Un brano che mi proietta direttamente a diciotto (18 il titolo di un’altra splendida song dei Placebo, e adesso via con la paranoia numerologica!) anni fa, quando sempre in primavera cominciai la mia avventura col blog; questo fu il primo dei tanti brani che hanno costellato la mia avventura nella blogosfera, e come non pensare a Ubi, con cui allora condividemmo la freschezza travolgente di questa bitter end?
Su Fantascienza.com la segnalazione di Il silenzio, romanzo di Don De Lillo. Interessante davvero la quarta, il filone delle paranoie e delle continue paure di qualcosa di apocalittico è palpabile:
Manhattan, 2022. Una coppia è in volo verso New York, di ritorno dalla loro prima vacanza dopo la pandemia. In città, in un appartamento nell’East Side, li aspettano tre loro amici per guardare tutti insieme il Super Bowl: una professoressa di fisica in pensione, suo marito e un suo ex studente geniale e visionario. Una scena come tante, un quadro di ritrovata normalità. Poi, all’improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. Tutta la tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. I tweet, i post, i bot spariscono. Gli schermi, tutti gli schermi, che come fantasmi ci circondano ogni momento della nostra esistenza, diventano neri. Le luci si spengono, un black-out avvolge nelle tenebre la città (o il mondo intero? Del resto come fare a saperlo?) L’aereo è costretto a un atterraggio di fortuna. E addio Super Bowl. Cosa sta succedendo? È l’inizio di una guerra, o la prima ondata di un attacco terroristico? Un incidente? O è il collasso della tecnologia su se stessa, sotto il proprio tirannico peso? È l’apparizione di un buco nero, l’aprirsi di una piega dello spazio e del tempo in cui le nostre vite scivolano inesorabilmente? Di certo c’è questo: era dai tempi di Rumore bianco che Don DeLillo non ci ricordava con tanta accecante precisione che viviamo, disperati e felici, in un mondo delilliano.
Perseveri in una tesseratto a 16 dimensioni, continuando a inanellare considerazioni di conquista in ognuno degli angoli della matrice che ti si rivelano man mano. La paranoia ti sta divorando.
Sei restio alla liberazione dai tuoi demoni interiori, coloro che ti tengono immobile in una stasi innaturale e dolorosa che sa di sapore di sangue in bocca; sei così restio che non ti accorgi che ora sei libero, che anzi lo sei sempre stato, perché i legami erano soltanto nella tua psiche – quella che tu hai costruito dal nulla, come un muro con l’esterno.
Non sopporto alcuna denominazione impropria, a ogni concetto un TAG filodimensionale così da assegnare la catalogazione appropriata; a ogni fatto della propria vita…
Komplex 29 è una short weird tale sul potere della musica e sulle manipolazioni dei poteri occulti attraverso tecnologie esotiche e stravaganti e nasce come esperienza urbana in Realtá Aumentata presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Seguito di Komplex 28, Komplex 29 ha ancora una volta la magica voce di Enrico Di Troia (James Woods in Italia). Il video è raggiugibile cliccando qui. Per più informazioni è possibile invece visitare il sito Komplex, Live Cinema Group.
Su RadioRosBrera è disponibile il podcast di un dibattito, ideato e orchestrato da Mariano Equizzi, che mi ha visto partecipare assieme a Ksenja Laginja sul tema delle culture sotterranee, quelle tematiche lontane dall’ufficialità del flusso spesso indottrinato e che invece costituiscono l’ossatura della cosiddetta Controcultura.Parliamo di un tema spinoso, […]
Mi sono accorto che incredibilmente mancava una pagina su questo blog, quella dedicata al mio primo racconto in assoluto, primo scritto e primo pubblicato: Il gioco, uscito per i canali quasi clandestini dei MilleLire di Stampa Alternativa, nel giugno 1993. Più di una vita fa, ormai, sfioriamo i trent’anni di storia che, ora, mi sembrano […]
Quella che vedete qui sopra è la locandina dell’AlbissolaComics, manifestazione che si dovrebbe tenere alla fine di settembre in Liguria, ad Albissola appunto. Molti gli ospiti previsti, da Lukha Kremo a Dario Tonani, da Paolo Aresi a Davide Del Popolo Riolo e molti altri ancora, ma una cosa che mi inorgoglisce è proprio la locandina […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan
“Quando siamo calmi e pieni di saggezza, ci accorgiamo che solo le cose nobili e grandi hanno un’esistenza assoluta e duratura, mentre le piccole paure e i piccoli pensieri sono solo l’ombra della realtà.” (H. D. Thoreau)