HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per Teoremi incalcolabili
Enormi oceani
Compressioni di un momento torcente lasciato andare sulle rive del cosmo, che è come un enorme oceano psichico, come un infinito bacino cui attingere.
Sconvolgono
Le spettacolarità di un mood interrato nel disinteresse sconvolgono le precisioni del Mercato insensato.
Da qualche parte
Scivoli nei vicoli di Roma medioevale e rievochi i fasti impolverati di mille anni prima: sei il senso stesso dell’illusione temporale, sei ancora qui da qualche parte.
Genio inumano
Colonizzati da eteree implementazioni logiche, non riusciamo più a trovare il filo creativo della psiche espansa, quella resa sublime dal genio inumano.
“Nèfolm e dintorni”, l’ultimo sigillo
Ho chiuso proprio ieri l’editing di un mio racconto, il decimo e ultimo della serie “Nèfolm e dintorni”, le cui prime due puntate Perama e Argyroprateia sono già state edite nella collana di Delos Digital L’orlo dell’Impero, impreziosite dalle copertine di Ksenja Laginja.
Ma cos’è Nèfolm? È la capitale dell’Impero Connettivo, una babele di postumani governati dall’imperatore nephilim Totka_II e dal postumano Sillax; questa metropoli è speculare a Costantinopoli, i quartieri hanno gli stessi nomi e le stesse caratteristiche della Roma sul Bosforo, a sua volta clonata dalla Roma sul Tevere.
Descrivere la visione frammentata e frattalizzata che ho della capitale connettiva è stata un’operazione febbrile, intensa, condensata in un anno e mezzo di lavoro che mi ha coinvolto emotivamente e cerebralmente senza sosta, fino a farmi invischiare nei meandri scivolosi della Mitologia e di ciò che è a essa collegato, fino a rendermi affilato nell’editing intrecciato a spunti e visioni personali, tanto da impacchettare una massa critica di eventi e superare le dimensioni scritte di un normale romanzo.
In questi mesi usciranno tutte le puntate del ciclo, di questa Capitale dello Stato imperante sullo spazio e sul tempo che vive di energia psichica e di illusioni dimensionali; ne sono felice e anche lieto, concludere la serie è stato quanto di più bello e faticoso ricordassi in questi decenni di scrittura, e non vi blandisco se affermo di esserne enormemente soddisfatto.
Appuntamento con Nèfolm, quindi, in quest’illusorio spaziotempo dove ogni sensorialità va vagliata con attenzione.
Mai definitive
Rispetto alle infinitesime perfezioni immaginabili sei complessità destrutturata, immersione mai completa nel compound delle percezioni da continuum, sei come le stagioni mai definitive.
Ritorni nel’alveo
Oltre le colline, la visione appare frattalizzata dal gelo psichico: un altro ritorno a casa.
Modalità impreviste
Colleghi le procedure e le istanze corrugate, come un tessuto raggomitolato; lo fai e non comprendi cosa sta succedendo, perché il continuum ti ha risposto in modo imprevisto.
Verso l’inumano
L’appello è stato ascoltato, ma non vinto. E cosa avrà mai importanza in questo contesto, cosa mai significherà essere indiscreti e incarnati quando la soluzione è destrutturare, togliere ogni valore?