Archivio per Premio Odissea
26 ottobre 2021 alle 11:10 · Filed under Creatività, eBook, Letteratura, OuterSpace, SF and tagged: Alieni, Delos Books, Nino Martino, Premio Odissea, Siderale, Space opera
Su Fantascienza.com la segnalazione del terzo romanzo di Nino Martino, Blu è il colore del tempo, parte finale di un ciclo ambientato nello spazio e nella vita che vi si annida. La sinossi:
Tornano Roberto, Yang, Joseph e gli altri dell’equipaggio di esploratori spaziali che abbiamo conosciuto nel romanzo Errore di prospettiva. Ma questa volta la loro missione non è alla ricerca di materie prime per l’industria terrestre, ma – grazie a un ricco finanziatore – la ricerca di altre civiltà galattiche. Che non mancheranno di presentarsi ma, come già accaduto nel primo romanzo, il loro essere aliene costituirà un ostacolo non indifferente alla reciproca comprensione. Sarà l’arrivo inaspettato di un’altra forma di intelligenza a offrire l’aiuto necessario a superare barriere inaccessibili per gli esseri umani.
Da Nino Martino, autore del bestseller Errore di prospettiva e vincitore del Premio Odissea con Irene, un nuovo sguardo affascinato sul mistero della vita nell’universo.
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19 ottobre 2020 alle 14:23 · Filed under Creatività, Editoria, Interviste, Letteratura, SF and tagged: Delos Books, Dino Buzzati, Filippo Radogna, Francesca Conforti, Nino Martino, Premio Odissea, World SF Italia
Sul sito della WorldSF Italia è stata pubblicata una bella intervista di Filippo Radogna a Franci Conforti, fresca covincitrice con il suo romanzo Eden del Premio Odissea 2020. Uno stralcio della chiacchierata.
L’approccio di Franci Conforti con la scrittura e con la lettura è a tutto tondo: fantastico, scientifico e politico – sociale, dei diritti e della tutela della persona e dell’ambiente (è molto sensibile al movimento ecologista che rimane uno dei suoi cavalli di battaglia). Biologa, autrice di romanzi e racconti di fantascienza molto apprezzati, giornalista professionista, è docente all’Accademia di Belle arti di Milano, città dove vive da molti anni dopo essersi trasferita dal Cairo, la capitale dell’Egitto, dove è nata. Legge di tutto e adora i manuali e i saggi scientifici, colleziona libri e conchiglie, ama la conversazione e le uscite notturne, i giochi di ruolo e gli animali (ha passato la vita tra gli husky), sogna di viaggiare anche se è sempre in giro per lavoro, è sposata, ha un figlio, ascolta musica di vario genere, ha praticato vari sport dal nuoto, alla vela, allo sci sino all’equitazione e oggi quando ha tempo trae giovamento da lunghe e riflessive camminate (rigorosamente con la mascherina).
Per prima cosa mi sembra giusto farti i complimenti per la nuova vittoria al Premio Odissea 2020 -ex aequo con Nino Martino- con il romanzo, in pubblicazione da Delos, “Eden”. Avevi già vinto nel 2016, te lo aspettavi?
La verità? Sono profondamente pessimista, è una difesa dalle disillusioni. Quindi no, non me lo aspettavo; mi vietavo di sperarlo e anche di pensarlo. È stata una grande gioia. Grazie a Delos e a chi ha letto i nostri lavori.
La scorsa volta trionfasti con “Spettri e altre vittime di mia cugina Matilde” (Delos Digital) un testo urban fantasy con spettri e storie di misteri, un omaggio a Dino Buzzati. Come mai proprio all’autore de “Il deserto dei Tartari”, cosa ti accomuna a lui?
È uno degli scrittori che porto sempre con me. Anzi, è l’unico che
vive con me. Anni fa scoprii che la casa in cui abito è stata sua. Qui ha scritto proprio “Il deserto dei Tartari” che hai appena citato e il suo fantasma infesta la mia cucina. Una presenza critica, sia chiaro. Mi guarda perplesso, abbassando gli angoli della bocca. Ha da ridire sulla qualità del mio lavoro, non sul genere. La fantascienza gli piace. Per il resto credo avrebbe preferito una convivente diversa. Che so, una donna di mondo o una cultista di Osiride. Avere me la considera un po’ una sfiga. Però, qualche giorno fa è stato il suo compleanno (il 16 ottobre) e come sempre abbiamo festeggiato. Luci soffuse, candele, un buon bicchiere. Sono le serate in cui si fa pace.
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22 novembre 2018 alle 21:55 · Filed under Accadimenti, Creatività, Cybergoth, Deliri, Editoria, Experimental, InnerSpace, Kipple, Letteratura, Oscurità, OuterSpace, SF and tagged: Amazon, Delos Books, Franco Brambilla, Ksenja Laginja, Luce oscura, Lukha B. Kremo, Luna, Premio Odissea, Premio Urania, Siderale
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’ultimo episodio della saga di Pulphagus®, il mondo sublunare creato dalla geniale mente di Lukha B. Kremo e che ha visto, oltre alla vincita del Premio Urania, anche il piazzamento nell’ultima edizione del Premio Odissea con un altro romanzo inedito; altri nove racconti, invece, hanno dato vita a sfumature assai ricercate di un universo degradato e futuribile, movimenti della vita postumana in un’orbita di fetore da Kipple. Qui l’intera saga pronta da acquistare; le copertine sono di Ksenja Laginja, mentre le cover relative ai romanzi sono di Franco Brambilla.
Pulphagus®, con la ® che indica le parole che per essere pronunciate vanno pagate nell’universo, è creato dalla vulcanica creatività di Lukha B. Kremo. Che a questa ambientazione ha dedicato due romanzi, uno dei quali (Pulphagus® Fango nei cieli) vincitore del Premio Urania e l’altro (Korchin e l’odio) da poco uscito in Odissea Fantascienza, e questo serial in nove episodi, illustrata dalle visionarie illustrazioni di Ksenja Laginja. Con I figli di Pulphagus® è uscito in questi giorni l’ultimo episodio.
I golemizzati aumentano in tutto il pianeta, ma Raskal, Adone e Shevek intuiscono che non si tratta di una malattia deleteria, anzi, il futuro del pianeta potrebbero essere proprio loro. Così richiamano tutti i golemizzati alla ribellione. Mentre Marlin™ e CalcaTerra™ continuano a contendersi il predominio su Pulphagus® , all’assemblea dell’Onu Raskal aizza i golemizzati alla rivolta, con l’effetto di moltiplicare le violenze nei confronti dei non infetti. Ma la sua strategia, progettata insieme con Adone e Shevek, prevede di far seguire un appello alla pace, in modo da dimostrare al mondo di avere il controllo sugli infetti. Ma servirà un’azione drastica per cambiare davvero le sorti del mondo. E ci proverà Mirea.
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13 novembre 2018 alle 21:55 · Filed under Accadimenti, Creatività, Cybergoth, Deliri, Disumano, eBook, Experimental, Futuro, InnerSpace, Letteratura, Oscurità, OuterSpace, SF, Sociale and tagged: Cronache basso futuro, Delos Books, Giovanni De Matteo, Infection, Interrogazioni sul reale, Premio Odissea, Ridefinizioni alternative
Su Fantascienza.com la segnalazione del nuovo romanzo di Giovanni De Matteo, Karma City Blues, che dopo una gestazione lunga perché Giovanni è certosino, un cesellatore delle parole e dei concetti, è arrivato sugli scaffali virtuali DelosDigital. Ed eccovi, qui sotto, le sontuose parole che descrivono l’opera; per mio conto, non vedo l’ora di leggerla.
Ambientato in una Napoli mezzo secolo nel futuro una vicenda che parte da uno spunto simile a quello di Altered Carbon, il romanzo di Richard Morgan dal quale è stata tratta l’omonima serie tv. Ma dentro c’è molto di più: ci sono le suggestioni indiane che ricordano Ian McDonald, ci sono le arroganti multinazionali che ricordano William Gibson. Tanta roba, per un romanzo da non prendere alla leggera.
Napoli, 2069. Il criminale informatico Rico viene risvegliato dal criosonno penitenziario per indebolire l’egemonia delle compagnie indiane. Ma Rico ha le sue ossessioni: indagare sul tradimento che lo ha condotto in prigione e ritrovare la sua amata Rulah. Su uno sfondo napoletano del terzo millennio, generato da commistioni etniche, contorsioni criminali e quotidianità tecnologiche, dove su tutto incombe la Barriera che tiene lontano il kipple e abitata dal Popolo alato dei nibbi, Rico dovrà venire a capo della sua ricerca, ma scoprirà l’esistenza di qualcosa molto più grande di lui. Un nuovo grande romanzo dal vincitore del Premio Urania Giovanni De Matteo, finalista al Premio Odissea 2018.
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3 novembre 2018 alle 22:28 · Filed under Connettivismo, Creatività, Cybergoth, Cyberpunk, eBook, Experimental, InnerSpace, Kipple, Letteratura, OuterSpace, SF and tagged: Delos Books, Federazione della Nazione Oscura Caotica, Infection, Lukha B. Kremo, Premio Odissea, Ridefinizioni alternative
Pochi giorni fa avevo dato l’annuncio dell’uscita del romanzo finalista al Premio Odissea Korchin e l’odio, di Lukha B. Kremo per i tipi DelosDigital; un post della NazioneOscura, di cui Kremo è il presidente, affonda di più la conoscenza delle tematiche della storia che l’editore di KippleOfficinaLibraria ha prodotto.
Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel… chi vi ricorda? Capitan Harlock, e appunto a questo personaggio s’ispira il romanzo che approfondisce la psicologia di Korchin. Un romanzo che usa il pretesto della fantascienza per scavare nell’animo del capitano oscuro, con un vendetta che lo morde dall’interno.
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30 ottobre 2018 alle 20:53 · Filed under Accadimenti, Creatività, Cybergoth, Disumano, eBook, Experimental, InnerSpace, Kipple, Letteratura, Oscurità, OuterSpace, SF, Sociale and tagged: Delos Books, Interrogazioni sul reale, Luce oscura, Lukha B. Kremo, Premio Odissea, Premio Urania, Ridefinizioni alternative
Su Fantascienza.com la segnalazione di Korchin e l’odio, romanzo di Lukha B. Kremo ambientato nel medesimo universo sublunare che gli ha permesso di vincere il Premio Urania e non solo, e che ora gli ha consentito di essere finalista al Premio Odissea.
Vincitore del Premio Urania qualche anno fa con Pulphagus® Fango nei cieli, Lukha B. Kremo ha rischiato di vincere anche il Premio Odissea e di nuovo con un romanzo ambientato nello stesso universo: Korchin e l’odio. Poi alla fine le cose sono andate diversamente, ma il romanzo strameritava la pubblicazione, ed eccolo oggi nella collana Odissea Digital Fantascienza in versione ebook. Più in là uscirà, probabilmente, una versione stampata in tiratura limitata.
Dopo il romanzo Pulphagus® Fango dei cieli, vincitore del Premio Urania, e la serie Pulphagus® L’inferno dei cieli, Lukha B. Kremo torna nel pittoresco e incredibile universo con un’avventura ancora più appassionante. Tutto gira attorno a Korchin, pirata spaziale avvolto dal mistero e dalla leggenda, ex gringo di Pulphagus®, l’asteroide orbitante attorno alla luna usato per lo smaltimento dei rifiuti. Korchin ha un’unica missione, un’unica ragione di vita: costruire la sua vendetta nei confronti di coloro che hanno ucciso Arianna, la donna amata trasformata in Golem.
Fantastica cavalcata nella fantasia più sfrenata, eccellenza di una saga vasta e dal respiro epico; istantanee da un futuro probabile, terribilmente probabile.
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23 ottobre 2018 alle 21:55 · Filed under Accadimenti, Creatività, Cybergoth, Cyberpunk, Deliri, Disumano, eBook, InnerSpace, Kipple, Letteratura, Oscurità, SF, Sociale and tagged: Delos Books, Infection, Interrogazioni sul reale, Ksenja Laginja, Luce oscura, Lukha B. Kremo, Premio Odissea, Premio Urania, Ridefinizioni alternative
Su Fantascienza.com la segnalazione del terz’ultimo capitolo dei racconti ambientanti nel mondo di Pulphagus®, il romanzo di Lukha B. Kremo vincitore del Premio Urania 2015. Il racconto in questione, sempre edito da DelosDigital, s’intitola Il raggio della morte; qui l’editore Silvio Sosio fa una panoramica di questo mondo e del racconto in particolare.
Nel mondo creato da Lukha B. Kremo le parole si pagano. Ci sono parole di uso comune gratuite, altre che costano pochi centesimi, altre molto più care. Il simbolo “®” per esempio indica le parole registrate a dominio pubblico: per pronunciarle occorre pagare dai cinquanta ai cento crediti a lettera. Per dire Pulphagus, insomma, ci va via un piccolo capitale.
Pulphagus è un asteroide minerario, posizionato in orbita attorno alla Luna, dove vige un po’ la legge del più forte. A questa ambientazione Lukha Kremo ha dedicato il romanzo Pulphagus® Fango dei cieli che ha vinto il Premio Urania, lo splendido romanzo Korchin e l’odio, finalista al premio Odissea e in uscita la prossima settimana, e questa appassionante serie che arriva oggi al settimo episodio. Le copertine sono di Ksenja Laginja.
Sinossi: Raskal confessa di aver ucciso i capi di Pulphagus® e consegna loro l’occhio di Hadu per lo scanner, rivelando che la CalcaTerra™ ha deciso di sterilizzare l’asteroide, riempiendolo di gas infiammabile, e di colpire Base Soros con il THEL™. Così Kemata e Mirea decidono di prendere il controllo del THEL™ e fargli colpire il cargo nel momento in cui immette i gas per far esplodere Pulphagus®.
Proprio nel momento in cui tutti si aspettano l’esplosione del planetoide, avviene qualcosa d’imprevedibile.
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25 settembre 2018 alle 15:34 · Filed under Creatività, Sociale and tagged: Controllo sociale, Delos Books, Emanuele Boccianti, Infection, Interrogazioni sul reale, Luca Persiani, Premio Odissea

Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti, un’epoca in cui la tecnologia è sempre più pervasiva e la nostra identità, la nostra vita, sempre meno private. Entriamo in un negozio e dopo qualche minuto Facebook ci propone pubblicità dei prodotti che erano in vendita in quel negozio. Ci tracciano, ci ascoltano, sanno tutto di noi e noi diciamo loro tutto, tramite i social, tramite le nostre tracce elettroniche. Allora forse la vera rivolta, il vero sovvertimento del sistema non sarà opporsi alla globalizzazione, opporsi alla finanza, opporsi all’autorità, ma semplicemente sparire. Diventare invisibili al sistema, non lasciare più tracce, costruirsi una vita non solo fuori dagli schemi, ma proprio del tutto fuori dal sistema.
È un po’ l’idea alla base del romanzo Futuro invisibile, di Emanuele Boccianti e Luca Persiani, un testo ricco di idee, di spunti sociali e filosofici, di teorie, in parte mutuate da fonti reali e in parte originali, che esce oggi in versione ebook (arriverà la versione cartacea in tempo per Stranimondi, dove il libro sarà presentato sabato 6 ottobre) e che ha vinto la nona edizione del Premio Odissea.
C’è da aggiungere altro? Io sono intrigato in un modo spaventoso. La news è su Fantascienza.com.
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