Archivio per Quake
29 agosto 2012 alle 16:29 · Filed under Creatività, Experimental, News, Sociale, Tecnologia and tagged: Disabitato biologico, Quake
[Letto su Neural.it]
Il disastro di Fukushima Daiichi, causato dal terremoto del Tōhoku nonostante i sofisticati sistemi di prevenzione attivi in Giappone e la solida reputazione del paese nella gestione delle calamità naturali, ha riacceso un immaginario apocalittico da guerra fredda che era dormiente sotto l’incantesimo della propaganda pro-nucleare. Essendo stata esposta l’incapacità delle aziende private di garantire l’incolumità pubblica, la paura dell’energia atomica si è diffusa nuovamente a livello globale, arrestando un settore industriale in rinascita. A Tokyo, quattro mesi dopo il disastro, la mostra “Atomic Site” ha dato voce ai sentimenti diffusi. Slogan come “Nessun posto per nascondersi” e “Cosa fare in caso di un disastro nucleare: non fidarti del governo”, riportarti sui manifesti della mostra, ricordano il rimedio placebo “abbassati e trova un riparo” insegnato a generazioni di cittadini americani durante le esercitazioni della protezione civile. Per “Atomic Site” Fuyuki Yamakawa ha prodotto un’installazione nella quale due contatori Geiger misurano campioni di suolo raccolti a oltre 100 km di distanza dal sito della centrale disastrata. Il lavoro prende ispirazione dalla pratica fai da te diffusasi in Giappone, in seguito al disastro di Fukushima, di misurare il livello della radioattività autonomamente per verificare le statistiche ufficiali. Il ticchettio incessante emesso dai misuratori posizionati in prossimità dei campioni contaminati è trasmesso meccanicamente a due chitarre Stratocaster, ” Atomic Guitar Mark I” & “Atomic Guitar Mark II” mettendone in vibrazione le corde. Le due chitarre con l’emblema atomico suggeriscono che un modello culturale iniettato di testosterone e alimentato da consumi crescenti di energia sta ponendo una minaccia alla sopravvivenza. Forse quando queste chitarre smetteranno di suonare, il suolo del Giappone sarà nuovamente libero da contaminanti.
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22 giugno 2012 alle 14:06 · Filed under Deliri, Notizie, Oscurità, Sociale, Varie and tagged: Barbara Baraldi, CarmillaOnLine, Quake
CarmillaOnLine ospita un articolo di Barbara Baraldi, la regina degli scritti oscuri nostrani, che si mostra a noi con un argomento che non può che colpire: la sua esperienza del terremoto che ha squassato l’Emilia il mese scorso.
Barbara ci racconta del momento in cui tutto tremava e urlava, di quella notte del 20 maggio che ha inevitabilmente cambiato il corso della sua e di tante altre vite, che a fatica si avvia verso una nuova normalità fatta anche di richieste di aiuto che non passano per i consueti canali governativi, che inevitabilmente confluiscono in fondi gestiti dalle banche ed erogati chissà quando, e che invece vengono gestiti direttamente da chi ne ha bisogno, nell’immediato, senza altri intermediari.
Massima visibilità al dramma, e alle iniziative successive.
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31 maggio 2012 alle 19:11 · Filed under Connettivismo, Deliri, Empatia, Energia, Experimental, Oscurità, Surrealtà and tagged: Application Programming Interface, Eating Fractals, Luce oscura, Olosensorialità, Quake, Ridefinizioni alternative
L’abisso si è aperto con un fragore estremo. I frattali di puro codice esoterico si aggrappano alle faglie estese lungo le linee neurali e divergono sul territorio, lasciano affiorare le pulsioni magmatiche che tutto sciolgono.
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31 maggio 2012 alle 15:49 · Filed under Empatia and tagged: Polesine, Quake
Tutti i volti visti recentemente mi tornano in mente in questi giorni. Situazioni banali, quotidiane, momenti di vita normale, luoghi che mi hanno trasmesso i loro spazi intimi nell’intimità del buio e del giorno placido. Sono sempre lì, per i più svariati motivi; la mia anima è lì.
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29 maggio 2012 alle 22:32 · Filed under Connettivismo, Deliri, Empatia, Energia, InnerSpace, Oscurità, OuterSpace, Surrealtà and tagged: Abisso, Luce oscura, Olosensorialità, Quake, Ridefinizioni alternative

Abbiamo sciolto il suolo in un magma di insipido fango, ora si è aperto, ora si è esteso come un’infezione. Io lo sento mangiare ogni parte biologica di me, ogni parte psichica e antica di me: sembra una caduta da cui è difficile rialzarsi.
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29 maggio 2012 alle 19:16 · Filed under Connettivismo, Empatia, Energia, Oscurità, Quantsgoth, Surrealtà and tagged: Abisso, Luce oscura, Olosensorialità, Quake
L’impressione l’umore che scende dentro l’abisso, come se qualcosa si fosse aperto sotto i miei piedi e non solo quelli. Capisco ora tutta l’enorme paura e percezione, un maglio impressionante che si è abbattuto su me: lo sento nitido.
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