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Il palazzo di Daphne, Sandro Battisti, Delos Digital. A cura di Barbara Anderson – LES FLEURS DU MAL BLOG


Su LesFleursDuMal’s blog una bellissima recensione di Barbara Anderson al mio Il palazzo di Daphne, uscito recentemente per i tipi DelosDigital nella collana dedicata ai miei scritti imperiali, L’orlo dell’Impero (cover di Ksenja Laginja); vi lascio alla rece integrale:

Vi è mai capitato di fare un viaggio e trovarvi in un luogo completamente estraneo, così lontano dalla vostra cultura, dal vostro concetto legislativo, politico e sociale e sentirvi curiosi ma spaesati? Ecco la prima volta che ho visitato l’Impero Connettivo di Battisti mi ero sentita così; spaesata, tutto prendeva una forma complessa ma allo stesso tempo familiare, era come aprire gli occhi e tagliare, e sezionare la realtà per poterla attraversare e vedere oltre, vederla nel suo aspetto più intimo e profondo.
Vi garantisco che la curiosità e l’entusiasmo erano sempre in crescendo pagina dopo pagina e senza che nemmeno me ne rendessi conto quell’impero cominciò a diventare familiare, riuscivo a percepire quel flusso di energia, riuscivo ad avere la visione di quello che accadeva; di quei portali spazio temporali in cui la materia si dissolve per assumere forme alternative che spostandosi si ricongiungono al di là di un tempo passato e diretto verso quello che non solo è il presente narrativo della storia di Battisti ma anche il tempo futuro.

Se ti lasci andare a quell’energia, se ti lasci trascinare e travolgere dal flusso, tu stesso diventi parte integrante di quel flusso e io ad oggi posso dirvi che per quante volte attraverso i racconti di Battisti ho visitato l’Impero Connettivo a questo punto dovrei aspettarmi se non la cittadinanza almeno la residenza perché ogni volta che ci torno resto affascinata e incantata da quei luoghi, da quella connettività potente, da quella prosa che riesce a penetrare la superficie del mio corpo e riesce a raggiungere la mia anima e ogni residuo atavico cellulare che mi porto dietro come un fardello segreto del mio DNA.
Io adoro la scrittura di Battisti e non lo dico così per dirlo; le sue parole, le sue descrizioni a tratti olografiche mi danno la sensazione di fluttuare nello spazio e non mi sento estranea ma parte integrante del tutto.

Il racconto di cui vi parlo oggi è ora uno dei miei preferiti di questo autore; quello che mi ha trasmesso più energia di tutti gli altri, è come se scrivendo Battisti si nutrisse di quell’energia, la inglobasse nella mente per rilasciarla attraverso l’inchiostro e le parole, tanto che questa energia sembra essere in crescendo, amplificarsi di volta in volta. O lui sta diventando sempre più bravo o io sto diventando sempre più recettiva o forse, anzi quasi sicuramente entrambe le cose.
Il personaggio che incontriamo oggi è il postumano Miliox, uno dei funzionari più influenti dell’impero Connettivo; sottoposto di Sillax e Ministro dell’Imperatore Totka_II. Questo aristocratico post umano è uno dei miei preferiti. Ha un potere eccelso che crea un connubio straordinario con energia e arte e mi ha letteralmente incantata per il suo carisma, la sua forza, la sua visione atavica multidimensionale.

In un racconto dove tutto si ripete e si rinnova, dove i ringiovanimenti quantici, le mutazioni, la sperimentazione, collimano e creano delle nuove realtà appunto rinnovabili, dinamiche. Accanto a lui il suo fedele servo Arianey che in base alle necessità del suo superiore cambia ruolo. La prosa è cosmica, atavica, futuristica che trasmette al lettore un’universalità essenziale unica che faccio fatica persino a trovare le parole per descriverla.
Tra ondate psichiche, flussi di pensiero, sentieri e traiettorie che si decodificano, che si aprono lasciandoci attraversare quell’energia intensa che sembra accumularsi, sovraccaricarsi, pronta a esplodere in una propulsione spazio temporale liberando la propria coscienza. Arte che richiede esperienza, forza, impegno e concentrazione.
Miliox e le sue capacità sono straordinarie ma straordinario è anche il suo servo capace di assorbire non solo quel flusso ma di fare anche da luce, da guida, da àncora di salvezza, un porto sicuro su cui tornare perché quando ci si mette a contatto con il flusso c’è il rischio di perdersi.
Hagia Sophia è il luogo dove si muove l’essenza fluviale di Miliox anche conosciuto appunto come il Palazzo di Dafne originalmente costruito dall’Imperatore Giustiniano, una struttura architettonica bizantina meravigliosa, una delle ali principali del Gran Palazzo di Costantinopoli (Istanbul) che prese il nome dalla statua di Dafne che fu portata lì da Roma.

Cosa accade quando le realtà quantiche si agganciano connettendosi alla Mitologia? Vi assicuro che si sente, si percepisce, quella carica energetica che sembra esplodere dalle pagine stesse. Se avete mai visitato il Gran palazzo di Istanbul sarete rimasti affascinati anche da meravigliosi mosaici che ci sono al suo interno oltre la meravigliosa struttura architettonica, ma è nell’arte e nel concetto artistico di Nèfolm e dei quadri olografici che vi vorrei portare perché quegli ologrammi che si aprono come dei fiori che sbocciano, avvolgono, coinvolgono e travolgono il lettore con tempeste cognitive spettacolari.

Un cielo che si oscura è presagio di tempesta. Un’energia che si accumula è presagio di scoperta. Che cos’è l’eternità se non un gioiello universale incastonato nell’infinito? Che cos’è la realtà se non una menzogna e un inganno? L’impero connettivo è lo specchio dimensionale che riflette, che proietta, che trasporta e che trascende.

Spesso bisogna fare un passo indietro prima di poter andare avanti, così attraverso il passato, la storia, l’arte, Battisti ci rivela attraverso il sacrificio di Proserpina, il dolore di sua madre Demetra e la volontà oscura di Ade.

Le origini assolute.

Ciò che adoro di Nefolm è il modo in cui si controlla la popolazione con argomenti alti che elevano l’esistenza. Tra barbari siderali assetati di prosperità, tra il dolore biologico che ci ricorda le nostre origini e la nostra fragilità ed esalta la forza della mente. Chi è questa dea bianca se non lo spirito femminile necessario alla comprensione del tutto? Una dea bianca che attraversa l’abisso oscuro è luce o diventa oscurità lei stessa?

Cosa accade quando il caos si mescola all’ordine? Destabilizza.
Tutto ciò che esiste e che è esistito appartiene a una volontà superiore al caso?

Non posso raccontarvi altro che dovete scoprire da soli in questo viaggio di incanto e rivelazione. Roma, Costantinopoli, Nefolm: il tutto, il niente, l’alfa e l’omega che sono sospesi ai confini tra l’universo e la psiche umana.

Splendido racconto uno dei miei preferiti di Battisti.

Se vedete una libellula ricordatevi cosa rappresenta: simbolo di trasformazione e mutamento la libellula è guida ed equilibrio là dove tutto sembra stasi, muta con l’inganno.

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