici sono simili a un colorante gettato in questo sistema acqueo.”
Partendo da questo assunto esploreremo i mondi delle sostanze enteogene, cercando di metterli in relazione con quell’aldilà popolato di esseri ed entità di cui parlano i maghi e gli sciamani di tutte le ere. Per affrontare questo viaggio nel mondo degli psichedelici abbiamo pensato di coinvolgere ospiti nazionali e internazionali, passando dalla ritualità sciamanica messicana e andina, ai moderni approcci occidentali sviluppati dai pionieri della psiconautica come Peter J. Carrol ed altri esponenti della Chaos Magic. Sarà Julian Vayne a guidarci in questo ultimo argomento, con oltre trent’anni di esperienza nel campo della Chaos Magic e di studi sulle sostanze enteogene.