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Weird Book presenta “Nel cuore delle tenebre” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione di Nel cuore delle tenebre, romanzo a quattro mani del già collaudato duo Danilo Arona – Edoardo Rosati, uscito per i tipi di WeirdBook. La quarta:
È una sindrome antica e arcana. Colpisce giovani donne. Che muoiono nel sonno. E con lo scheletro ridotto in frantumi. La diabolica malattia sta continuando a mietere vittime, e nulla sembra in grado di arrestarla. La verità è che non potrà essere la scienza medica ufficiale a fornire la soluzione al mistero. La via è una soltanto: solo chi saprà gettare lo sguardo oltre il confine del conoscibile e sposare le neuroscienze con la negromanzia riuscirà a sciogliere per sempre l’enigma.
Un uomo capace di portare a termine questa missione c’è: si chiama Ludovico Fornari Assante. Ultimo depositario dei segreti di una dottrina remota: la «medicina ectenica», figlia occulta del sapere iniziatico dei Druidi. Ma per svelare il vero volto del killer, il Dottore dell’Impossibile dovrà raggiungere un luogo. Un’autostrada maledetta, abitata da uno spirito rabbioso. E calarsi nel cuore delle tenebre.
TRAVELLERS – LILI REFRAIN “Mana European Tour 2022” Live@Ziggy Club (IT)
Ecco cosa è Lili Refrain dal vivo, in questo momento storico.
Peter Gabriel – The Family And The Fishing Net
Una delle produzioni che preferisco di Peter Gabriel, temibile e febbricitante, un senso del reale che diventa tribale e al contempo surreale. Capolavori…
Addio al maestro della psichedelia: morto l’artista Matteo Guarnaccia | MilanoToday
Su MilanoToday la triste notizia della morte di Matteo Guarnaccia, artista psichedelico e rivolto al mondo sciamanico, visionario di caratura mondiale che, all’improvviso, ha dovuto seguire il flusso in cui si era incanalato fin dalla giovinezza, certo in un modo surreale e catartico, assai diverso dal flusso business che essicca l’anima.
Addio all’artista dello psichedelico. L’illustratore e pittore Matteo Guarnaccia è morto a 67 anni. A dare il triste annuncio la moglie Tiziana, che su Facebook ha scritto così: “Ciao a tutti. Questa notte l’amore della mia vita, Matteo, è andato ‘Across the Universe’, regalando a tutti noi una meraviglia di luce, di immagini, di bontà e di condivisione. Ha disegnato, dipinto tantissime immagini e scritto tanti libri, sempre con leggerezza, intensità e ironia, è stato un docente molto amato”.
Nato a Milano nel 1954, Guarnaccia ha iniziato la sua carriera nella Amsterdam degli anni ’70, dove ha fondato la rivista psichedelica Insekten Sekte. Le sue immagini peculiari gli hanno permesso di collaborare con diverse testate, come l’americana ‘Berkeley Barb’ e l’italiana ‘Fallo!’. Storico del costume, critico d’arte e saggista, ha viaggiato in diversi Paesi per studiare culture anche lontane come quella giapponese e australiana.
Deeply Ordered Chaos – Eurochild Mix. The Cult Ian Astbury Billy Duffy rare live demo
L’epica e l’epopea di una litania ascendente, che modifica la notte dentro.
Cristianesimo psichedelico (parte I): Maria Sabina e l’«eucarestia fungina» – Axis ✵ Mundi
Su AxisMundi operazioni di sincretismo tra cattolicesimo e sciamanesimo, applicati in uno dei territorio più istintivi della Terra: il Messico (ma non solo lì, il discorso poi si sposta anche altrove, ed è tutto un fiorire vegetale). Un estratto:
Il titolo che si propone per questo intervento può sembrare una provocazione bella e buona, un attentato alla sacralità stessa della religione cattolica. Tuttavia, passato il comprensibile trasalimento, proviamo a spiegare le limpide ragioni che ci hanno portato ad adottare una così inconsueta titolazione per presentare questo lavoro. L’idea di questo intervento è nata dalla volontà di proporre un breve ed essenziale ritratto di un’esperienza spirituale, nata dopo la prima metà del secolo scorso, che ha coinvolto in maniera totalmente inaspettata una sciamana mazateca, una “Sabia” (e non una “semplice” curandera come si riporta in alcune biografie), la celebre Maria Sabina. In quelle terre, oltremodo oltraggiate da una predazione secolare, era da tempo in atto un processo sincretistico in cui gli elementi propri dello sciamanesimo dell’area, che ha forti e ovvie comunanze con tutto lo sciamanesimo centro e sud americano ed in cui l’uso delle “piante degli dèi” era elemento costitutivo della consultazione o, comunque, della liturgia, si sono commischiati con il provato cattolicesimo di Maria Sabina che, nonostante l’insorgere della sua vocazione sciamanica e la pedissequa pratica che da certi eventi scaturì, mai smise di partecipare attivamente al processo di apostolato presso il suo popolo, mantenendosi parte attiva di un paio di confraternite, quale, ad esempio, quella del Sacro Cuore di Gesù. In alcune foto la si vede ritratta mentre procede ad incensare i “funghi bambini” (di cui subito dopo si parlerà), prima della seduta di Velada (veglia notturna) a dimostrazione che non v’era contraddizione tra la sua fede e la sua pratica scamanica. V’è da dire, a premessa di tutto, che quindi Lei, come altri sciamani locali, non fece mai opera di proselitismo di una religione basata su un ipotetico “culto del fungo”, non propose revivals nativi, piuttosto Maria Sabina spese i sui naturali e/o soprannaturali talenti, lasciando libero l’interprete di qualificarli secondo il proprio orientamento, in una instancabile opera di soccorso e guarigione rivolta ai suoi conterranei afflitti da numerosi malanni che, da tempo immemorabile, li perseguitano.
“Non ho mai visto i demoni, anche se per andare là dove devo andare, attraverso i domini della morte. Mi sprofondo e arrivo fino in fondo. So cercare nelle ombre e nel silenzio. In questo modo, arrivo là dove le malattie si nascondono. Molto in fondo”.
“Un altro elemento essenziale deve essere preso in considerazione le piante sacre, deità, in sé, agiscono in virtù delle loro proprietà mistiche; cioè non è la pianta propriamente detta che guarisce, ma la divinità, una parte della divinità, o il potere magico con essa nascosto. Affinché la pianta conservi questo potere, e indispensabile adottare tutto un complicato rituale, sia per la raccolta che per la preparazione e la somministrazione; se questo rituale non viene rispettato, essa non ha alcun effetto curativo, poiché non sono le proprietà farmacologiche delle piante che agiscono, ma le loro proprietà mistiche.”