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And There Your Heart Will Be Also Paradise Mix – Fields of the Nephilim Carl McCoy rare live demo
To free our pain
Can you help us
To find our way
You’re here to stay
Stay here in paradise
I’d end this moment
To be with you
Through morphic oceans
I’d lay here with you
Only to stay
Stay here in paradise
Only to stay son
Lonely from this maelstrom
Free are you
From this maelstrom
To be with you
Pink Floyd – Grantchester Meadows | the real one!
…e il fiume di verde scivola non visto sotto gli alberi…
Fields of the Nephilim – Sumerland (Dreamed Version)
The sleepers in you shapes of angels
So deep within you
Feel your soul drowning
Unloosen your soul drowning
Drowning – drowning in waters of reality
Tell me what is reality
Tell me what is reality
Tell me tell me thoughts of god
Do dreams fall from god
Tell me what dreams may come.
Un disco da (ri)scoprire subito: Animals dei Pink Floyd – Andrea Scanzi
Sul sito di Andrea Scanzi un lungo articolo – in realtà scritto un lustro fa – che esplora il mondo di Animals, il disco dei Floyd uscito nel ’77. Molteplici punti di vista, storie misconosciute, considerazioni non banali. Ve ne incollo la quasi totalità, perché non si può prescindere da ogni singola riga.
Stretto tra due colossi come Wish You Were Heree The Wall, Animals è ancora oggi un disco parzialmente sottovalutato.
Animals esce nel Regno Unito il 21 gennaio 1977. È il decimo album in studio dei Pink Floyd. La band è prossima all’implosione. Dopo il successo enorme di Dark Side, il Mirabile e Magnificamente Folle Roger Waters soffre sempre di più la popolarità, il rapporto con il pubblico e con l’industria discografica. Stargli accanto è quasi impossibile. Proprio durante il tour promozionale di Animals, Waters sputerà a un tontolone ubriaco che lo stava insultando. Da quel gesto germoglieranno The Wall e The Pros And Cons of Hitch Hiking (anche se i titoli non erano ancora questi), che Waters scriverà quasi di getto.
Animals venderà molto, ma non quanto altre opere del gruppo. Sono i mesi in cui esplode il punk, che peraltro se la prende anzitutto con i Pink Floyd, ritenuti emblema della “vecchia musica” e del “sistema”. Insomma: cazzate. Johnny Rotten, cantante dei Sex Pistols, indosserà la celebre maglietta “Io odio i Pink Floyd”. Ovviamente Animals è un disco che nulla c’entra con il “mercato”. E – altrettanto ovviamente – Animals è molto più rivoluzionario di tante (non tutte) baracconate punk. Animals è ancora un concept album watersiano. Se in Dark Side ci si interrogava sul senso della vita (e della morte), e se Wish You Were Here verteva sul tema dell’assenza e del cinismo dell’industria discografica (oltre che sul ricordo di Syd Barrett), Animals è una riflessione cupa e spietata non solo sull’Inghilterra di fine Settanta ma – più ampiamente – sulla natura dell’uomo. E dunque della società. È il disco più politico dei Pink Floyd, che deve molto alla Fattoria degli Animali di George Orwell.
Cindytalk – Disintegrate…
The temple is burning down
Faster than you could ever imagine
Faster than you could ever imagine
The temple is cutting through
Into the sacred shrine
I drink from a strange fountain
Knowing it can never last…
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich