HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per dicembre, 2014
Ricchezze nascoste
Ho la sensazione di partecipare a lauto banchetto psichico, dove mostrare le ricchezze siderali di essenze inumane nascoste in ogni singolo atomo di consapevolezza in me.
It’s what we do
Quello che facciamo è uno splendido boost appeso sulle barriere dimensionali, sciolte abbattute da colpi di maglio psichico e psichedelico, continue sopraffazioni dell’inutile lasciando andare il fiume senza fine della coscienza.
Potere siderale
Mi distendo oltre le barriere dimensionali e attendo la perfezione farsi continuamente olografia
dosati i complessi alchemici della consapevolezza e così
le porte percettive sono dissolte dal potere siderale.
Dario Tonani • “Vigilia da cani” e Buon Natale a tutti!
Sul sito di Dario Tonani un suo raccontino in lettura estrapolato dalla raccolta 365 racconti di Natale, edita dalla Delos Books. Lo segnalo leggermente fuori focus, ma il periodo è sempre quello e il mood offerto da Dario è sempre eccellente.
Cani.
Merda!
La notte di Natale è perfetta per rubare. Ma non coi cani. Ho appena scavalcato il recinto e ora sono dentro. Stringo entrambe le mani sul calcio della pistola. Ci sono due teorie: 1) spari, e i cani se la svignano con la coda tra le gambe, fine della storia; 2) spari e i bastardi ti sono addosso, fine della storia.
Fa un freddo… bestia. Non mi va neppure di nominarla la carogna che ringhia a dieci passi da me. Sto gelando, paralizzato dalla paura. Non ho portato né polpette né croccantini. Solo carne fresca e palpitazioni a mille. Per una volta, fare il Santa Klaus mi avrebbe detto bene.
Il cane mi squadra, non ha fretta. Sa che sono suo.
Guardo la pistola in fondo alle mie braccia. Mi chiedo quando cazzo ho sbagliato. È perché mi sono appena fatto di coca, vero? Problema semplice, soluzione semplice: non sono abbastanza lucido nelle decisioni che contano.
Cani.
Merda! La mia è solo una scacciacani.
Il bastardo attacca ad abbaiare. Vuol giocare al gatto col topo.
Strizzo gli occhi per guardare oltre il lampione alle sue spalle, nella luce arancio del piazzale di carico. C’è qualcuno steso a terra, davanti alle saracinesche. “Chi c’è… lì con… te?” geme inciampando nelle parole.
Il cane guaisce, indietreggia, volta la testa. Lo seguo, pistola in pugno, braccio steso nel buio. Trenta passi.
“Chi… sei?”. L’uomo ha picchiato la testa, boccheggia, stacca la nuca dall’asfalto. “Sei… un medi… co?”.
Il cane si allontana verso le saracinesche, il suo dovere l’ha fatto.
“Cos’è, una… pistola?”.
Rinfoderò l’arma nei jeans e mi chino su di lui. “Dove?” chiedo.
“Nel cam…” indica una grossa motrice con lo sportello aperto. Chiude gli occhi, sviene. Riconosco le crisi d’asma, quando ne vedo una. Mio padre ci è morto. Corro al camion, salgo, con entrambe le mani cerco a tentoni sul cruscotto. Trovato!
Per un istante, incrocio nel parabrezza lo sguardo del cane. Smonto. L’uomo ha le palpebre serrate, è madido di sudore, cianotico. Appena in tempo. Non sono poi male come Santa Klaus!
Linda Ioanna Kouvaras – Loading the Silence: Australian Sound Art in the Post-Digital Age | Neural
[Letto su Neural.it]
Si tratta di uno studio rigoroso di sound art in Australia, un prodotto di venti anni di ricerca che contestualizza principali eventi storici e teorie nei vari rami della musica sperimentale. Prendendo il paese come riferimento centrale l’autore contestualizza la storia locale parallelamente ai cambiamenti culturali in atto in altre parti del mondo. Vedendo il postmodernismo come un patrimonio fondamentale, esplora e collega i “significati” dei lavori di sound art analizzati, andando oltre le tassonomie e le specifiche tecniche. Questo viene poi incorporato in un notevole sforzo per unificare aree e diverse scene di là delle loro somiglianze tecniche o categoriali. Soprattutto consapevoli degli accadimenti del 1970 e della scena post-1970, che parlano di situazioni musicali cruciali come la CHCMH a Melbourne, l’autrice cerca anche di tracciare precisi riferimenti storico-culturali mettendo nella giusta luce le opere che incarnano specifiche interazioni sonore. Le narrazioni delle opere danno vita a un contesto condiviso, che incorpora un numero di ricerche contemporanee, ad esempio quelle relativi al gender (l’uso della voce femminile) o l’environment (in una declinazione più tipicamente australiana). Su questo percorso lungo e faticosamente dettagliato Linda Ioanna Kouvaras si impegna anche nel coniare un neologismo che descrive ciò che verrebbe dopo il postmoderno, in quanto “Altermodern”, o post-postmoderno. Il libro grazie anche alla sua biografia è imprescindibile per quest’area di ricerche oltre a sembrare perfetto da accostare a Synthetics di Stephen Jones, dando ai lettori la possibilità di sondare in profondità nelle seminali scene della media art australiana.
∂| HorrorMagazine | Debbi (la strana) il booktrailer!
Su HorrorMagazine la segnalazione del booktrailer del nuovo libro di Paolo Di Orazio, Debbi (la strana) e le avventure bipolari del coniglietto Ribes.
Il territorio della penisola si costella di cadaveri di bambini mutilati e seviziati. La firma dell’assassino è la limatura dei loro denti. I ritrovamenti presentano analogie coi racconti di Debbi, prostituta borderline, sul lettino dello psicanalista. I rapporti mercenari di Debbi la proiettano in un mondo astrale governato dal coniglio Ribes, che sembra replicare o anticipare lo scenario dei crimini. Per il maresciallo Vanacura, esperto in casi paranormali, non solo sarà quasi impossibile ricostruire il rebus di un caso destinato all’insabbiamento di Stato, ma sfiorerà solo una delle porte che l’inferno sembra voler forzare sul mondo.
Open Culture: più di 1000 ebook, audiobook e film gratuiti per iPad, Kindle & PC | Kipple Officina Libraria
[Letto su KippleBlog]
Open Culture è un progetto che mira a fornire una vastissima risorsa di ebook, audiobook e film gratuiti, scaricabili da chiunque su qualsiasi strumento digitale. La biblioteca virtuale di Open Culture contiene non solo i grandi classici della letteratura come le opere di Hemingway, Shakespeare e Dostoevsky, ma anche gioielli della letteratura contemporanea, senza trascurare la fantascienza con i romanzi di Dick, Asimov e altri. Open Culture offre anche dei corsi per imparare svariate lingue. Per accedere al sito basta cliccare qui.
La realtà non esiste | NAZIONE OSCURA CAOTICA
Sul blog della Nazione Oscura la riproposizione di un saggio assai importante sulla natura olografica della realtà, tema assai
caro ai connettivisti. Un estratto:
Nel 1982 un’équipe di ricerca dell’Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein – che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce – è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
La maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, ma l’esperimento di Aspect rivoluziona il postulato, provando che il legame tra le particelle subatomiche è effettivamente di tipo non-locale. David Bohm, celebre fisico dell’Università di Londra recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicassero la non-esistenza della realtà oggettiva. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l’Universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato.
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- Bohm’s Gnosis: The Implicate Order (disinfo.com)
- Einstein’s Nightmare (jimal-khalili.com)
- [tt] NYT: David Kaiser: Is Quantum Entanglement Real? (stirling-westrup-tt.blogspot.com)
- Gray Matter: Is Quantum Entanglement Real? (rss.nytimes.com)
Analisi del 2014
I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.
Ecco un estratto:
La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 12.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 4 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.