HyperHouse

NeXT Hyper Obscure

Archivio per gennaio, 2013

“Sentieri di notte” – Giovanni Agnoloni | Recensione di Temperamente


Bella recensione a Sentieri di notte, il romanzo dio Giovanni “Kosmos” Agnoloni, da leggere su Temperamente.it.

Agnoloni gestisce abilmente i diversi punti di vista e ci regala un romanzo stilisticamente scorrevole, in cui si incontrano descrizioni geografiche, analisi scientifiche, riferimenti storici e filosofici e da cui si intuiscono (senza che la narrazione ne venga mai appesantita) una profonda cultura e una lunga ricerca spirituale.

La conclusione può riassumersi in quello che è stato lo slogan del primo festival connettivista svoltosi a Roma alla fine di ottobre: “Dove stiamo volando?”. Agnoloni alza il sipario e ci lascia gettare uno sguardo su come potrebbe essere la post-umanità. Un mondo in cui gli androidi non “sognano pecore elettriche”, ma compiono un percorso di evoluzione spirituale: non l’uomo che diventa macchina, dunque, ma la macchina che si umanizza.

Un vero plebiscito per il romanzo di Kosmos; ed è solo l’opera prima. Complimenti, di nuovo.

La cattedrale gotica


Le macerie attorno alla cattedrale gotica la ostruiscono e la rendono antica, pregna di vibrazioni; le macerie sono frattalizzazioni della palta e ostruiscono la visuale con un magnifico esercizio di fantasia esplorativa che solo te puoi operare.

Filmhorror – Il ritorno


Ha riaperto i battenti il sito della FilmHorror.com, dopo un periodo di ristrutturazione assai felice, a giudicare dai risultati che potete verificare voi stessi; molte sezioni aggiuntive rispetto a prima sono state inserite per mostrare il mondo di riferimento della FilmHorror in cui, bisogna ricordarlo, c’è un connettivista della prima ora: Francesco “DeadToday” Cortonesi.
Il target dell’universo appassionato di cinema horror e non solo, di cultura fandom, è tornato sotto il dominio della FilmHorror, anche dal punto di vista produttivo: sono davvero contento di dare questa notizia.

Alla vigilia di WAR: otto domande per Dario Tonani


Intervista diretta e concisa questa fatta a Dario Tonani dalla Tela Nera.

Parlando del servire una comunità – hai un lettore tipo, un destinatario ideale della tua narrativa? Ti risulta che coincida coi tuoi lettori reali? O non hai un bersaglio specifico, in mente, quando scrivi?
No, non ce l’ho. Sono un apolide dei generi. Soprattutto a livello di racconto ho differenziato molto i miei target, scrivendo SF, horror, fantasy, thriller, noir, gialli. Mi considero ancora nella fase in cui cerco di smarcarmi da certe etichette onestamente un po’ strettine. Non so quanto durerà. Circa i miei lettori reali, ho scoperto che ogni opera tende ad avere i propri: la fantascienza – come in genere le action stories – rimane essenzialmente di pertinenza maschile, mentre basta allontanarsi di qualche passo, con lo steampunk, per scoprire che i lettori sono soprattutto lettrici. Ah, recentemente ho anche scritto una storiella d’amore (per l’ultima antologia “365” di Delos), ma in realtà – era inevitabile! – volano sberle più che baci!

Otto domande in sequenza, ficcanti e determinate, che denotano Dario come scrittore non solo di genere, ma votato verso un’universalità più ampia, verso il mainstream. Buon lettura.

Operaperta


Operaperta è un esperimento collettivo di creazione grafica. Guidati da Francesco D’Isa, artista grafico conosciuto e apprezzato dalle parti connettiviste su NeXT e non solo, altri artisti grafici italiani ed europei si cimentano con un semplice percorso creativo: uno di loro ha un’idea e inizia a svilupparla, gli altri la completano in passi successivi, fino alla vendita della figura al prezzo di 2.5€. Massimo sostegno all’iniziativa.

Avviso Tersicore


Chiedo scusa ma Tersicore stasera non va in onda per problemi improvvisi. Vi chiedo di pazientare fino alla settimana prossima. I sorry…

Kipple.it: Rabbia. Ovvero quando anche Palahniuk scrive fantascienza


[Letto su KippleBlog – ovvero come il mainstream arriva alle avanguardie e potenzialmente, quindi, al Connettivismo]

Chuck Palahniuk

Chuck Palahniuk (Photo credit: tr.robinson)

Come diceva Rant Casey, scrive Chuck Palahniuk nel suo romanzo del 2007 Rant (Rabbia), la gente ti rende famoso parlando male di te finché sei vivo, oppure cantando le tue lodi quando non lo sei più. Per sua fortuna, Palahniuk ha ragione solo in parte. Se è vero alcuni lettori storcono il naso solo sentendone il nome, non esitando a parlarne male, l’autore statunitense ha saputo comunque raccogliere moltissimi consensi, anche oltreoceano, pur essendo fortunatamente ancora fra noi. Non a caso il suo sito ufficiale si chiama The Cult (Il Culto). Un autore complesso come Palahniuk tende a provocare reazioni opposte. O lo si detesta. Oppure lo si ama.
Detto così, è vero, sembra un po’ un cliché. Ma c’è un fondo di verità. Durante il tour promozionale del suo libro Haunted (Cavie), libro strutturato come raccolta di diversi racconti sullo sfondo di una storia che li collega tutti, molte furono le persone (settantatré per l’esattezza) che sentendolo leggere il racconto Guts (Budella) persero i sensi. Le descrizioni molto crude – il racconto narra la vicenda di una masturbazione dall’esito a dir poco fallimentare – hanno di certo contribuito all’incidente, ma non è da sottovalutare nemmeno l’effetto che l’autore stesso, per via dell’aura trasgressiva che lo circonda, è riuscito a trasmettere al pubblico.
E se la realtà non fosse altro che una malattia? si domanda Palahniuk in Rant. La sua missione sembra proprio quella di utilizzare questa patologia che è la realtà, sviscerandola, e mostrandoci come sia possibile modificarla. In nessuno dei suoi romanzi il protagonista muore, né mai morirà, per scelta dichiarata dell’autore. Per quanto estremi possano essere i suoi romanzi, dietro a quella coltre malata, si rivela sempre una positività di fondo che caratterizza lo stesso Palahniuk.

Leggi il seguito di questo post »

Ubiquo


Il tremore ha preso possesso delle mie membra articolate nel campo psichico. Mi lascio andare, un istante soltanto, fino a sentirmi disincarnato e ubiquo.

Distanza dalla perfezione divina


Rimangono serie indefinite di prove, e concetti in embrione, cose da definire maggiormente che non si trovano poi nella propria psiche se non dopo un estenuante tirocinio cerebrale; sono capacità limite di elaborazione postumana che non disperdono i risultati, e che però palesano la lontananza della perfezione divina.

Approfondire il Connettivismo – p.4


Quarta e ultima puntata per l’intervista che Daniele Imperi ha fatto a me, relativamente al Connettivismo (la prima parte verteva sulla definizione di Connettivismo, la seconda sulla scrittura connettivista e la terza sulla lettura di storie connettiviste) mentre questa riguarda gli approfondimenti.

E nell’epilogo del vostro Manifesto – un poema in prosa tributo al linguaggio e alla filosofia – scrivete:

Viviamo nella connessione e siamo protesi verso il futuro. Per questo

NOI SAREMO TUTTO

Suona quasi come una minaccia :)

La sensazione è quella classica degli alieni in mezzo a noi. Sto facendo ironia, ovviamente, però vorrei che spiegassi ai lettori questa epica conclusione del vostro Manifesto.

Perché ha un senso olistico, di connessione totale, un’olografia sinestetica che coinvolge tutto e ogni cosa. È l’essenza stessa del Connettivismo.

Krysalisound

Contemporary resonances of calm and slow music

©STORIE SELVATICHE

C'ERA UNA VOLTA, UNA STORIA SELVATICA...

my low profile

Vôla bas e schîva i sas

Komplex

Galdruxian Actions for Galdruxian People

Pomeriggi perduti

quasi un litblog di Michele Nigro

maurizio landini

poesia e scrittura

Architetture Minimali

Blog di Stefano Spataro

Myrela

Art, health, civilizations, photography, nature, books, recipes, etc.

A Cup Of History

Storia e Archeologia... nel tempo di un caffè!

Axa Lydia Vallotto

Un giorno dominerò la galassia. Nel frattempo scrivo.

LES FLEURS DU MAL BLOG

Benvenuti nell'Altrove

The Sage Page

Philosophy for today

Sobre Monstruos Reales y Humanos Invisibles

El rincón con mis relatos de ficción, humor y fantasía por Fer Alvarado

Gerarchia di un’ombra

La Poesia è tutto ciò che ti muore dentro e che tu, non sai dove seppellire. ( Isabel De Santis)

A Journey to the Stars

Time to write a new Story

Rebus Sic Stantibus

Timeo Danaos et dona ferentes

The Paltry Sum: Detroit Richards

Culture, Music, Reviews, Poetry and More . . .

chandrasekhar

Ovvero come superare l'ombra, la curva della luna, il limite delle stelle (again)

AUACOLLAGE

Augusta Bariona: Blog Collages...Colori.

The daily addict

The daily life of an addict in recovery

Tiny Life

mostly photos

SUSANNE LEIST

Author of Paranormal Suspense

Racconti Ondivaghi

che alla fine parlano sempre d'Amore

The Nefilim

Fields Of The Nephilim

AppartenendoMI

Ero roba Tua

Creative T-shirt design Mart

An Online Design Making Site

Sanguinarie Principesse

E del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia. (N. Hikmet)

ADESSO-DOPO

SCIVOLO.

Unclearer

Enjoyable Information. Focused or Not.

Free Trip Downl Hop Music Blog

Free listening and free download (mp3) chill and down tempo music (album compilation ep single) for free (usually name your price). Full merged styles: trip-hop electro chill-hop instrumental hip-hop ambient lo-fi boombap beatmaking turntablism indie psy dub step d'n'b reggae wave sainte-pop rock alternative cinematic organic classical world jazz soul groove funk balkan .... Discover lots of underground and emerging artists from around the world.

boudoir77

"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.

Stories from the underground

Come vivere senza stomaco, amare la musica ed essere sereni

Luke Atkins

Film, Music, and Television Critic

STAMPO SOCIALE

Rivista di coscienza collettiva

La Ragazza con la Valigia

Racconti di viaggi e di emozioni.

simonebocchetta

Qui all'ombra si sta bene (A. Camus, Opere, p. 1131)

TRIBUNUS

Duemila anni di Storia Romana

Alessandro Giunchi

osirisicaosirosica e colori

Dreams of Dark Angels

The blog of fantasy writer Storm Constantine

Bagatelle

Quisquilie, bagatelle, pinzillacchere...