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Archivio per novembre, 2015

Emergenza di Stato – Carmilla on line ®


Due post odierni di CarmillaOnLine che delineano ben bene ciò che sta succedendo in Europa e, più largamente, nel mondo. Da pensare bene a cosa c’è scritto qui:
Mentre la Francia entrava in Stato d’Emergenza permanente, anche la capitale amministrativa e politica dell’Unione Europea è stata militarizzata e messa in totale stato d’assedio.
Uffici e scuole chiuse, strade deserte, metropolitana bloccata, pattuglie armate e mezzi blindati ovunque, rastrellamenti, perquisizioni, retate.
Ai cittadini è stato prescritto di non affacciarsi alle finestre, e se l’avessero fatto, di non comunicare a nessuno ciò che avrebbero visto.
Non è la trama d’un episodio di Black Mirror, né del prequel di The Walking Dead, è successo a Bruxelles, sta in gran parte ancora succedendo, ed è stato giustificato con la caccia a un singolo presunto terrorista, del quale non si sa bene neanche se sia ancora affiliato o già dissociato e in fuga anche dall’ISIS, e che comunque non è stato trovato.
Nessuno ha protestato più di tanto per la clamorosa sospensione della democrazia e dello stato di diritto, seguita ai roboanti proclami sull’imperativo categorico di difendere a ogni costo le conquiste della Civiltà Occidentale come la democrazia e lo stato di diritto.
Le prove tecniche di golpe sono perfettamente riuscite.
Non che le classi dirigenti abbiano davvero urgente bisogno d’un golpe militare vecchio stile, ormai la democrazia in Europa è appena un sipario, e neanche di velluto pesante, è una tendina della doccia di plastica trasparente.
Comunque adesso sappiamo per certo che in nome d’una sicurezza impossibile gli europei sono prontissimi a buttare nel cesso anche questa tendina, e consegnarsi a una dittatura militare che, nel loro interesse, gli vieta anche di affacciarsi alle finestre
Intanto in Italia, Renzi promette di controbilanciare il giro di vite poliziesco con qualche elemosina alla “Cultura”.
“Per ogni telecamera nuova che viene installata vogliamo un nuovo regista teatrale che sperimenti” ha detto testualmente il nostro Cazzaro in Capo. Magari un nuovo regista che metta in scena una versione sperimentale di “1984” durante la quale tutti gli spettatori vengano schedati.
Non ci resta che aspettare che le telecamere di controllo riprendano uno scambio di bustarelle, perché le classi dirigenti italiche riscoprano la sacralità del garantismo, e l’inviolabilità della privacy. La loro.
Dopo il teatro sperimentale, quale altro baluardo della nostra Cultura il governo s’impegnerà a sostenere in funzione antiterrorismo? In questi giorni Salvini e Sallusti hanno molto insistito nel dire che il crollo della Civiltà Occidentale cominci nelle scuole che non fanno il presepe. “Uno dei principali Valori dell’Occidente” l’ha testualmente definito Sallusti di fronte a un’accigliata Gruber in giubbotto di pelle steampunk. Renzi potrebbe quindi decretare il presepe obbligatorio in tutti gli edifici pubblici e privati. Il decreto Cupiello.
A sostenere il vero principale Valore dell’Occidente, lo shopping più o meno natalizio, ci penserà l’indotto del giro d’affari bellico.
E poi qui:

Prima si poteva parlare di politica ambigua della Turchia di fronte allo Stato Islamico. Ora, dopo gli ultimi fatti come l’abbattimento del caccia russo in Siria, è chiaro ed evidente che la Turchia è complice dei terroristi dell’ISIS. Provate a immaginare se durante la guerra nei Balcani la Grecia avesse abbattuto un aereo della coalizione perché “avrebbe violato” lo spazio aereo ellenico… il finimondo!

La realtà dei fatti è che se la NATO, e con essa l’Italia, sostiene i paesi che proteggono l’ISIS e che anzi lo alimentano coma la Turchia, l’Arabia, il Qatar, ciò significa due cose:
1. che siamo parte di questa strategia del terrore che viaggia sopra un mare di petrolio e qualche paese membro è più invischiato di altri (vedi USA)
2. che quindi invece di combattere l’ISIS facciamo i pesci in barile per non pestare piedi più potenti, quelli di chi ci toglierebbe il tubo della benzina.

Adesso l’Europa ha questa bella pesca della guerra in casa. Esattamente quello che volevano i neocon che condizionano pesantemente da sempre la politica della Casa Bianca. Tenere l’Europa come cane fedele dentro il progetto imperiale statunitense di aggressione a est contro la Russia.
E i governi europei già divisi sull’immigrazione e su tante altre questioni, privi di una politica estera coerente, ma ognuno per sé e tutti per l’austerity, al netto degli esercizi muscolari francesi e inglesi, non stanno facendo nulla di concreto per la nostra sicurezza, per riportare l’Europa a condizioni di convivenza sociale e civile accettabili. Anzi, seguono docili il loro padrone che aveva iniziato a implicarli in questa escalation già tre anni fa con il golpe eterodiretto della NATO in Ucraina.

Ci sono gli imbecilli e i trombettieri dei falchi USA che seguirebbero di guerra in guerra la dottrina USA dei bombardamenti con la scusa della “guerra di civiltà”.

Poi ci sono gli armieri che sono quelli che continuano a fare affari con i paesi complici diretti dei terroristi, vendendo loro le armi con il placet e il sostegno della Pinotti e di questo governo.

E poi ci sono i media, che alimentano il clima di emergenza bellica, che agiscono in tandem con i governi della Troika, i quali colgono la palla al balzo per toglierci libertà fondamentali e sospendere diritti essenziali per la democrazia come quelli di manifestazione. Ovviamente dopo aver già attaccato la nostra Costituzione con le controriforme di stampo autoritario.

Se non comprendiamo questa situazione e non capiamo che questo terrore è il frutto velenoso dell’Occidente, che ben ha saputo gestire con le sue intelligence e i suoi complici mediorientali, l’odio accumulato in duecento anni di colonialismo e di righe tracciate alla cazzo e per interessi propri sui territori del Medio Oriente, siamo destinati a essere sudditi che credono di essere cittadini, ma che in realtà si bevono ogni storiella sull’islamista in fuga, e non vedono oltre e subiscono passivamente lo stupro di centocinquant’anni di diritti conquistati e di democrazia ottenuta con dure lotte e con la Resistenza. Siamo, in altre parole, destinati a essere carne da cannone, manzi inconsapevoli al macello.

La stragrande maggioranza delle persone non si è ancora resa conto di cosa significhi fare la guerra sul serio. Ed è già troppo tardi, soprattutto in Italia. La strategia della rana bollita sta funzionando eccome.
Questo è il quadro della situazione.

Simbologie estese


Le simbologie sono arcane estensioni del Nulla senziente, da comprendere e forse ancor di più, da percepire.

Linee di conduzione


Dislocato sulle linee di conduzione, osservo le tue paranoie farsi vivide e interiori.

Prepuzio


Il prepuzio esce dall’angolo e si colloca a metà strada tra te e le evenienze.

Algernon Blackwood reading Pistol Against a Ghost (7/5/1948) | YouTube


Non sapevo di questo reading. Imperdibile, per chi conosce Algernon Blackwood.

Il dono acido


Genomi lasciati appesi sulle fitte linee della luce, anamnesi prese pedissequamente dopo ogni parola detta e per questo mostrate piene di acidula comprensione.

Guardarsi dentro


Non v’è estrazione oltre la distinzione psichica del mio interiore, non v’è alcuna differenza nel constatare la decadenza nel vuoto che sperimento all’improvviso, quando mi guardo dentro.

Battaglia perversa


Mischio ogni parola all’interno della complessità modulare del tuo sguardo, filtrando ogni deviazione perversa del percorso mistico che ho intorno.

Il dovere


Il fattore rischio si appropria delle fantastiche estensioni del luogo sospeso. Integrarsi con ogni quieto frattale, e mostrarsi oltre le barriere…

AA.VV.: Nuovi incubi – I migliori racconti weird” | Ver Sacrum


Su Versacrum la recensione all’opera Nuovi incubi – I migliori racconti weird, di Autori Vari, pubblicazione delle Edizioni Hypnos che così inaugura la nuova collana “Modern Weird”.

Nella recensione viene presentata anche una definizione assai esaustiva di cosa è il weird:

In effetti  questo termine non è facilmente collocabile e può essere rinvenibile nei generi più disparati pur appartenendo a dei sottogeneri identificabili come il racconto di fantasmi, il fantasy, lo strano e l’orrore cosmico. Essere “weird” è più un’attitudine e uno stato mentale che porta a far fuoriuscire il materiale sepolto nell’inconscio: e forse, da questo punto di vista, il più grande rappresentante del genere è l’inglese Robert Aickman la cui produzione non è classificabile in nessun filone particolare di quelli citati pur essendo prossima in un modo tutto suo a ognuno di essi. Attualmente dopo Aickman il più grande rappresentante del “weird” è invece Thomas Ligotti, il cui approccio non convenzionale alla materia horror non a caso è stato molto apprezzato dal leader del leggendario gruppo musicale dei Current 93, David Tibet. L’antologia di cui qui si parla è un ottimo esempio di quanto sopra detto:  gli scrittori presenti si caratterizzano per una genuina propensione al bizzarro e al macabro. Ci sono fra loro racconti diversissimi che tuttavia hanno in comune la volontà di andare oltre gli schemi codificati.

Un altro eccellente colpo dei tipi Hypnos, sempre in prima linea e sempre capaci di reperire del materiale assolutamente all’altezza della loro fama.

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