Inseguendo la dea tra le strade dell’EUR con la realtà aumentata. Un progetto di QAcademy e Komplex LiveCinema Group.
Ecco il video della tavola rotonda cui ho partecipato ieri con Mariano Equizzi, Simone Arcagni e Francesca Sereno. Interessanti e splendidi argomenti, condivisibili, per delineare un nuovo futuro che guardi alla Storia e ai miti per trarne Cultura da diffondere.
Domani 27 novembre, dalle 15 alle 18, sarò ospite nell’ampia cornice di un evento straordinario, a cura di Komplex LiveCinema Group – in cui possiamo riconoscere l’opera di Mariano Equizzi, Luca Liggio e Paolo Bigazzi – e Q Academy di Francesca Sereno. Parlo di 6 1 Mito, installazione multimediale che intreccia la storia mitologica di Roma – in particolare dell’EUR – con la realtà aumentata. L’evento avverrà su RomeMuseumExhibition e saranno presenti insieme a me Mariano Equizzi, Simone Arcagni, professore associato presso l’Università di Palermo e studioso di cinema, media, nuovi media e nuove tecnologie, e Francesca Sereno. Nel dettaglio:
C’è la realtà e la realtà aumentata. La realtà sono gli edifici di viale Europa, il cuore dell’Eur. La realtà aumentata invece è la possibilità di “inseguire” con una App scaricata sullo smartphone lungo questo percorso le immagini di una narrazione antica: quella che riguarda Diana, la dea romana della caccia e dei boschi, del rapporto tra uomo e natura. Quasi un film in cui però gli spettatori sono “spettatori” ovvero protagonisti perché loro è affidata la scelta dei percorsi da seguire, delle immagini da evocare. Proprio in questi giorni sono state terminate le riprese del progetto che porta il nome “6 1 Mito”, che ha come obiettivo la valorizzazione culturale rivolgendosi a un pubblico di giovani attraverso strumenti tecnologici innovativi e usando un linguaggio diretto, comprensibile, talvolta ironico. La valorizzazione guarda a due target: quello dell’Eur, un gioiello dell’architettura razionalista e della Roma moderna, e a restituire con una narrazione contemporanea la cultura dell’antica Roma, in particolare, con la scelta di Diana, quell’intreccio colto e popolare tra uomo e natura.
Gli spettatori saranno guidati da una mappa di Google alla ricerca delle “installazioni” collocate in diversi punti di viale Europa. Qui, inquadrandole con lo smartphone attraverso una applicazione gratuita, emergeranno immagini dinamiche, parole e suoni attraverso i quali passa la narrazione. Qualcosa che ha origine nel cinema e nell’immagine in movimento, ma va oltre proprio perché prevede una autonomia dello spettatore capace di “inseguire” le immagini e costruire una storia e una narrazione non solo passiva.
Il progetto “6 1 Mito” è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Quello del 2020 dedicato a Diana è solo il primo appuntamento del progetto “6 1 Mito” che si allargherà sempre nel quartiere EUR con altre due tappe nel 2021 e nel 2022 ad altre due divinità femminili latine, Minerva e Venere. Clicca, registrati e cerca sulla mappa lo stand di QAcademy.
Astarte è la nuova installazione di Realtà Aumentata (AR) di Komplex realizzata nell’ambito del “Festival Passaggi D’Autore: Intrecci Mediterranei” che si tiene da 14 anni nell’isola di Sant’Antioco.
L’esperienza in Realtà Aumentata immagina una realtà parallela dove Ishtar, Baal e Molek appaiono come giganteschi Golem nel cielo azzurro dell’isola, lo spazio sonoro riporta l’ode alla Dea come intonata da una voce femminile robotica: sono 23 epifanie lisergiche nel solco di quelle realizzate per Stranimondi 2017 dove Il Presidente Kremo appariva su Viale Monza.
Nell’era Fenicia l’intero Mediterraneo era completamente controllato dal Mito Lunare di Astarte (Ishtar) che con Molek e Baal erano una sorta di trimurti magica diffusa in tutto il mediterraneo e potentissima. L’Installazione è permanente e visibile solo nel Comune di Sant’Antioco nelle piazze storiche e sul lungo mare. Komplex consiglia di fruire l’esperienza di notte e con le cuffie. “Komplex, Astarte” ha lo scopo di rivelare ed amplificare i miti ancestrali in una chiave contemporanea e superando i limiti della rappresentazione museale ma non sostituendosi ad essa.
Il Festival Passaggi D’Autore accoglie cortometraggi da tutto il Mediterraneo. Dal 4 al 9 dicembre scorso Komplex ha educato con successo al suo paradigma 9 studenti selezionati dal Festival, per illustrare le tecniche di amplificazione degli spazi urbani e le connessioni fra avanguardie storiche ed AR. Altre info su: www.komplex.city, www.passaggidautore.it
Komplex 29 è una short weird tale sul potere della musica e sulle manipolazioni dei poteri occulti attraverso tecnologie esotiche e stravaganti e nasce come esperienza urbana in Realtá Aumentata presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Seguito di Komplex 28, Komplex 29 ha ancora una volta la magica voce di Enrico Di Troia (James Woods in Italia). Il video è raggiugibile cliccando qui. Per più informazioni è possibile invece visitare il sito Komplex, Live Cinema Group.
Un bell’articolo, su L’indiscreto, che ridefinisce in modo continuo lo spazio architettonico che è proprio della nostra umanità – o prossima postumanità – nell’ottica di una realtà aumentata che ormai ha fatto il suo check-in nelle nostre consuetudini e misure esistenziali. Un estratto:
Forse è proprio delle attuali forme di capitalismo l’allargarsi della distinzione fra immaginazione e produzione. La tecnologie di realtà aumentata che consentono giochi come Ingresso Pokémon Gosono fenomeni culturalmente molto complessi da analizzare. Non credo sia ora possibile fornire un giudizio positivo o negativo. Per questo ho provato a scrivere una breve genealogia del rapporto fra spazio ed immaginazione. La mia conclusione provvisoria è che il reincanto dello spazio sia un’esigenza estremamente richiesta, e che tuttavia si presti facilmente ad un’accumulazione originaria capitalistica. La realtà aumentata di Google e di Nintendo non permette il libero gioco dell’immaginazione, ma sottrare da un immaginario premoderno degli elementi vaghi per riorganizzarli in un prodotto estremamente lucrativo. Al contrario, spazi autonomi come Les Grands Voisins fanno sì che l’immaginazione locale si innesti in un produzione concreta di servizi collettivi (l’accoglienza, lo stare assieme, la creatività personale).
Su Fantascienza.com la segnalazione di un evento che si svolgerà domani e dopodomani a StraniMondi. Il Premio Urania 2016 ed editore di KippleOfficinaLibraria, Lukha B. Kremo, sarà protagonista di una performance cibernetica ideata e prodotta da Mariano Equizzi; ecco il dettaglio:
Tra le cose “strane” che ci saranno a Stranimondi quest’anno c’è anche l’esperienza di Realtà aumentata realizzata dal regista Mariano Equizzi con la collaborazione di Lukha Kremo. Il funzionamento è semplice: prima di tutto si va sul sito www.komplex.city/komplexKaos.php e si clicca sul logo Stranimondi al centro della pagina. Vicino all’icona “Komplex” si deve cliccare “Follow”.
Nella stessa pagina si può scaricare sul proprio smartphone l’app Aurasma (per iPhone o Android); sull’app occorrerà fare login con gli stessi dati impostati sul sito, andare sul proprio profilo dove si ritroverà nella sezione “Following” il canale Komplex Kaos. Da qui in poi comincia il divertimento, girando alla Casa dei Giochi o nei luoghi vicini cercando le composizioni “aumentate”. Si inquadra uno scorcio, un muro, una statua, e se il sistema riconosce il luogo mostrerà sovrapposto allo sfondo un video o un messaggio.
Sul sito www.komplex.city/komplexKaos.php c’è comunque un video di “orientamento” e alcune istruzioni aggiuntive. Buon divertimento!
Su Fantascienza.com l’approfondimento su fenomeni di Realtà Aumentata, utilizzando videogiochi virali come i Pokemon. Il fenomeno è stordente, compenetrare due realtà – lasciamo stare quale delle due è più reale, non lo capiremmo mai – è davvero un segno dell’aumentare delle implicazioni cerebrali tra mondi creati e trovati. Esisto a entrarci dentro completamente, perché so che non ne uscirò bene.
Il lancio in Italia del recente videogioco Pokémon Go ha creato una vera e propria nuova fruizione dei posti, dei luoghi delle nostre varie comunità. Ciurme di bambini più o meno grandi hanno iniziato a girare per strade e piazze fino ad allora da loro spesse volte non conosciute né esplorate alla ricerca di qualche nuovo, esotico “mostro tascabile” da catturare, oppure di punti strategici, negozi e palestre, dove migliorare il proprio equipaggiamento e la propria squadra di Pokémon.
Per sviluppare le mappe di Pokémon Go, gli sviluppatori di Niantic si sono basati sulle cartografie di Google Maps legando l’apparizione di Palestre e Pokéstop sulla base dei luoghi di interesse inseriti dalla community di fruitori di Maps nei vari territori. Considerando la vivacità della community, nonché la densità di informazioni già oggi presenti, l’idea deve essere sembrata la più semplice soluzione per impostare uno sviluppo algoritmico su base mondiale. Eppure i problemi di tale sistema iniziano a emergere.
Mentre blogger e riviste si sono lanciati a commentare i casi più astrusi di collocazione dei luoghi strategici, emerge un secondo problema: nel Paese degli ottomila comuni si è affermata una rinnovata geografia aumentata di comuni di serie A e di serie B. Nell’elaborazione delle mappe, infatti, Google non ha legato l’attribuzione dei suoi luoghi di interesse sulla base delle municipalità o, tanto meno, dei valori demografici del territorio. Sono stati collocati rispondendo all’’attività della community e alle necessità cartografiche. Ne è risultata una fortissima disparità tra comuni, anche vicini: così troviamo comuni, anche piccoli con due o tre punti di interesse, e comuni più grandi con uno o nessuno.
Il terzo estratto dalla mia silloge poetica Il sentiero dello sciamano. L’opera è edita da KippleOfficinaLibraria in ebook e cartaceo. I testi che compongono questa raccolta diventano un caleidoscopio che non va compreso, non va scomposto perché ogni frammento ha in sé un universale che rimanda ad altro e viceversa, continuamente.
Schegge di ossidiana – Fiabe dall’Impero Connettivo è un progetto di musicalizzazione dell’Impero Connettivo, uno Stato a metà strada tra il weird e la SF che, come l’Impero Romano, si espande sullo spazio, ma anche sul tempo. A capo dell’ecumene di postumani c’è un imperatore nephilim, la moneta corrente è l’informazione. L’album presente su BandCamp […] […]
Un’altra poesia della silloge poetica Il sentiero dello sciamano, libro che ho dedicato al mondo mistico vicino alle entità disincarnate, che non è mediato da alcun ordine gerarchico politico. L’opera è edita da KippleOfficinaLibraria in ebook e cartaceo e, come spiegato nell’introduzione… …i testi che compongono questa raccolta diventano un caleidoscopio ch […]
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"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan
“Quando siamo calmi e pieni di saggezza, ci accorgiamo che solo le cose nobili e grandi hanno un’esistenza assoluta e duratura, mentre le piccole paure e i piccoli pensieri sono solo l’ombra della realtà.” (H. D. Thoreau)