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Providence Press presenta il secondo volume di “Io sono Providence” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione del secondo volume di Io sono Providence: La vita e i tempi di H.P. Lovecraft, monumentale biografia di HP lovecraft a cura di S.T. Joshi ed edita da Providence Press. Il dettaglio dei due volumi:
Nel primo volume, che copre all’incirca il periodo che va dal 1890 (anno di nascita di Lovecraft) al 1920, S.T. Joshi ci porta a scoprire la famiglia dello scrittore, i primi anni di studi nonché le prime influenze letterarie. Vedremo come Lovecraft inizia ad appassionarsi di chimica e astronomia, iniziando a comporre brevi opere saggistiche di stampo scientifico, per poi iniziare a dedicarsi alla narrativa e alla poesia vera e propria. Scopriremo il suo periodo di isolamento autoimposto, che creò la leggenda del “Solitario di Providence” e vedremo come, entrando a far parte dell’allora florido mondo del giornalismo amatoriale, Lovecraft cominciò a farsi notare, mostrando a tutti le proprie inesauribili conoscenze acquisite in anni di studio e compiendo i primi passi come scrittore di racconti fantastici.
Joshi esamina con attenzione e obiettività anche i lati più discutibili dello scrittore: il militarismo, le idee razziste, l’amore sconfinato per un passato che non tornerà mai, unito a un totale disprezzo del presente e del futuro. Sarà anche questo, unitamente alla grande cultura dello scrittore, a formare la visione estetica, filosofica e letteraria che Lovecraft maturò nei suoi primi trent’anni.***
Il secondo volume copre gli anni tra il 1920 e il 1928, che vedono sviluppi fondamentali per la vita e la carriera di H.P. Lovecraft.
La morte della madre, l’incontro con Sonia Greene che sfocerà in un breve matrimonio, il trasferimento a New York – dove l’autore si troverà a fare i conti con un ambiente totalmente alieno rispetto alle regioni del suo amato New England – sono momenti significativi dell’esistenza del Maestro di Providence.
Contemporaneamente, Lovecraft inizia a dedicarsi sempre di più alla narrativa, e proprio in questi anni scriverà quei due immortali capolavori che sono Il richiamo di Cthulhue Il colore venuto dallo spazio.
A tal proposito, vi ricordo che esiste anche una graphic novel, edita da KippleOfficinaLibraria, che indaga la biografia del Solitario: Lovecraft from Beyond.
Nella graphic novel “Lovecraft from Beyond” si ripercorre la vita dello scrittore raccontando le vicende fondamentali della vita reale, combinandole con i personaggi immaginari, partoriti dalla mente di Lovecraft e resi immortali nelle proprie opere.
Esce il primo fumetto Kipple, Lovecraft from beyond | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Lovecraft from Beyond è la graphic novel in collaborazione con Electric Sheep Comics – completamente a colori – scritta da Claudio Fallani e Alessandro Zanieri, magistralmente disegnato da Sascha Ciantelli e colorato da Maurizio Toccafondi.
Inauguriamo così la collana “kgrrraffi”, a cura di Roberto Bommarito e Alessandro Napolitano, e una serie di preziosi volumi cartonati – a colori e in grande formato – tutti da collezionare. Dal 14/10 su www.kipple.it, nei principali store online e nelle librerie.
In questo prezioso albo ripercorriamo la vita dello scrittore, in una discesa immaginifica attraverso il reale e i personaggi immaginari partoriti dalla mente di Lovecraft, resi immortali nelle sue opere.
LA QUARTA
Nella graphic novel “Lovecraft from Beyond” si ripercorre la vita dello scrittore raccontando le vicende fondamentali della vita reale, combinandole con i personaggi immaginari, partoriti dalla mente di Lovecraft e resi immortali nelle proprie opere.
SINOSSI
Lovecraft si reca da Willet, un alienista, personaggio immaginifico descritto nel racconto “The Case of Charles Dexter Ward” e con lui si mette a nudo, raccontando gli incubi che lo tormentano. È un tentativo di dare un significato alle proprie angosce, di comprendere verità sconcertanti che sembrano essere a portata di mano, ma sfuggono inesorabilmente portandolo giorno dopo giorno in un abisso senza luce né riscatto.
Se nel graphic novel le confidenze più intime vengono rivolte a un personaggio immaginario, è simbolico che uno dei primi sogni narrati vedano come protagonista Samuel Loveman, poeta amico di Lovecraft che in questa opera muore tragicamente dopo essersi avventurato all’interno di una cripta nelle viscere della terra per svelare un mistero innominabile. Allontanatosi dagli amici, persa la moglie e i legami familiari, Lovecraft si ammala di cancro e il deterioramento oltre che mentale si manifesta anche a livello fisico. L’unica via di fuga è rifugiarsi nella scrittura e nei racconti da cui trae forza per un processo di rinascita per essere consegnato per sempre alla Storia. Questo processo è affidato ancora una volta a Wilcox, che gli riporta un messaggio di speranza: “Ha trasceso la morte, signor Lovecraft. Adesso si trova nel luogo dove dimorano i miti, ide moni e gli dei. Gli archetipi formanti dell’universo. Lei stesso è assurto a mito e potrà vivere in ogni uomo. Il massimo al quale uno scrittore possa aspirare. Non crede?”
GLI AUTORI
Una storia completamente a colori di Claudio Fallani e Alessandro Zanieri, magistralmente disegnato da Sascha Ciantelli e colorato da Maurizio Toccafondi.
LA COLLANA
Kgrrraffi è la collana di comics dedicata all’immaginario Weird e Fantastico in tutte le sue declinazioni, a cura di Roberto Bommarito e Alessandro Napolitano. Una serie di preziosi volumi cartonati, a colori e in grande formato, tutti da collezionare.
Lovecraft from beyond AA.VV.
– Storia di Claudio Fallani e Alessandro Zanieri
– Disegni di Sascha Ciantelli
– Colorazione a cura di Maurizio Toccafondi
Kipple Officina Libraria
Albo di fumetti, 2020 — Pag. 88 – € 25,00 — 978-88-32179-40-8
Link
- su Kipple Officina Libraria: https://bit.ly/375WvCx
- su Ibs: https://bit.ly/2SScZWh
Il mio ultimo post per il blog di Kipple | KippleBlog
Roberto Bommarito scrive l’ultimo post per KippleBlog. È un momento di tristezza, di necessità che non si vogliono nemmeno mai pensare, ma il futuro può riservare tutto ciò che è lecito pensare. Grazie Bob, sei stato un eccellente redattore le tue interviste e lampi di acutezza fantastica e culturale hanno lasciato il segno; Kipple rimane la tua casa, per noi lo sei sempre.
In questi anni ho avuto la fortuna di essere parte della trasformazione e crescita di Kipple Officina Libraria. Tanti autori – anche internazionali – registi, fotografi, artisti sono stati ospiti sulle pagine virtuali del blog.
Una bella esperienza che mi ha permesso soprattutto di conoscere sia virtualmente che nella vita reale persone meravigliose come Lukha B. Kremo, Sandro Zoon Battisti, Ksenja Laginja e tanti altri. Ma con questo ultimo post arriva per me il momento di salutarvi.
E quindi un grazie di cuore a Kremo e Sandro per aver creduto in me. E grazie di cuore a voi tutti che in questi anni avete seguito i miei post sul blog (che comunque non chiuderà).
Un grazie e un ciao a tutti!
Roberto
Intervista al Collettivo Italiano Fantascienza | KippleBlog
Su KippleBlog un’interessante intervista al Collettivo Italiano Fantascienza, a opera di Roberto Bommarito che ha posto domande agli aderenti del gruppo, capitanato da Linda De Santis e Simonetta Olivo, al cui interno militano esponenti conosciuti come lo stesso Bommarito, Roberto Furlani, Piero Schiavo Campo, Emiliano Moramonte. In bocca al lupo, ragazzi!
Simonetta Olivo: Nell’agosto del 2017, quando ho scoperto con mia gran sorpresa di essere finalista per il Premio Urania Short, ho avuto la fortunata idea di contattare gli altri autori arrivati in finale e di proporre loro uno spazio virtuale dove potersi conoscere prima della proclamazione del vincitore. Abbiamo cominciato a scambiarci visioni, opinioni e racconti, ed è stato subito chiaro che se fossimo riusciti a uscire da un’ottica competitiva quell’incontro poteva diventare un valore. Nell’ottobre del 2017 molti di noi si sono incontrati di persona alla manifestazione Stranimondi a Milano, sede della premiazione. Lo scambio a distanza era stato così intenso e sincero che quell’incontro, per alcuni, è stato come fra amici di vecchia data. Così la proclamazione della vincitrice Linda De Santi è divenuta un’occasione di festa per tutti, sfociata in una cena in cui abbiamo cominciato a parlare di progettualità. Via dalle intense giornate milanesi il gruppo ha continuato a condividere idee e materiali, finché una sera Linda mi ha chiesto che cosa ne pensassi di proporre agli altri membri del gruppo la scrittura di un’antologia di racconti. Alla proposta, il momento forse più emozionante di questo lavoro: un coro di sì. Del gruppo e del progetto si è appassionato anche Piero Schiavo Campo, rapito dal Collettivo e non più liberato dopo un giro di antichi caffè e bettole a Trieste, città che accoglie ben quattro membri del gruppo, fra cui l’ultima acquisizione, Roberto Furlani, acquisito dopo tre giorni di intensa partecipazione alle nostre attività nell’ambito dell’ultimo ritrovo a Stranimondi, secondo il detto del nostro Lorenzo Davia, che “per entrare nel CIF bisogna aver pascolato le vacche assieme”, a sottolineare che si tratta di un gruppo di persone con legami di amicizia e fiducia. La caratteristica principale del gruppo è l’approccio fortemente cooperativo, a fronte di un mondo spesso mosso dalla competizione. I dieci racconti della nostra antologia Atterraggio in Italia sono stati letti e revisionati da ognuno degli autori, con uno spirito di collaborazione e attenzione reciproca che ancora oggi non smette di sorprenderci.
Ci siamo dati il nome di Collettivo Italiano Fantascienza per mettere l’accento proprio sull’idea cooperativa che ci ispira e sullo scenario culturale in cui ci muoviamo – quello della fantascienza italiana. Non si tratta quindi di una prospettiva di identità nazionale: uno di noi, Roberto Bommarito, è ad esempio cittadino di Malta, nuovi membri potrebbero provenire da ogni Paese del mondo e scrivere anche in lingue diverse dall’italiano. Il logo che abbiamo scelto, opera del grafico Lorenzo Nicoletti,vuole rappresentare l’entanglement quantistico, per affinità con il concetto che esprime: pur nella distanza fisica fra i membri del Collettivo, esistono un’influenza reciproca e un contatto umano che va oltre il quotidiano visibile.È possibile partecipare alle attività del CIF?
Emiliano Moramonte: Al momento no. Stiamo valutando le linee d’azione per aprire, in un prossimo futuro, a una possibile collaborazione con altri autori. Attualmente il Collettivo sta definendo una propria impostazione progettuale e lo farà attraverso iniziative legate al gruppo originario degli autori che lo hanno fondato. Ma sia ben chiaro: il CIF non è un clan, né una setta e neanche un club esclusivo, bensì un laboratorio letterario, o più semplicemente, un gruppo di persone che hanno deciso di crescere insieme nella comune passione per la scrittura, attraverso un bellissimo rapporto d’amicizia e collaborazione. Ovviamente tutto ciò richiede un tempo “tecnico” per maturare, ragion per cui, abbiamo deciso di accogliere (ove esistano le condizioni), non più di un nuovo membro all’anno.
Finalmente: Atterraggio in Italia | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di una nuova antologia a opera del Collettivo Italiano Fantascienza, in cui Linda De Santi e Simonetta Oliva capitanano una squadra di giovani – e meno – scrittori SF nostrani (giovani non significa senza esperienza). Tra i partecipanti, anche Roberto Bommarito, Alessandro Napolitano, Piero Schiavo Campo. Ecco la quarta:
La sfida di questa raccolta è quella di scrivere fantascienza sfruttando le opportunità che uno scenario come l’Italia offre per questo genere narrativo.
Atterraggio in Italia racconta non tanto un’Italia del futuro (visto che alcune delle storie contenute in questo volume potrebbero accadere già oggi, in quello che viene chiamato “futuro istantaneo”), ma un’Italia fantascientifica, in cui l’interrogativo è posto su cosa accadrebbe se il nostro paese diventasse, all’improvviso, il palcoscenico su cui si muovono e prendono forma i temi della fantascienza: se, quindi, l’Italia diventasse terra di atterraggio di dischi volanti, per citare e al tempo stesso smentire la nota affermazione attribuita a Carlo Fruttero, per cui sarebbe difficile immaginare un disco volante che atterri su Lucca.
Classifiche Kipple 2018 | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Ecco le consuete classifiche di vendita di Kipple Officina Libraria:
il libro cartaceo più venduto è stato: Aleppo c’è, l’antologia di poesie a cura della redazione del Collettivo di scrittura Bibbia d’Asfalto – BdA,, il cui ricavato va a supporto di Medici Senza Frontiere. Gli eBook più venduti sono stati invece:
1 – Trans Human Express di Lukha B. Kremo
2 – Gli occhi dell’anti-Dio di Lukha B. Kremo
3 – Intervista ad Amedeo Balbi a cura di Roberto Bommarito, Alessandro Napolitano, Marzio Mereggia
4 – Uironda di Luigi Musolino
5 – Il buio dentro di Richard Laymon e altri.
Complimenti a tutti gli autori e curatori coinvolti!
Electric Sheep Comics al Festival Culturale del Fumetto 2018: intervista a Filippo Ferrucci | KippleBlog
Su KippleBlog una bella intervista, da parte di Roberto Bommarito, a Filippo Ferrucci dell’Electric Sheep Comics. Uno stralcio.
Tu sei l’ideatore de La Bio-Armatura Z. Ti andrebbe di parlarcene?
Grazie, molto volentieri, anche perché è stata davvero una faticaccia portarlo a termine! Come dicevamo è articolato in 5 storie autoconclusive e indipendenti, cioè con ambientazioni e protagonisti diversi. Per poter rendere al meglio l’atmosfera e la narrazione delle singole avventure, abbiamo deciso di affidare ognuna di esse ad un disegnatore differente. I ragazzi, inoltre, hanno dovuto cercare di modificare il proprio stile “usuale” proprio per avvicinarsi il più possibile allo spirito del capitolo che era stato loro assegnato e questo, come tu sai, non è affatto semplice. A prima vista, potrebbe quindi sembrare un’opera “schizofrenica” o la raccolta di 5 storie appartenenti a mondi narrativi disgiunti (una parla di ninja, una di corse automobilistiche, un’altra di una tribù di donne guerriere…). Invece, un leitmotiv, un’intersezione, un elemento di continuità c’è! Ed è rappresentato da un personaggio – il Dr. Warui-Haji del sottotitolo – che ricorre ora come protagonista, ora come comparsa. In definitiva la Bio-Armatura Z parla delle peregrinazioni che questi si trova ad affrontare per raggiungere i suoi scopi, secondo il paradigma per cui, anche nello stesso “tempo”, luoghi distanti presentano tecnologie, usi e costumi molto diversi. In due parole si tratta di un piccolo esperimento sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo, dove le due prospettive dovrebbero sostenersi a vicenda per creare un qualcosa di organico e coerente, nonostante le sfaccettate fonti di ispirazione e suggestioni… Speriamo vivamente di esserci riusciti, ah ah ah! Sul sito di ESC è comunque possibile reperire qualche informazione più dettagliata sul volume.