30 Maggio 2020 alle 15:57 · Filed under Cognizioni, Connettivismo, Creatività, Editoria, Experimental, Kipple, Letteratura, SF and tagged: Alessandra Cristallini, Andrea Pomes, Denise Bresci, Domenico Mastrapasqua, Fernando Fazzari, Francesca Conforti, Francesca Fichera, Francesco Verso, Giovanni Agnoloni, Giovanni De Matteo, Giulia Abbate, Interrogazioni sul reale, Ksenja Laginja, Luca Cervini, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Mariasilvia Iovine, Mario Gazzola, Matteo Barbieri, Produco, Ridefinizioni alternative, Roberto Bommarito, Roberto Furlani, Uduvicio Atanagi, Ugo Polli, Valeria Barbera, Verso il mainstream
Un’opera che ho amato curare, in compagnia di Lukha B. Kremo – vero creatore dell’idea – e Giovanni De Matteo, è NeXT-Stream. Oltre il confine dei generi, antologia multiautoriale edita da Kipple Officina Libraria che indaga le relazioni tra letteratura di genere e quella non di genere, spesso etichettata come mainstream.
L’idea di questa raccolta è ormai un patrimonio di qualche anno fa: cercare di sdoganare i connettivisti dalla fantascienza, nostro nido eletto. Non è stato facile perché siamo un movimento, prima che un “tipo di scrittura o un gruppo di tematiche”, come spesso si sente dire e negare contemporaneamente.
Abbiamo cercato di lavorare privilegiando il principio della massima inclusività possibile dei diversi approcci, con il proposito di fornire uno spaccato variegato e attendibile della complessità da cui muovevamo.
Nella selezione potrete quindi imbattervi in una raccolta eterogenea di sensibilità e di punti di vista sulla scrittura non di genere o, per meglio dire, oltre i generi: contaminazioni di poliziesco e fantascienza che gli appassionati di entrambi i generi potrebbero con qualche fatica incastrare sotto una definizione univoca: scorci del futuro narrati secondo una prospettiva iperrealista; incursioni nel surreale e nel metafisico; soluzioni riconducibili alla literary fiction. E spesso potrete trovare diversi di questi approcci all’interno dello stesso racconto, proprio come se, parafrasando una precedente pubblicazione che ci è particolarmente cara, ogni racconto non fosse altro che il frammento di una rosa olografica.
L’intento non è stato di proporre una nuova antologia dei connettivisti, bensì percorrere una strada nuova provando a definire il Movimento quasi snaturandolo, trascinandolo lontano dalla sua culla naturale, la fantascienza, e chiamandolo a fare i conti con forme letterarie diverse declinato secondo i codici della distopia o dello straniamento culturale, a seconda del racconto.
Quello che in un’ultima analisi ci interessava, era proporre un bel libro di narrativa contemporanea, al passo con i tempi che corrono.
La realtà ha altri aspetti, se la osservate bene. L’opera è disponibile sul sito della KippleOfficinaLibraria sia in digitale (3.95€) che in cartaceo (15.00€), cliccando qui.
Quindici autori hanno interpretato il tema di NeXT-Stream: Umberto Pace, Lukha B. Kremo, Filippo Carignani Battaglia, Marco Milani, Domenico Mastrapasqua, Sandro Battisti, Fernando Fazzari, Roberto Furlani, Mario Gazzola, Roberto Bommarito, Francesco Verso, Giovanni Agnoloni, Denise Bresci, Ugo Polli, Giovanni De Matteo; la copertina è di Luca Cervini.
Nel 2018 è uscito il seguito, NeXT-Stream. Visioni di realtà contigue, antologia curata da Lukha B. Kremo e da Giulia Abbate, vincitrice del Premio Italia 2019, sempre in digitale (3.95€) e in cartaceo (15.00€):
La realtà contigua è un altrove che è già qui: è l’irruzione del non familiare in un contesto già spiazzante, nel quale i personaggi si muovono attingendo a competenze misteriose, istintive, seguendo pulsioni di vita, confidando nella possibilità di cogliere qualcosa di vero ovunque si trovino a vagare.
L’idea di NeXT-Stream si è concretizzata con il volume del 2015 (NeXT-Stream. Oltre il confine dei generi). Si è trattato di coniugare la letteratura di genere, in particolare quella di fantascienza, contaminata, anzi miscelata con altri generi e con il mainstream. Una fantascienza light, dove i cliché dei generi sono dilatati in una storia che soprattutto mette in dubbio la propria realtà quotidiana. Una volta la chiamavano letteratura fantastica, un vasto contenitore che con il postmoderno sminuzzamento dei subgeneri molti confondono con il fantasy o il weird che in realtà ne fanno parte.
Hanno interpretato questo nuovo tema di NeXT-Stream quattordici autori : Giovanni De Matteo, Alessandra Cristallini, Andrea Pomes, Linda De Santi, Domenico Mastrapasqua, Marco Milani, Matt Briar, Laura Silvestri, Irene Drago, Franci Conforti, Valeria Barbera, Stefano Trucco, Sandro Battisti, Francesca Fichera. Cover di Ksenja Laginja.
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23 febbraio 2016 alle 08:16 · Filed under Accadimenti, Creatività, Experimental, Fantastico, Letteratura, Presentazioni and tagged: Denise Bresci, Genova, Giovanni Agnoloni, Ksenja Laginja, Performance, Ugo Polli
Evento molto interessante il prossimo weekend a Genova, come segnala Giovanni “Kosmos” Agnoloni; riporto qui sotto il post e auguro grandiosità a tutti.
Venerdì 26 febbraio, alle ore 18, alla libreria “Falso Demetrio”, in via San Bernardo 67/R, presenterò l’antologia L’amore al tempo dell’apocalisse. Racconti da un futuro prossimo (Galaad Edizioni), a cura di Paolo Zardi, con quattro dei ventidue co-autori, Denise Bresci, Carlo Vanin, Ugo Polli e Silvia Zagolin.
Pagina evento: qui.
Sabato 27 febbraio, sempre alle ore 18, presso il pub Kowalski, in via dei Giustiniani 3/R, parteciperò a un reading connettivista con Ksenja Laginja e Ugo Polli, dal titolo – non a caso – Oltre l’Apocalisse. Leggerò brani tratti dalla mia serie narrativa “della fine di internet”.
Pagina evento: qui
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4 Maggio 2015 alle 19:47 · Filed under Creatività, Fantastico, Interviste, Letteratura and tagged: Denise Bresci, Filippo Radogna, Interrogazioni sul reale, Ridefinizioni alternative, Ugo Polli, Verso il mainstream
Bella intervista a Denise Bresci e Ugo Polli su La zona morta da parte del buon Filippo Radogna, sempre attento alle declinazioni dell’attuale Fantastico. Un estratto:
AVETE MAI SCRITTO MAINSTREAM, PENSATE DI FARLO NEL FUTURO?
UGO: Temo che noi si sia sempre scritto mainstream, contaminato e filtrato dalla nostra sensibilità di genere. “Requiem” è una storia di guerra partigiana, prima di essere un giallo; “Il peso del mondo”, prima di essere un racconto di fantascienza, racconta il Vietnam e l’Lsd, Ginsberg e Cimino. Crediamo che, oggi, l’elemento fantastico non possa e non debba essere prevalente: lo utilizziamo perché non possiamo farne a meno. Crediamo anche che, fortunatamente, sia passato una volta per tutte il tempo in cui era sufficiente “l’idea meravigliosa”, senza curarsi di trama, spessore dei personaggi, qualità e sensatezza dei dialoghi.
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