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Extramondi 24 – Rotta verso l’ignoto | Oggi 3 maggio presentazione di “Psiconauti dimensionali”
Oggi 3 maggio, alle 19.30 presso il Teatro Flavio in Roma, presenterò la raccolta di miei romanzi Psiconauti dimensionali, edita da Kipple Officina Libraria; l’occasione sarà la rassegna Extramondi – Rotta per l’ignoto dei nuovi territori del Cinema fantastico italiano: Matteo Scarfò guiderà il pubblico attraverso i meandri psichici e dimensionali contenuti nei romanzi, mostrando gli elementi sciamanici, quantici, mistici, matematici, imperialconnettivi.
L’appuntamento è in Via Giovanni Mario Crescimbeni 19, ci vediamo lì?
Teofanie vegetali. Il simbolismo delle piante nell’opera di Ernst Jünger
Tutti gli obiettivi sono effimeri, solo il movimento è eterno e porta con sé, senza sosta, scenari magnifici e spietati. Potersi richiudere nella propria sublime mancanza di scopo come in un’opera d’arte o nel cielo stellato è un lusso che solo pochi si possono permettere. Ma chi in questa guerra vede solo negazione e sofferenza e non l’affermazione, il massimo dinamismo, allora avrà vissuto da schiavo. Costui avrà avuto solo un’esperienza esteriore, non un’esperienza interiore. Ed ecco volare via la vita, la grande emozione, la volontà di combattere e di conquistare il potere nelle forme della nostra epoca, la nostra forma, la forma più ostinata e robusta che si possa immaginare. Dinanzi a tale potente, perpetuo rifluire verso la battaglia, tutte le opere s’annichiliscono, tutti i concetti si svuotano, e si coglie un che di elementare e grandioso che è sempre stato e sempre sarà, anche quando non ci saranno più né uomini né guerre.
Questo uno degli estratti che ho preso da AxisMundi per introdurre un post su Ernst Jünger, di cui m’interessano molteplici aspetti esoterici e simbolici che portano a una visione distaccata dell’esistenza, e dei valori che possono essere celati dalla completa antropizzazione delle cose; un estratto:
Studiando l’opera e la vita di Ernst Jünger non si può che rimanere sopraffatti di fronte a un pensatore che, proprio in virtù delle sue esperienze estreme, è stato in grado di avvicinarsi (usando un termine a lui caro) alla fonte stessa dell’Essere. Ci troviamo di fronte a un uomo che, solo per citare alcuni aspetti della sua biografia, scappò di casa a sedici anni per arruolarsi nella legione straniera, che combatté due guerre mondiali rimanendo ferito oltre quindici volte, che esplorò l’estasi e il terrore degli stati alterati di coscienza attraverso alcol, tabacco, cannabis, hashish, cocaina, etere, cloroformio, mescalina, funghi psilocibinici, LSD – perfino un pericoloso vino di mandragora che cita in un suo carteggio con Albert Hoffmann [1]; il tutto, per poi morire alla veneranda età di 103 anni. Nato, infatti, nel 1895, si spense nel 1998 dopo aver attraversato più di un secolo, dopo aver partecipato ai più importanti drammi storici del ‘900, sopravvivendo a tutti i principali protagonisti di prima e seconda guerra mondiale e avendo perfino il tempo di veder innalzare e cadere il muro di Berlino.
Ma l’aspetto più importante della sua opera – e con opera si intende tanto la sua opera letteraria, quanto la Grande Opera della sua vita – è che egli non si fece trascinare da questo intenso vortice di eventi come un semplice testimone, ma alla stregua di un alchimista riuscì a distillare un senso metafisico da ciascuna esperienza, fosse essa meravigliosa o terribile. Che si leggano i suoi diari di guerra, i suoi saggi filosofici o i suoi romanzi e racconti, si ha la percezione di un pensiero che non nasce soltanto sulla carta, ma che è stato prima scolpito nella carne e nel sangue, nella gioia e nella sofferenza, e dietro a ogni riflessione si riesce a intravedere una profondità che va oltre le lettere e l’inchiostro. Ci sono passi in cui ci si sente accompagnati sul bordo di un precipizio, la cui vista toglie il respiro ma sul cui fondo percepiamo nascondersi un mistero fondamentale dell’esistenza. Un mistero che Jünger è stato in grado di sondare, con la sua esperienza, e che ora ci invita a cogliere – ma al costo di lanciarsi al di sotto con lui.
D’altronde, troviamo, come in Junger, anche nell’esperienza di un altro pensatore-soldato del novecento, Filippo Tommaso Marinetti, la sensazione che giunti alla sbarra che separa la vita dalla morte l’uomo sia messo in contatto con forze eterne, strettamente legate al significato dell’esistenza. Come scrive Marinetti ne L’Alcova d’acciaio narrando l’infuriare di una battaglia:“In uno squarcio di luce ancor torbida una allucinazione o una realtà stranissima assale i miei occhi. Ogni soldato che spara sussultando al suo parapetto ha uno strano alone azzurro-rosso intorno a sé. Sembra un molle globo di nebbia, una ruota di fumo azzurrino. Mi alzo e nell’angosciosa precipitante frenesia della fucileria seguo la trincea. Certo ogni combattente appare ai miei occhi come un nucleo opaco o meglio come il mozzo di quella misteriosa ruota di diafano azzurro. Intuisco così la presenza della vita vissuta che avviluppa ogni combattente nel momento della battaglia. Sono grovigli di giorni passati, di gioie godute, di dolori sofferti che affettuosamente si arrotondano sull’uomo nel giuoco supremo; quando le forze ostili lo assaltano da ogni parte. Ogni ruota azzurra è diversa dall’altra, non so se per l’età, le condizioni di vita, o la coscienza. Malgrado le ondate sbattenti dei fragori e degli echi polifonici io odo quelle ruote azzurre veramente vive chiamare, gridare, implorare. […] Ecco sfioro la schiena d’un forte soldato dal viso cotto dal sole: sono nel suo alone azzurro e tremo come chi entra nella casa dove è morto qualcuno fra pianti disperati. Il soldato che m’è vicino e che spara, spara, affrettando i colpi è forse un marinaio. Chi pensa più alle fischianti pallottole che cinguettano sul capo coi primi passeri indifferenti? Sono preso dalla gioia di scoprire una nuova legge. Ben lontano dai Bergson seduti nelle cretine poltrone universitarie trovo nel momento più pericoloso d’una battaglia la soluzione di molti problemi che i filosofi non potranno mai scoprire nei libri, poiché la vita non si svela che alla vita. Il segreto amplesso del passato e del futuro nella stessa coscienza si rivela a coloro che tutto il passato hanno vissuto, sudato, pianto, baciato, morso e masticato e che vogliono fra le carezze o le gomitate della morte vivere, baciare, masticare e soffrire il loro futuro”.
Extramondi 24 – Rotta verso l’ignoto | 3 maggio presentazione di “Psiconauti dimensionali”
Il 3 maggio, alle 19.30 presso il Teatro Flavio in Roma, presenterò la raccolta di miei romanzi Psiconauti dimensionali, edita da Kipple Officina Libraria; l’occasione sarà la rassegna Extramondi – Rotta per l’ignoto dei nuovi territori del Cinema fantastico italiano: Matteo Scarfò guiderà il pubblico attraverso i meandri psichici e dimensionali contenuti nei romanzi, mostrando gli elementi sciamanici, quantici, mistici, matematici, imperialconnettivi.
L’appuntamento è in Via Giovanni Mario Crescimbeni 19, ci vediamo lì?
Concerto Connettivo a Roma, oggi 30 aprile – Walpurgisnacht’s edition (LastSeal)
La seconda iterazione del Concerto Connettivo – l’inaugurazione fu a Genova – si svolgerà oggi 30 aprile a Roma, al Defrag in Via delle Isole Curzolane 75, nella cornice del festival Visioni Futuribili Expo – Tra fantascienza, avanguardie e squarci sul futuro organizzato dal collettivo CRUSH – Collettiva Arte Visiva; l’evento – qui su FaceBook – vedrà la partecipazione di molti artisti che, attraverso l’uso di un largo spettro di media, saranno impegnati dalle 17.30 fino a notte fonda nel definire il concetto del Connettivismo live. Questo è il programma:
Dalle 17.30
• 𝐈𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di Eleonora D’Agostino.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐍𝐨𝐯𝐨𝐜𝐚𝐫𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 con Eleonora D’Agostino & Stefano Spataro (commento sonoro di Stefano Bertoli).
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 a cura di Chløe Nøn Pt.1.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 con Lukha B. Kremo, Giovanni De Matteo, Marco Milani e Sandro Battisti (commento sonoro di Stefano Bertoli).
Dalle 21.00
• Intro connettivista – 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐬𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – ‘𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚’: bagni di gong & sounds by Maurizio Limongi & Stefano Bertoli, spoken by Sandro Battisti.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐕𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐜𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢, ‘𝐓𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐋𝐮𝐤𝐡𝐚 𝐁. 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐓𝐰𝐢𝐧 𝐏𝐞𝐚𝐤𝐬’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – 𝐁𝐚𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐧𝐠 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢.
Dalle 23.30
• Proiezione del mediometraggio ‘𝐈𝐥 𝐊𝐚𝐬𝐨 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨’.
• Intervista al regista 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐄𝐪𝐮𝐢𝐳𝐳𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚.
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧 𝐏𝐭. 𝟐.
Ci vediamo lì?
Kuldirgish video – Abyssal Labyrinth (Edit by The Owl) analog synth dark…
Le frange sottili della visione sciamanica.
Concerto Connettivo a Roma, 30 aprile – Walpurgisnacht’s edition (SecondSeal)
La seconda iterazione del Concerto Connettivo – l’inaugurazione fu a Genova – si svolgerà a Roma il 30 aprile, al Defrag in Via delle Isole Curzolane 75, nella cornice del festival Visioni Futuribili Expo – Tra fantascienza, avanguardie e squarci sul futuro organizzato dal collettivo CRUSH – Collettiva Arte Visiva; l’evento – qui su FaceBook – vedrà la partecipazione di molti artisti che, attraverso l’uso di un largo spettro di media, saranno impegnati dalle 17.30 fino a notte fonda nel definire il concetto del Connettivismo live. Questo è il programma:
Dalle 17.30
• 𝐈𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di Eleonora D’Agostino.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐍𝐨𝐯𝐨𝐜𝐚𝐫𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 con Eleonora D’Agostino & Stefano Spataro (commento sonoro di Stefano Bertoli).
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 a cura di Chløe Nøn Pt.1.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 con Lukha B. Kremo, Giovanni De Matteo, Marco Milani e Sandro Battisti (commento sonoro di Stefano Bertoli).
Dalle 21.00
• Intro connettivista – 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐬𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – ‘𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚’: bagni di gong & sounds by Maurizio Limongi & Stefano Bertoli, spoken by Sandro Battisti.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐕𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐜𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢, ‘𝐓𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐋𝐮𝐤𝐡𝐚 𝐁. 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐓𝐰𝐢𝐧 𝐏𝐞𝐚𝐤𝐬’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – 𝐁𝐚𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐧𝐠 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢.
Dalle 23.30
• Proiezione del mediometraggio ‘𝐈𝐥 𝐊𝐚𝐬𝐨 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨’.
• Intervista al regista 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐄𝐪𝐮𝐢𝐳𝐳𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚.
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧 𝐏𝐭. 𝟐.
Ci vediamo lì?
Extramondi 24 – Rotta verso l’ignoto | Presentazione di “Psiconauti dimensionali”
Il 3 maggio, alle 19.30 presso il Teatro Flavio in Roma, presenterò la raccolta di miei romanzi Psiconauti dimensionali, edita da Kipple Officina Libraria; l’occasione sarà la rassegna Extramondi – Rotta per l’ignoto dei nuovi territori del Cinema fantastico italiano: Matteo Scarfò guiderà il pubblico attraverso i meandri psichici e dimensionali contenuti nei romanzi, mostrando gli elementi sciamanici, quantici, mistici, matematici, imperialconnettivi.
L’appuntamento è in Via Giovanni Mario Crescimbeni 19, ci vediamo lì?
Concerto Connettivo a Roma, 30 aprile – Walpurgisnacht’s edition
La seconda iterazione del Concerto Connettivo – l’inaugurazione fu a Genova – si svolgerà a Roma il 30 aprile, al Defrag in Via delle Isole Curzolane 75, nella cornice del festival Visioni Futuribili Expo – Tra fantascienza, avanguardie e squarci sul futuro organizzato dal collettivo CRUSH – Collettiva Arte Visiva; l’evento – qui su FaceBook – vedrà la partecipazione di molti artisti che, attraverso l’uso di un largo spettro di media, saranno impegnati dalle 17.30 fino a notte fonda nel definire il concetto del Connettivismo live. Questo è il programma:
Dalle 17.30
• 𝐈𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di Eleonora D’Agostino.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐍𝐨𝐯𝐨𝐜𝐚𝐫𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 con Eleonora D’Agostino & Stefano Spataro (commento sonoro di Stefano Bertoli).
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 a cura di Chløe Nøn Pt.1.
• 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 con Lukha B. Kremo, Giovanni De Matteo, Marco Milani e Sandro Battisti (commento sonoro di Stefano Bertoli).
Dalle 21.00
• Intro connettivista – 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐬𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – ‘𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚’: bagni di gong & sounds by Maurizio Limongi & Stefano Bertoli, spoken by Sandro Battisti.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐕𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐜𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢, ‘𝐓𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧, 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐋𝐮𝐤𝐡𝐚 𝐁. 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐊𝐫𝐞𝐥𝐥, ‘𝐓𝐰𝐢𝐧 𝐏𝐞𝐚𝐤𝐬’ 𝐬𝐩𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 & 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬 – 𝐁𝐚𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐧𝐠 𝐛𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐥𝐢.
Dalle 23.30
• Proiezione del mediometraggio ‘𝐈𝐥 𝐊𝐚𝐬𝐨 𝐊𝐫𝐞𝐦𝐨’.
• Intervista al regista 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐄𝐪𝐮𝐢𝐳𝐳𝐢.
• 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐬 𝐛𝐲 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚.
• 𝐃𝐣𝐬𝐞𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 & 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐛𝐲 𝐂𝐡𝐥ø𝐞 𝐍ø𝐧 𝐏𝐭. 𝟐.
Ci vediamo lì?